Doppio intervento della polizia a Terracina nella giornata del 9 maggio. Un uomo di 93 anni ha prima affrontato un conoscente con un bastone, poi si è affacciato alla finestra impugnando un fucile. Nella sua abitazione trovate nove armi.
La lite con il bastone e la nuova minaccia armata
TERRACINA – Nella tarda mattinata del 9 maggio, un uomo di 93 anni è stato denunciato per minacce dopo un episodio avvenuto nel centro urbano di Terracina, in provincia di Latina. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, l’anziano avrebbe prima avvicinato un conoscente con tono aggressivo, impugnando un bastone, e successivamente si sarebbe affacciato alla finestra della propria abitazione con un fucile da caccia tra le mani, urlando frasi minacciose.
Il primo intervento delle forze dell’ordine è scattato dopo una chiamata al numero unico di emergenza, con la segnalazione di una discussione accesa tra due uomini in strada. All’arrivo della pattuglia, il bastone è stato identificato come un dispositivo per la deambulazione, e la situazione appariva sotto controllo.
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Poco dopo, però, una seconda telefonata ha richiesto un nuovo intervento. La persona che aveva chiamato in precedenza ha riferito che l’uomo si era posizionato alla finestra imbracciando un’arma, continuando a minacciare verbalmente chi si trovava in strada. Gli agenti sono tornati con il supporto di colleghi e hanno raggiunto l’abitazione, riuscendo a entrare senza incidenti.
Dentro l’appartamento hanno trovato l’uomo in possesso del fucile descritto, e hanno proceduto al sequestro immediato. A quel punto è stata disposta una perquisizione completa dei locali.
Sette fucili e due pistole nell’armadio blindato
All’interno dell’abitazione, la polizia ha scoperto un arsenale composto da nove armi da fuoco, custodite regolarmente. Si tratta di sette fucili da caccia e due pistole, tutte correttamente denunciate e conservate in un armadio metallico con serratura, come previsto dalla normativa vigente. Nessuna irregolarità nella detenzione, ma il comportamento dell’uomo ha reso necessario il ritiro cautelativo dell’intero materiale.
Il 93enne, nonostante l’età avanzata, risulta ancora in possesso del porto d’armi per uso sportivo. La Questura verificherà ora se sussistono le condizioni per una revoca o per l’adozione di misure restrittive più ampie, anche alla luce dell’età e del recente episodio.
Secondo i primi accertamenti, la lite con il conoscente avrebbe origini personali, forse legate a vecchie ruggini di vicinato. Nessuna aggressione fisica è stata riportata, ma la presenza dell’arma ha alzato di molto il livello di rischio.
L’uomo è stato denunciato a piede libero e rimane indagato. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Latina, che coordinerà le valutazioni sul caso.
Indagini ancora aperte, valutazioni in corso sull’idoneità
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, come previsto dall’articolo 405 del codice di procedura penale. L’anziano, pur denunciato, non ha precedenti e al momento non sono state disposte misure restrittive personali.
Tra le ipotesi al vaglio, anche quella di una possibile inidoneità alla detenzione delle armi, che potrebbe portare alla revoca definitiva del porto d’armi e alla confisca del materiale. I controlli sulle armi hanno confermato che non erano state utilizzate di recente, né risultano segnalazioni precedenti a carico dell’uomo per comportamenti simili.
Alcuni residenti della zona, informati dai movimenti delle pattuglie, hanno confermato che l’anziano vive solo e non ha mai dato problemi. Altri, invece, parlano di “atteggiamenti bizzarri” e momenti di tensione già noti in passato, mai però arrivati a episodi simili.
Le indagini proseguono, mentre l’attenzione resta alta anche per altri casi analoghi nel territorio. Il tema del controllo sulle armi legalmente detenute da anziani o da persone con problemi relazionali è tornato a farsi sentire tra gli operatori delle forze dell’ordine.