Summit europei e trump a roma dopo le esequie di papa francesco: un’occasione mancata per i negoziati sui dazi

Summit europei e trump a roma dopo le esequie di papa francesco: un’occasione mancata per i negoziati sui dazi

A Roma, durante le esequie di papa Francesco, la possibilità di un mini-summit tra Donald Trump e i vertici europei sui dazi è sfumata, mentre si aprono spiragli per futuri incontri diplomatici.
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A Roma, durante le esequie di Papa Francesco, la possibile ripresa del dialogo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi è rimasta incerta, mentre i leader mondiali presenti alimentano speranze per futuri negoziati economici e diplomatici. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni, l’attenzione si è focalizzata su Roma, dove sono attesi i maggiori protagonisti della politica internazionale per le esequie di papa francesco. Tra le ipotesi circolate, quella di un mini-summit tra i vertici europei e il presidente statunitense donald trump per affrontare la questione dei dazi è ormai ridotta quasi a un’idea vaga. Mentre il mondo si prepara a salutare il pontefice, la capitale italiana rischia di non vedere quel confronto diretto e immediato che avrebbe potuto sbloccare tensioni economiche e diplomatiche tra Stati Uniti e Unione europea.

qualche incontro possibile ma niente summit ufficiale

Il presidente trump, in visita a roma con la moglie melania per onorare papa francesco, rappresenta un elemento di interesse particolare per i rapporti con l’unione europea. Dopo anni di gelo diplomatico con la presidente ursula von der leyen, la possibilità di rimettere in moto un dialogo sembra essersi indebolita, ma non esclusa del tutto. La portavoce della commissione europea arianna podestà ha precisato che per ora non sono stati fissati incontri bilaterali ufficiali tra trump e i vertici europei, lasciando aperta la porta a un possibile confronto informale.

Secondo podestà, è prematuro parlare di un vertice politico sull’argomento delle tariffe doganali in aumento. L’idea di sedersi intorno a un tavolo sarebbe valida solo se si fosse già raggiunto in qualche modo un accordo di fondo, cosa che ancora manca. Questo atteggiamento segnala come le divergenze sui dazi rimangano forti e non facilmente superabili in poche ore, nonostante la contemporanea presenza a roma di molti leader mondiali.

il vertice a roma dopo le esequie: un’opportunità sfumata

Il 6 marzo 2025 Roma diventa il punto di incontro di molteplici leader globali. Trump, melania, volodymyr zelensky, emmanuel macron, javier milei, olaf scholz e altri sono stati confermati alla cerimonia funebre di papa francesco. Anche massimi esponenti europei come ursula von der leyen, jorge antonio costa, roberta metsola e kaja kallas prenderanno parte al corteo. Un’adunata così ampia di rappresentanti internazionali avrebbe potuto rappresentare un’occasione per sedersi attorno a un tavolo e discutere di temi cruciali, come il conflitto sui dazi, esploso negli ultimi mesi.

Nonostante ciò, la possibilità di organizzare un mini-summit politico durante queste giornate pare compromessa. Fonti diplomatiche, impegnate nel dossier, definiscono l’idea “molto improbabile” e forse “fuori luogo”, considerata la delicatezza del momento e il rispetto dovuto alla cerimonia. Della presunta volontà di organizzare un incontro tra Stati Uniti e Unione europea in questa sede non si registra alcun movimento concreto. La salma del papa è esposta a santa marta, ed è chiaro che la diplomazia preferisce muoversi con più calma e pazienza quando si tratta di negoziati commerciali così complessi.

ipotesi di un vertice futuro: roma o il golfo persico nel mirino

Attualmente, la data più probabile per un incontro ufficiale tra Stati Uniti e Unione europea si colloca verso fine giugno, in prossimità del vertice nato all’aia. Trump dovrebbe essere in europa in quel periodo, il che faciliterebbe un summit sull’argomento dazi e altre questioni commerciali. La scelta di giugno appare però rischiosa perché coincide con la scadenza della sospensione momentanea dei dazi, fissata a 90 giorni da trump – un limite che si avvicina rapidamente.

Per questo motivo, politici e diplomatici a bruxelles guardano ad altre opzioni. Una di queste riguarda l’ipotesi di un viaggio di trump nel golfo persico, non ancora ufficializzato, ma che potrebbe verificarsi a metà giugno. Durante questa visita, trump potrebbe rientrare in europa per una breve tappa a roma con l’obiettivo di tentare di raggiungere un’intesa con l’europa prima del temuto ripristino delle tariffe. Si tratterebbe di un’occasione utile per avviare trattative dirette, anche se non è detto che basti a superare la diffidenza reciproca tra le parti.

il contesto geopolitico: rapporto tra trump e zelensky a roma

Non solo questioni economiche. A roma, in occasione delle esequie di papa francesco, si incrociano figure chiave della crisi ucraina, in particolare donald trump e volodymyr zelensky. Questo incontro casuale potrebbe facilitare un dialogo sull’avanzamento dei negoziati di pace, in una fase delicata del conflitto. Il rapporto tra i due leader ha visto recentemente tensioni, a seguito di un incontro difficile nello studio ovale della casa bianca.

I negoziati proseguono faticosamente, con inviati americani come steve witkoff a mosca e il generale keith kellogg impegnati in colloqui a londra. Scrive il financial times che vladimir putin sarebbe disposto a fermare i combattimenti lungo la linea attuale, limitando le sue ambizioni territoriali alle quattro regioni parzialmente occupate in ucraina. Papa francesco, noto pacifista, ripeteva spesso l’importanza del coraggio richiesto per chiudere una guerra. Il clima che si respira a roma, in questi giorni, potrebbe alimentare speranze per nuove aperture diplomatiche.

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