La comunità di San Carlo Canavese è scossa dalla notizia della morte di Luigi Buratto, 76 anni, imprenditore agricolo molto noto nel territorio. Il suo corpo è stato rinvenuto domenica 8 giugno 2025 nel canale di via Taneschie, una scoperta che ha aperto numerose domande sulla dinamica della sua scomparsa. Buratto era una figura conosciuta, non solo per il lavoro nell’azienda agricola che aveva fondato, ma anche per la sua presenza attiva nella vita locale.
La vocazione agricola e le sfide personali
Luigi Buratto ha avviato la sua attività agricola negli anni ’70, dando vita all’azienda «Il Maiseto», situata proprio a San Carlo Canavese. L’azienda, condivisa con il socio Carlo Martinetto, ha rappresentato per lui più di un lavoro. Nel corso dei decenni ha affrontato numerose sfide, anche personali. Dopo essere rimasto vedovo, si è trovato a crescere da solo tre figli: Simone, Andrea e Valentina. Questi ultimi hanno ricevuto da lui non solo aiuto materiale, ma anche un esempio di forza e costanza.
Nel luglio 2023, Buratto è stato vittima di un grave incidente sul lavoro. Un toro scappato dal recinto dell’azienda lo ha incornato, provocandogli ferite al torace e all’addome. L’episodio ha richiesto cure intensive e un lungo periodo di recupero. Eppure, lui è riuscito a riprendersi e a tornare a occuparsi del suo terreno con il consueto impegno. Chi lo conosceva ricorda quella ferita come una prova della sua resistenza e della determinazione a continuare nonostante tutto.
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Il racconto di un amico e socio
Carlo Martinetto, socio e amico, racconta come Buratto fosse una figura quasi paterna per lui, una persona su cui poter sempre contare, anche nei momenti più complicati.
L’impegno civile come consigliere e la presenza in municipio
Oltre alle attività agricole, Buratto ha tenuto un legame costante con l’amministrazione locale. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, è stato consigliere comunale di minoranza. Un ruolo svolto con serietà, in cui ha rappresentato le istanze di una parte della popolazione. Dopo quella esperienza, si è dedicato a fornire servizi al municipio, instaurando una collaborazione che si è protratta nel tempo.
Il sindaco di San Carlo Canavese, Ugo Papurello, ha commentato la sua dipartita ricordandolo come un uomo disponibile e presente. Papurello ha evidenziato come Buratto fosse una presenza fondamentale, capace di rispondere anche durante le festività, quando il lavoro chiamava. La sua morte viene vista come un colpo duro per la comunità amministrativa e civile. Nel ricordo del sindaco è un segno tangibile di quanto Buratto fosse radicato nel tessuto locale.
Un impegno instancabile per il territorio
Questo impegno ha segnato una parte importante della sua vita pubblica, senza mai tirarsi indietro quando si trattava di partecipare alla crescita del paese.
Passioni personali: montagna e letture
Lontano dall’attività lavorativa, Luigi Buratto trovava sollievo e interesse in due hobby specifici: le passeggiate in montagna e la lettura. Amava trascorrere il tempo libero camminando tra i sentieri, un modo per staccare e riflettere lontano dagli impegni di ogni giorno.
La sua curiosità intellettuale si manifestava nella scelta delle letture. Ogni domenica acquistava la Settimana Enigmistica, che seguiva con costanza, e spesso si dedicava a periodici dedicati alla storia. Tra i suoi interessi particolari c’era la letteratura tecnica, soprattutto testi sulle centrali elettriche. Questa passione insolita rifletteva un uomo attratto dalla conoscenza, sempre pronto a scoprire nuovi argomenti.
Gli amici e conoscenti lo ricordano come una persona riflessiva e attenta, capace di coltivare interessi non comuni per un imprenditore agricolo, dimostrando così un equilibrio tra la vita pratica e quella culturale.
Famiglia e valori trasmessi
Luigi Buratto ha dedicato molto tempo e attenzione alla sua famiglia. Da padre vedovo, ha sorretto i suoi tre figli non solo con il lavoro ma anche con un esempio di costanza. Simone, Andrea e Valentina hanno cresciuto sotto lo sguardo attento e protettivo di un uomo che ha saputo trasmettere valori concreti legati al dovere e alla resilienza.
Questa dimensione privata si intreccia con quella pubblica, perché Buratto è stato un protagonista presente nella comunità di San Carlo Canavese. Le sue azioni, la presenza nel consiglio comunale e il rapporto con il municipio hanno fatto sì che la sua figura fosse conosciuta e rispettata ben oltre la sfera famigliare.
L’eredità di un uomo radicato nel territorio
L’eredità che lascia è fatta di lavoro, coraggio e un legame forte con il territorio, elementi che continueranno a essere ricordati in paese e aiuteranno a mantenere vivo il ricordo della sua persona. La sua storia resta un pezzo di vita vissuta che interessa sia chi lo ha incontrato personalmente sia chi conosce San Carlo Canavese attraverso le sue vicende.
L’impatto della sua scomparsa si fa sentire in modo evidente, soprattutto proprio per la sua capacità di coniugare impegno sociale e dedizione familiare, due aspetti che hanno definito la sua esistenza.