Eruzione del Kilauea nelle Hawaii: getti di lava fino a 300 metri in una nuova spettacolare attività vulcanica

Il kilauea ha ripreso un’intensa attività eruttiva con emissioni di lava e gas pericolosi, monitorata dall’usgs per garantire la sicurezza delle comunità della big island nelle Hawaii.
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Getti di lava fino a 300 metri durante l’eruzione del Kilauea alle Hawaii. - Gaeta.it

Il vulcano Kilauea, situato nella Big Island dell’arcipelago hawaiano, ha ripreso la sua intensa attività eruttiva. L’ultima eruzione, che ha preso avvio il 22 agosto 2025, rappresenta la trentunesima dall’inizio di un lungo ciclo attivo iniziato a dicembre 2024. L’evento ha attratto l’attenzione degli esperti e dei cittadini per i notevoli getti di lava e le lunghe ore di emissione di magma dal cratere. Le autorità scientifiche, in particolare l’U.S. Geological Survey , hanno fornito aggiornamenti costanti sulla situazione, evidenziando le misure di sicurezza necessarie in seguito all’aumento dell’attività vulcanica. In questo articolo si approfondisce l’andamento dell’eruzione, i rischi legati alle emissioni gassose e il contesto geologico delle Hawaii.

L’attività eruttiva del kilauea e i dettagli dell’evento

L’ultima fase eruttiva del Kilauea è iniziata il 22 agosto 2025 e ha visto un’intensa emissione di lava dalla bocca settentrionale del vulcano. I getti di magma hanno raggiunto quasi 300 metri di altezza, uno spettacolo naturale imponente che ha scandito l’attività negli oltre 12 ore di durata dell’eruzione. La bocca meridionale, seppur attiva, ha mostrato un’intensità inferiore alle emissioni settentrionali.

La produzione di lava ha causato una colata che ha occupato più del 75% della superficie del fondo del cratere Halemaʻumaʻu. Quest’area, parte del più ampio complesso vulcanico del Kilauea, rappresenta il punto focale dell’attività. I dati rilevati dall’Hawaiian Volcano Observatory, struttura dell’USGS dedicata alla sorveglianza dei vulcani hawaiiani, indicano che erano stati osservati fenomeni come lo spatter – letteralmente schizzi di lava incandescenti – e l’overflow, un traboccamento di magma che preannuncia un’eruzione imminente.

La sequenza eruttiva è la più lunga registrata nell’attuale ciclo, iniziato a fine 2024, con ben 31 episodi distinti. Ognuno di questi ha contribuito a modellare la morfologia della caldera e a influenzare l’ambiente circostante. Il monitoraggio prosegue con strumenti di precisione per anticipare eventuali cambiamenti o intensificazioni dell’attività.

Le emissioni di gas e l’allarme sui rischi per la salute nelle aree vicine

L’USGS ha sottolineato in più comunicazioni l’importanza di prestare attenzione alle emissioni di anidride solforosa generate durante l’eruzione. Questo gas, molto pericoloso per l’apparato respiratorio, può provocare irritazioni agli occhi, gola e polmoni. Le concentrazioni maggiori si concentrano nei pressi del vulcano, ma il vento può trasportarle anche nelle zone limitrofe, dove risiedono alcune comunità.

Le autorità locali hanno diffuso avvisi per informare la popolazione sulle precauzioni da adottare in caso di valori elevati di SO2 nell’aria. Mascherine e il limitare dell’esposizione all’esterno sono tra i suggerimenti più indicati. Al momento l’eruzione non ha minacciato direttamente abitazioni o centri abitati, ma il rischio di danni alla salute da gas rimane una variabile costante durante l’attività vulcanica.

Oltre all’anidride solforosa, sono presenti altri gas vulcanici meno intensi ma comunque da tenere sotto controllo nelle analisi chimiche dell’aria. Il lavoro scientifico dell’USGS fornisce aggiornamenti quotidiani su queste emissioni, fondamentali per comprendere l’evoluzione del vulcano e le possibili ricadute ambientali.

Il ruolo del kilauea tra i vulcani attivi delle Hawaii e il confronto con il mauna loa

Il Kilauea è parte di un gruppo di sei vulcani considerati attivi nelle isole Hawaii. Tra questi, il Mauna Loa si distingue come il più grande vulcano attualmente attivo al mondo, con una storia eruttiva che ha segnato profondamente il paesaggio e la geologia dell’arcipelago.

L’attività del Kilauea contribuisce a mantenere viva la conformazione geografica della Big Island. La lava emessa nel corso dei decenni ha ampliato la superficie terrestre, trasformando il territorio e creando nuove formazioni rocciose. Questa dinamica naturale affascina geologi e vulcanologi, che seguono da vicino le variazioni del cerchio chiamato Halemaʻumaʻu.

Il monitoraggio costante degli eventi vulcanici in questa regione permette di valutare i rischi per la popolazione e di prevedere eventuali emergenze. Spostamenti di magma, emissioni gassose e variazioni sismiche sono tutti parametri osservati per evitare sorprese. Rispettare queste avvisaglie è essenziale per la sicurezza delle comunità e la tutela della natura.

Il Kilauea rimane dunque tra i vulcani più osservati al mondo per la frequenza e la portata delle sue eruzioni, mentre il Mauna Loa rappresenta un gigante attivo che, in condizioni diverse, può avere impatti ancora più estesi. Il sistema vulcanico hawaiano è uno scenario privilegiato per studiare i processi magmatici e il rapporto tra attività geologica e ambiente umano.