smart city index 2025: zurigo guida la classifica tra 146 metropoli mondiali

smart city index 2025: zurigo guida la classifica tra 146 metropoli mondiali

Il rapporto IMD Smart City Index 2025 analizza 146 città globali, evidenziando come l’accessibilità abitativa sia la sfida principale per garantire qualità della vita e inclusione sociale, nonostante i progressi tecnologici.
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Il rapporto IMD Smart City Index 2025 analizza 146 città globali, evidenziando come l’accessibilità abitativa sia la sfida principale, bilanciando innovazione tecnologica e qualità della vita urbana. - Gaeta.it

Il rapporto IMD Smart City Index 2025 ha messo sotto la lente ben 146 città di tutto il mondo, valutando non solo la tecnologia ma soprattutto quanto riescano a coniugare innovazione con qualità della vita. Al centro dell’attenzione sta l’accessibilità delle abitazioni, un problema che nel 2025 fa segnare tutte le metropoli coinvolte, da Hong Kong a Londra, da Amburgo a Dubai. Le città più smart, infatti, non sono solo quelle più avanzate tecnologicamente ma anche quelle dove la casa è meno un lusso e più un diritto.

L’accessibilità abitativa al primo posto tra le esigenze urbane

L’IMD World Competitiveness Center ha intervistato migliaia di cittadini in 146 città. Il risultato è netto: più di 110 città indicano l’accesso a una casa a prezzo sostenibile come la questione più urgente. Il fenomeno deriva da pressioni globali come l’aumento delle migrazioni, la crescita della domanda e l’impennata dei costi per materie prime e costruzioni. È un problema che segna anche realtà tecnologicamente avanzate, mostrando come nemmeno le infrastrutture digitali riescano a compensare una carenza di abitazioni adeguate.

Sono scelte evidenti le città che si distinguono in classifica. La selezione delle 20 più smart rivela tendenze diverse ma con un filo comune: lo sforzo di rendere vivibili spazi urbani in crescita continua.

Città europee: tra infrastrutture digitali e sfide immobiliari

Amburgo occupa la 20ª posizione grazie a infrastrutture tecnologiche avanzate, fondamentali per la qualità urbana. Nonostante ciò, gli affitti restano alti e la questione degli alloggi a prezzi accessibili pesa soprattutto sulle fasce più giovani e lavoratori a reddito basso. Il settore pubblico e privato puntano ora a soluzioni abitative più sostenibili ma il passaggio richiede tempo.

Hong Kong invece convive con la densità abitativa più alta al mondo. La logistica e i trasporti digitali sono tra i migliori, ma l’abitazione resta un nodo irrisolto. Micro-appartamenti dominano il mercato, con un impatto evidente sulla qualità della vita e sulla vivibilità complessiva.

Stoccolma mantiene il primato nella sostenibilità e nelle infrastrutture digitali. La città investe molto in pianificazione urbana, ma si registra un marcato squilibrio tra domanda e offerta abitativa conveniente. Per evitare che i costi escludano interi gruppi si pensa a nuove forme abitative con soluzioni alternative.

Amsterdam continua a crescere nella mobilità sostenibile e negli investimenti tecnologici. Il costo delle case però è uno dei più alti d’Europa. La città si colloca al 18° posto, segno di quanto sia necessario raddoppiare gli sforzi per rendere la vita urbana più accessibile e meno concentrata in pochi poli privilegiati.

Lubiana sorprende il mondo salendo dal 32° al 16° posto, una scalata frutto di investimenti mirati. Il miglioramento dei trasporti, la diffusione dei servizi digitali e l’adozione di politiche abitative inclusive hanno inciso brillantemente. Lubiana dimostra che anche città di dimensioni più contenute possono cambiare rapidamente volto.

Le grandi metropoli asiatiche tra sviluppo rapido e problemi abitativi

Shanghai emerge per la velocità del suo mercato immobiliare, ricco di opportunità ma anche di sfide. Il governo ha lanciato progetti per edilizia verde e case sostenibili, accoppiati allo sviluppo di reti di trasporto avanzate. Tuttavia, l’equità nell’accesso alla casa resta un tema da affrontare con urgenza.

Pechino segue questa stessa linea con trasporti intelligenti e servizi pubblici sempre più automatizzati. Le politiche sull’housing accessibile sono cresciute, ma le diseguaglianze urbane resistono. Il bilanciamento tra tecnologia e benessere è al centro delle scelte strategiche.

Seoul, città dal cuore tecnologico, ha una densità abitativa estrema. Le difficoltà di accesso alla casa a prezzi accettabili si fanno sentire soprattutto nelle giovani generazioni. La città cerca un equilibrio tra crescita digitale e politiche abitative che possano impedire la marginalizzazione sociale.

Particolarità di praga e della sua gestione urbana

Praga si distingue per una gestione urbana snella e digitalizzata. Il problema principale è la speculazione immobiliare che inquina la stabilità sociale. Per contrastarla si cerca di collegare meglio periferia e centro con il trasporto pubblico, ampliando così l’offerta di alloggi.

Città nord europee tra qualità della vita e prezzi alti

Helsinki mette insieme una qualità della vita alta con servizi pubblici efficaci. La città punta a investimenti in abitazioni dense, per accogliere nuovi residenti e evitare disperdersi. Il mercato immobiliare però si fa sentire, mettendo pressione specialmente su giovani e coppie.

Losanna, spesso meno visibile rispetto a Zurigo, ha strutture tecnologiche e ambientali solide. Il problema principale resta il costo elevato delle case, che limita l’attrattività per chi ha budget contenuti.

Singapore si confronta con un mercato immobiliare feroce. Il governo interviene attraverso regolazioni che mirano a combattere l’esclusione sociale. Il piano urbano con densità calcolata e le abitazioni smart pubbliche rappresentano esempi da seguire per molte città.

Canberra, la capitale australiana, ha un piano urbano ben studiato e una rete abitativa equilibrata. L’inflazione degli ultimi tempi ha reso però più fragili le condizioni di accesso per la media delle famiglie. I collegamenti tra città e dintorni diventano cruciali per assicurare spazi abitativi più estesi.

Le megacity e le nuove sfide tra inclusione e crescita tecnologica

Copenaghen è un modello per la sostenibilità grazie a politiche bike friendly e a un trasporto pubblico capillare. Ma i prezzi degli immobili crescono in modo preoccupante. Senza un piano che comprenda gli alloggi pubblici, molti rischiano di rimanere fuori dall’accesso a casa.

Londra resta sotto pressione continua per le tariffe dei trasporti, la congestione e soprattutto gli affitti molto elevati. Le soluzioni tecnologiche come app e sharing mobility si moltiplicano, però il nodo politico resta enorme per migliorare l’accesso alla casa.

Abu Dhabi si è spinta in avanti grazie a ingenti investimenti, digitale e infrastrutture. La crescita del mercato immobiliare deve però fare attenzione a non escludere fasce di popolazione più deboli, garantendo vera inclusione.

Dubai dimostra cosa si può fare con regole attrattive e grandi progetti. Qui il sistema urbano è cresciuto di pari passo con una forte espansione residenziale. La città, nata dal nulla nel deserto, ora propone soluzioni abitative competitive.

Ginevra è efficiente su più fronti, ambiente e servizi in primis, ma il costo della vita la rende il luogo più esclusivo della graduatoria. Il futuro passa per l’apertura a modelli abitativi condivisi e meno costosi.

L’esempio di oslo tra trasporti inclusivi e attenzione sociale

Oslo mostra un modello di città con trasporti pubblici puntuali e inclusività concreta. Il forte sostegno sociale unito a tecnologie attente non ha cancellato l’identità locale, rendendo lo spazio urbano accessibile e vivibile.

Zurigo mantiene il primato per equilibrio tra tecnologia, ambiente e accessibilità

Zurigo guida la classifica mondiale per il secondo anno. L’equilibrio tra efficienza, tecnologia, sostenibilità e inclusività è un punto difficile da raggiungere. La città ha saputo regolare fortemente il mercato immobiliare, frenando la speculazione e assicurando case a prezzi contenuti.

Il trasporto pubblico puntuale e la rete di alloggi pubblici favoriscono chi vive lontano dai centri lavorativi. Questo mix unico permette a persone con reddito medio di vivere vicino ai poli di lavoro senza rinunce. Zurigo non è solo tecnologia, ma gestione concreta del territorio e attenzione reale a chi abita la città.

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