TERRACINA – L’hanno beccato mentre scaricava a terra rifiuti da potatura, in pieno giorno, lungo l’argine del fiume Ufente, in un tratto frequentato da pescatori e appassionati di sport all’aria aperta. Un autotrasportatore di 62 anni, originario della provincia, è stato fermato in flagranza grazie a una segnalazione arrivata dalle Guardie Ittiche volontarie della FIPSAS, impegnate in una serie di controlli ambientali lungo il corso fluviale.
L’uomo stava abbandonando circa 20 metri cubi di sfalci e ramaglie, materiale che avrebbe dovuto smaltire secondo legge. L’area, tra l’altro, è parte di un campo di gara per la pesca sportiva, soggetto a regolamentazione. I Carabinieri Forestali della stazione di Cori sono intervenuti sul posto in pochi minuti. Per il trasportatore è scattata la denuncia ai sensi dell’articolo 256 del D.Lgs. 152/2006, il Codice dell’Ambiente, che prevede sanzioni penali e amministrative per l’abbandono incontrollato di rifiuti. Il camion utilizzato per il trasporto è stato sequestrato sul posto.
La FIPSAS: “non ci fermeremo, l’ambiente va difeso metro per metro”
L’operazione è solo l’ultima di una serie di controlli congiunti tra FIPSAS e Carabinieri Forestali, attivi da mesi nel territorio tra Terracina, Cori e Fondi. Tre, finora, le azioni concluse con denunce formali, mezzi sequestrati e rifiuti rimossi. Il presidente provinciale FIPSAS, Domenico Petruzzino, ha commentato con parole chiare: “Questo risultato è la prova che la vigilanza ambientale funziona, soprattutto quando c’è collaborazione tra enti. I fiumi non sono discariche, e chi li tratta come tali sarà perseguito”.
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L’episodio ha rilanciato la questione del degrado ambientale nelle zone fluviali, spesso scelte da chi vuole liberarsi in fretta – e senza pagare – dei residui di lavorazioni agricole o potature. “In questo caso – spiegano i militari – il materiale non era pericoloso, ma l’abbandono sistematico produce danni concreti all’ecosistema e alla fruibilità del territorio”.
Le Guardie Ittiche hanno invitato la popolazione a segnalare qualsiasi attività sospetta al 112. “La partecipazione dei cittadini è fondamentale”, hanno sottolineato, “perché nessuna pattuglia può essere ovunque, ma un’occhiata in più può fare la differenza”. I rifiuti saranno ora smaltiti a carico del trasgressore, come previsto dalla normativa. Le autorità stanno intanto verificando se ci siano collegamenti con altri episodi simili, avvenuti negli ultimi mesi lungo lo stesso tratto del fiume.