Nella notte tra via Nazionale e via De Gasperi, a Torre del Greco, è stato distrutto un tavolo rotondo in pietra lavica maiolicata, uno dei pochi punti di ritrovo per gli anziani del quartiere. Un episodio che ha riacceso le preoccupazioni di chi vive e frequenta la zona, sempre più segnata dall’abbandono e dalla mancanza di controlli.
Vandalismo contro un simbolo di socialità, il tavolo è sotto attacco
Il danno al tavolo, realizzato a mano in pietra lavica, non è un caso isolato. Da tempo i residenti, soprattutto gli anziani, denunciano continui atti di vandalismo in quell’angolo tra via Nazionale e via De Gasperi. Ciro, uno dei frequentatori abituali, racconta che quel tavolo è il cuore delle loro serate, dove si gioca a dama, briscola o tressette.
Nonostante le difficoltà, la comunità si organizza: molti portano da casa piani di legno per sostituire temporaneamente i tavoli rotti. Ma la violenza gratuita pesa, non solo sul decoro del quartiere, ma sulla possibilità stessa di incontrarsi. La pietra lavica, materiale pregiato e simbolo della cultura locale, diventa così il contraltare della brutalità di questi gesti, un patrimonio che gli abitanti vogliono difendere.
Gli abitanti chiedono interventi concreti: Appelli e denunce alle autorità
Tra i residenti si fa sentire anche Francesco, pensionato impegnato nel sociale. È stata già presentata una denuncia formale alle autorità comunali. La zona è videosorvegliata, ma chi vive lì insiste: servono controlli più visibili e interventi che prevengano altri episodi e riportino sicurezza negli spazi condivisi.
Danneggiare il tavolo non è solo un atto vandalico, ma un reato. Per questo la comunità si aspetta risposte rapide e precise, sia dalla giustizia che da chi deve prendersi cura del decoro urbano. Francesco chiede all’amministrazione di muoversi con azioni chiare e coordinate, perché chi distrugge la proprietà pubblica non può restare impunito.
Il degrado va oltre il tavolo: strade, marciapiedi e aree verdi trascurati
Il caso del tavolo rotto è solo la punta dell’iceberg. Paolo, un altro frequentatore del luogo, sottolinea come il quartiere soffra di problemi ben più estesi. I marciapiedi sono rovinati, le erbacce crescono ovunque e le deiezioni canine restano spesso senza raccolta, aumentando la sensazione di abbandono.
Anche le fioriere sparse nei dintorni, vicino alla chiesa di Sant’Antonio e alla rotonda su via Nazionale, sono trascurate. Molte sono vuote o piene di rifiuti, senza alcuna cura. Tutto questo contribuisce a rendere l’ambiente poco accogliente, incidendo sulla sicurezza percepita e riducendo le occasioni di aggregazione.
Appello all’amministrazione: serve un segnale forte per recuperare gli spazi
Il sindaco Luigi Mennella e la sua giunta hanno investito in arredi di pregio per gli uffici comunali, ma molti residenti chiedono che le priorità si spostino anche sul territorio. Mentre si punta a rendere più eleganti gli ambienti interni, il quartiere reclama interventi urgenti per sistemare elementi essenziali, a partire proprio dal tavolo danneggiato all’incrocio.
Quel tavolo non è solo un oggetto: per gli anziani è un punto di riferimento, un luogo dove si intrecciano storie, amicizie e confronto. Ripristinarlo significherebbe restituire al quartiere un pezzo importante di comunità. La richiesta è chiara: un gesto rapido e concreto da parte dell’amministrazione, per restituire dignità a questo spazio e fermare il degrado che soffoca i luoghi di incontro storici.