Partiti i lavori di ammodernamento alla stazione di Itri, ma crescono le preoccupazioni dei pendolari sul futuro dei cantieri

Partiti I Lavori Di Ammodernam

Iniziati i lavori alla stazione di Itri, pendolari preoccupati per i cantieri. - Gaeta.it

Sara Gatti

13 Settembre 2025

I lavori per la riqualificazione della stazione ferroviaria di Itri sono finalmente iniziati da pochi giorni, a distanza di un anno dall’annuncio ufficiale dell’amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio. Nonostante questo avvio atteso, i timori tra i pendolari e le associazioni locali aumentano, soprattutto per il rischio di disagi prolungati nel tempo. Il Movimento Popolare Lega Aurunca, rappresentato dal presidente Giovanni Meschino, ha manifestato dubbi sull’effettiva durata e sulla gestione del cantiere. La situazione attuale si inserisce in un contesto di degrado e abbandono che dura ormai da decenni.

I timori del movimento leghista sul prolungarsi dei lavori dopo decenni di incuria

La riapertura dei cantieri a Itri non è stata accolta con serenità soprattutto dal Movimento Popolare Lega Aurunca. Secondo il presidente Giovanni Meschino i cittadini stanno affrontando nuovi disagi che si aggiungono a un periodo lungo di trascuratezza e degrado degli spazi ferroviari. La preoccupazione principale riguarda la possibilità che la riqualificazione si trasformi in un cantiere interminabile, senza una data di conclusione ben definita. Meschino fa l’esempio della stazione San Pietro di Roma, i cui lavori, iniziati nel 2000 per il Giubileo, si sono chiusi soltanto dopo 24 anni, nel 2024.

Questo precedente ha alimentato un clima di diffidenza tra i residenti e i pendolari di Itri, che temono di vivere una lunga fase di disservizi e rallentamenti. Nel corso degli anni, l’assenza di interventi strutturali ha lasciato la stazione in condizioni critiche, rendendo urgente un intervento. Tuttavia, le difficoltà organizzative potrebbero trasformare la riqualificazione in un problema aggiuntivo per chi usa quotidianamente la ferrovia, aumentando il disagio.

Le richieste di trasparenza e tempi certi alla Rfi per evitare ritardi Sull’anno giubilare 2025

Il Movimento Popolare Lega Aurunca ha formulato richieste precise rivolte a RFI: vuole chiarezza sui tempi di esecuzione del progetto e un’effettiva trasparenza nella gestione del cantiere. Meschino ricorda come l’Anno Giubilare 2025 sia una data importante che non deve servire come scusa per ulteriori slittamenti. L’appello sottolinea che Itri merita una stazione adeguata e moderna, capace di offrire servizi funzionali e rispondere alle esigenze dei pendolari.

La richiesta di trasparenza nasce anche dalla necessità di evitare che siano gli utenti a dover subire le conseguenze di decisioni organizzative poco efficienti o ritardi accumulati. Le attese lunghe e i lavori protratti nel tempo non solo danneggiano l’immagine del servizio ferroviario ma compromettono la quotidianità di chi vive la zona. Il Movimento ribadisce l’importanza di un cantiere rapidamente concluso per rispettare i bisogni del territorio senza aggravare il disagio esistente.

Il monitoraggio del movimento popolare e il suo impegno a tutela dei cittadini

Di fronte a queste criticità, il Movimento Popolare Lega Aurunca ha deciso di mantenere alta l’attenzione sull’andamento dei lavori. Meschino ha annunciato che continueranno a seguire da vicino tutte le fasi del progetto, nel tentativo di garantire che gli interventi procedano secondo quanto promesso. L’obiettivo è sostenere i pendolari e la comunità locale, facendo pressione sulle istituzioni perché garantiscano infrastrutture efficienti e risposte concrete alle esigenze della zona.

Questo impegno si traduce in un’azione di vigilanza costante, con l’intento di intervenire qualora si presentassero nuovi ritardi o disagi. Il Movimento si pone come rappresentante degli interessi dei cittadini, pronti a segnalare irregolarità o inefficienze. La gestione di una struttura così importante per Itri non può essere lasciata senza controllo, soprattutto dopo anni di attesa e criticità.

I lavori sono quindi solo una prima fase. Nei prossimi mesi sarà fondamentale capire se l’ammodernamento potrà davvero portare i miglioramenti attesi, o se si trasformerà in un altro capitolo di ritardi e disagi.