Stalking e minacce a Sant'Antimo: arrestato un 25enne pakistano

Stalking e minacce a Sant’Antimo: arrestato un 25enne pakistano

Un giovane pakistano di 25 anni arrestato per stalking nei confronti di una collega indiana a Sant’Antimo, dopo comportamenti minacciosi e intimidatori. Condannato a un anno e quattro mesi con divieto di avvicinamento.
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Stalking e minacce a Sant'Antimo: arrestato un 25enne pakistano - Gaeta.it

Un caso di stalking ha scosso la comunità di Sant’Antimo, una cittadina napoletana. Un giovane pakistano di 25 anni è stato arrestato con l’accusa di aver perseguitato una donna indiana di 27 anni dopo la conclusione del suo contratto di lavoro in un negozio di casalinghi. L’indagine ha rivelato dettagli inquietanti riguardo ai comportamenti dell’uomo, che si era presentato davanti al negozio in più occasioni, suscitando paura e preoccupazione tra i testimoni.

Storia di un’amicizia che si trasforma in ossessione

Il giovane pakistano aveva svolto un periodo di lavoro nel negozio di casalinghi di Sant’Antimo, dove aveva instaurato un’amicizia con una collega indiana. Con la fine del suo contratto, tuttavia, il rapporto ha preso una piega inaspettata. L’uomo ha iniziato a presentarsi davanti all’attività, chiedendo insistentemente di poter rivedere la donna. La situazione è rapidamente degenerata; in diverse occasioni, il giovane ha manifestato comportamenti inappropriati, culminando con insulti e commenti discriminatori riguardo alla cultura e al modo di vivere della donna, minando la sua sicurezza personale.

Il comportamento del pakistano ha parlato chiaro: le visite non erano semplici incontri amichevoli, ma un chiaro inizio di un’ossessione. In una delle sue visite più preoccupanti, si è presentato all’ingresso del negozio impugnando una rosa e un coltello, generando panico tra i presenti. Quest’azione ha rappresentato una violazione evidente dei confini della giovane, mettendo in luce una gravissima mancanza di rispetto per la sua volontà e la sua libertà personale.

La risposta delle forze dell’ordine

La situazione ha raggiunto un culmine negli ultimi giorni, quando il giovane pakistano, armato di un bastone, si è fatto nuovamente avanti per cercare di parlare con la giovane. Allertata dalla crescente preoccupazione, la donna ha avvisato il numero di emergenza 112. La prontezza d’azione ha portato all’intervento dei carabinieri di Qualiano, che sono giunti sul posto e hanno arrestato l’uomo, sequestrando il bastone utilizzato nel tentativo di intimidazione.

L’arresto ha avuto luogo in un contesto di crescente insicurezza nella zona, dove la presenza del 25enne era diventata motivo di paura per molti. Le autorità, intervenendo con efficacia e prontezza, hanno voluto trasmettere un messaggio forte e chiaro: atti di stalking e violenza non saranno tollerati.

Conseguenze legali per il trasgressore

Dopo l’arresto, la posizione legale del 25enne è stata rapidamente chiarita. Il giovane è stato processato e successivamente condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione della pena. Nonostante ciò, gli è stato imposto un divieto di avvicinamento alla donna, monitorato tramite un braccialetto elettronico. Questa misura è stata adottata per garantire la sicurezza della giovane mentre l’uomo si trova in libertà vigilata, sottolineando la serietà della violazione e l’impegno delle forze dell’ordine nel proteggere le vittime di stalking e violenza.

La vicenda pone l’accento sull’importanza di affrontare fenomeni di violenza di genere e stalking, e sul necessario supporto a chi vive situazioni di paura e minaccia, affinché si sentano sempre al sicuro e supportati dalle istituzioni.

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