Il raid aereo israeliano contro la leadership di Hamas riunita a Doha, avvenuto la scorsa settimana, ha scatenato forti tensioni diplomatiche tra Stati Uniti, Israele e Qatar. Oggi, a New York, il presidente americano Donald Trump incontra il primo ministro qatarino Sheikh Mohammed bin Abdulrahman al-Thani per discutere gli sviluppi legati all’attacco e le sue conseguenze sul quadro regionale.
Vertice a New York: Trump e il primo ministro del Qatar dopo il raid israeliano
L’incontro tra Donald Trump e Mohammed bin Abdulrahman al-Thani arriva a pochi giorni dal blitz israeliano su Doha, che aveva come obiettivo la leadership di Hamas presente nella capitale qatariota. Axios, citando due fonti vicine alla trattativa, ha rivelato che questo faccia a faccia non compare nell’agenda ufficiale del presidente diffusa dalla Casa Bianca.
Prima di volare a New York, il primo ministro qatarino dovrebbe essere a Washington per un confronto con il segretario di Stato Marco Rubio e, probabilmente, con il vicepresidente Jd Vance. Al vertice con Trump parteciperà anche Steve Witkoff, l’inviato speciale della Casa Bianca. Il tema centrale sarà fare il punto sulle conseguenze del raid e sulle ripercussioni nelle relazioni diplomatiche in un contesto sempre più teso.
Leggi anche:
La telefonata “rovente” tra Trump e Netanyahu il giorno del raid
Martedì scorso, proprio il giorno dell’attacco, Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si sono sentiti al telefono almeno due volte, in conversazioni descritte come molto tese. Axios e il Wall Street Journal hanno svelato i retroscena di uno scambio definito “di fuoco”. Trump si è detto irritato per essere stato preso alla sprovvista dall’operazione, senza alcun preavviso.
Fonti statunitensi riferite dal Wall Street Journal raccontano che Trump avrebbe detto a Netanyahu: “Non è accettabile, voglio che non succeda più”. La critica principale riguarda la mancanza di consultazioni preventive, con Trump che ha chiesto di evitare ulteriori bombardamenti su Doha. Questo episodio ha complicato i rapporti tra gli alleati in Medio Oriente, spingendo a intensificare i colloqui diplomatici a Washington e poi a New York.
Qatar: reazioni e possibili ripercussioni sulla cooperazione con gli Usa
Il primo ministro qatarino Mohammed bin Abdulrahman al-Thani ha definito l’attacco israeliano, e la risposta degli Stati Uniti, “un tradimento”. Secondo un ex funzionario americano citato da Axios, questa espressione riflette il forte malcontento del Qatar per il sostegno implicito o la mancanza di una risposta chiara da parte di Washington.
Al-Thani ha comunicato a Steve Witkoff, l’inviato Usa a Doha, che il Qatar sta valutando di rivedere la sua alleanza strategica con gli Stati Uniti. L’idea è di fare un’analisi approfondita della partnership di sicurezza e di considerare nuovi alleati in grado di garantire una protezione più solida per il paese. Questa posizione segna un possibile cambio di passo nelle relazioni bilaterali e nelle scelte geopolitiche regionali, proprio in un momento di grande instabilità e rivalità tra i principali protagonisti della zona.