Tentato suicidio sul lungo Dora a Torino: uomo salvato dopo essersi calato dal ponte di via Bologna

Tentato suicidio sul lungo Dora a Torino: uomo salvato dopo essersi calato dal ponte di via Bologna

Un uomo di origine marocchina tenta il suicidio calandosi dal ponte di via Bologna a Torino; grazie all’intervento rapido di vigili del fuoco, polizia e Croce Verde viene salvato e affidato alle cure mediche.
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Il 5 maggio 2025 a Torino, un uomo marocchino ha tentato il suicidio calandosi dal ponte di via Bologna sul corso della Dora, ma è stato salvato grazie all’intervento tempestivo di vigili del fuoco, polizia e soccorritori. - Gaeta.it

Nel pomeriggio del 5 maggio 2025, sotto una pioggia battente, un uomo di origine marocchina ha tentato di togliersi la vita calandosi dal ponte di via Bologna, lungo il corso della Dora a Torino. La scena, carica di tensione, è stata segnalata da alcuni passanti che hanno subito avvisato i soccorsi. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine ha evitato un epilogo drammatico in una serata difficile per la città.

Il gesto estremo lungo il corso della dora

Lunedì sera, poco prima che il buio calasse definitivamente sulla zona del Lungo Dora Savona, l’uomo si è sporto oltre il parapetto del ponte di via Bologna. Non ha esitato a calarsi nel letto del fiume, dove l’acqua, nonostante la pioggia continua, risultava a un livello relativamente basso. Qui ha minacciato di abbandonarsi alla corrente, dando inizio a una situazione di pericolo immediato.

Il silenzio della sera è stato rotto dalle urla di chi si è trovato davanti alla scena: un uomo provato e intenzionato a lasciarsi inghiottire dal fiume. Lo sguardo fisso verso la corrente, mentre la pioggia continuava a cadere incessante, ha reso ancora più drammatico quel momento. Chi ha assistito all’episodio non ha esitato e ha chiamato immediatamente i soccorsi, dando avvio a una mobilitazione rapida.

Il tempestivo intervento delle squadre di soccorso

In pochi minuti, il luogo si è animato di sirene e lampeggianti. Sono arrivati i vigili del fuoco della centrale di corso Regina, con il nucleo Speleo Alpino Fluviale e i sommozzatori pronti a intervenire su terreni particolarmente insidiosi. Con loro erano presenti anche i soccorritori della Croce Verde di Villastellone, e quattro volanti della polizia, pronte a garantire ordine e sicurezza.

I pompieri hanno allestito rapidamente una scala per raggiungere l’uomo, che ormai appariva stanco e fradicio. La pioggia rendeva la manovra più complicata, ma l’esperienza del nucleo SAF ha permesso di affrontare la situazione con precisione. Dopo alcuni minuti concitati, gli operatori sono riusciti a bloccare l’individuo, portandolo in salvo senza che riportasse ferite.

L’uomo affidato alle cure mediche e le indagini sull’accaduto

Una volta messo al sicuro, l’uomo è stato preso in carico dai sanitari della Croce Verde, che lo hanno portato al pronto soccorso per gli accertamenti del caso. Chi ha assistito all’episodio ha riferito che era visibilmente sconvolto e provato dalla decisione che aveva appena tentato.

Le motivazioni alla base della scelta estrema restano al momento sconosciute. La polizia ha raccolto le prime testimonianze e sta cercando di ricostruire il contesto che ha portato a questo episodio drammatico. L’identità e lo stato psicologico dell’uomo saranno oggetto di ulteriori approfondimenti nelle prossime ore.

Una serata segnata dal rapido intervento delle forze dell’ordine

La mobilitazione sul lungo Dora ha mostrato ancora una volta quanto sia importante la presenza tempestiva di vigili del fuoco, polizia e soccorritori. La loro capacità di coordinarsi e agire con tempestività ha scongiurato una tragedia che avrebbe segnato la zona in modo indelebile.

Torino ha vissuto una serata di tensione, pioggia e sirene, ma grazie al pronto intervento delle squadre in campo, la situazione è rientrata senza vittime. L’episodio resta un monito sulle difficoltà personali che alcune persone attraversano invisibili agli occhi della città, mentre i soccorsi lavorano in silenzio per impedirne il dramma.

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