Scossa di magnitudo 3 a sud-ovest di Manfredonia: nessun danno in Provincia Di Foggia

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata nella serata del 4 settembre 2025 a sud-ovest di Manfredonia, in provincia di Foggia. L’evento sismico, avvenuto a 23 chilometri di profondità, non ha causato danni e rientra in una fase di attività moderata nell’area del Gargano, monitorata dall’INGV.

Le caratteristiche del terremoto del 4 settembre 2025 a Manfredonia

Il terremoto si è verificato a circa 11 chilometri a sud-ovest di Manfredonia, con una magnitudo di 3.0 sulla scala locale. L’ipocentro è stato individuato a 23 km di profondità, un dettaglio essenziale per comprendere l’impatto del sisma. Infatti, terremoti con ipocentro profondo tendono a provocare meno vibrazioni avvertite in superficie e a causare minori danni strutturali. La scossa è stata avvertita, seppur lievemente, dalla popolazione locale ma non ha determinato situazioni di rischio o disagio. Gli strumenti dell’INGV hanno rilevato l’evento grazie alla rete sismica che copre tutta la zona, permettendo di registrare anche scosse di entità simile o inferiore.

La zona del Gargano: un’area con attività sismica moderata ma monitorata

La provincia di Foggia, e in particolare il territorio del Gargano, presenta una storia sismica caratterizzata da eventi di intensità variabile ma prevalentemente moderata. Negli ultimi giorni, oltre alla scossa di magnitudo 3.0 del 4 settembre, sono state registrate altre scosse di entità inferiore, circa 2.5-2.6, nella stessa area. Questi eventi testimoniano una fase di attività sismica non eccezionale ma da tenere sotto controllo, vista la posizione geologica della regione. L’INGV mantiene un monitoraggio continuo della zona per analizzare l’andamento di queste scosse e per aggiornare tempestivamente le autorità e la popolazione sui possibili sviluppi. Il Gargano si distingue per una sismicità definita “moderata” e non presenta zone di rischio elevato come in altre aree dell’Italia, ma la vigilanza resta costante.

Perché non si sono verificati danni e come si valuta la profondità dell’ipocentro

L’assenza di danni segnalati, nonostante il terremoto abbia avuto una magnitudo 3.0, è strettamente legata alla profondità dell’ipocentro. In questo caso, l’ipocentro si trova a 23 chilometri sotto la superficie terrestre. Eventi sismici che si originano a queste profondità producono meno effetti distruttivi sulle strutture, perché l’energia si disperde prima di arrivare in superficie. Inoltre, magnitudo di questo livello sono considerate lievi o moderate e, salvo condizioni particolari come edifici già danneggiati o popolazioni vulnerabili, difficilmente provocano danni. La zona, abitata ma non densamente popolata come le grandi città, ha quindi evitato conseguenze materiali. Le autorità locali e i tecnici, dopo il rilevamento, hanno effettuato verifiche per escludere situazioni di rischio immediate.

La combinazione di un evento con ipocentro profondo e una magnitudo contenuta spiega in maniera chiara il motivo per cui non sono state rilevate conseguenze materiali dopo la scossa nel foggiano. I sistemi di monitoraggio rimangono attivi per prevenire e segnalare possibili nuove scosse, mantenendo sotto controllo l’evolversi della situazione.

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Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.