Il Comune di Terracina riprende la gestione dello stadio Colavolpe e dell’impianto San Martino. Investimenti per oltre 2 milioni per riqualificare le strutture e rilanciare lo sport cittadino.
Lo Stadio Colavolpe e l’impianto sportivo San Martino B tornano sotto la gestione diretta del Comune di Terracina. La Giunta ha annullato la precedente Delibera Commissariale del 15 maggio 2023, bloccando di fatto la gara per l’affidamento a terzi, motivando la decisione con un nuovo interesse pubblico dell’Ente, anche in vista dei lavori di ammodernamento programmati.
Investimenti per oltre 2 milioni: rifacimento pista, fotovoltaico e impianti
Il Comune ha ottenuto un mutuo di 1.870.000 euro dall’Istituto per il Credito Sportivo e un contributo di 359.731 euro per coprire quasi tutti gli interessi. Il progetto prevede il rifacimento completo della pista di atletica dello Stadio Colavolpe, l’installazione di pannelli fotovoltaici e solare termico, e un sistema per il recupero dell’acqua piovana.
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Anche l’impianto sportivo San Martino sarà riqualificato: è già stato approvato il progetto per la rete idrica e fognaria, con le procedure già in corso per l’affidamento definitivo.
L’amministrazione: “Uno stadio moderno per valorizzare lo sport cittadino”
L’assessore allo sport Alessandra Feudi, insieme al sindaco Francesco Giannetti, ha incontrato nei giorni scorsi gli assessori e i tecnici per definire il cronoprogramma dei lavori.
«È un investimento importante non solo sul piano economico, ma anche simbolico, per rilanciare lo sport a Terracina e valorizzare tutte le discipline», ha dichiarato Feudi.
Il sindaco Giannetti ha aggiunto: «Lo stadio Colavolpe deve diventare una struttura all’altezza della nostra città, un punto di riferimento per tutte le eccellenze sportive del territorio».
Autorizzazioni e tariffe per l’uso degli impianti
Con il ritorno alla gestione pubblica, l’utilizzo degli impianti sarà possibile solo previa autorizzazione e pagamento della tariffa d’uso. La precedente procedura d’affidamento tramite la Stazione Unica Appaltante di Frosinone resta ancora pendente per cause non imputabili al Comune, ma di fatto è stata superata dalla revoca in autotutela approvata in giunta.