L’aeroporto di Roma Fiumicino apre le porte all’arte contemporanea con una mostra permanente che unisce viaggio e cultura. Esposta al Terminal 1, l’opera “Grande Folla n.1” di Giò Pomodoro trasforma l’area imbarchi in uno spazio espositivo accessibile a migliaia di viaggiatori ogni giorno.
L’opera di Giò Pomodoro accoglie i viaggiatori al Terminal 1
ROMA, aprile 2025 – All’interno dell’aeroporto di Fiumicino, nel cuore dell’area imbarchi A del Terminal 1, una scultura monumentale domina la piazza centrale: è Grande Folla n.1, un lavoro storico di Giò Pomodoro, esponente della scultura italiana del Novecento. L’opera, realizzata nel 1964, fa parte della collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e viene oggi esposta in aeroporto grazie a una collaborazione con Aeroporti di Roma (ADR).
Il bronzo, lungo tre metri e alto un metro e mezzo, pesa circa 500 chilogrammi. Prima di essere installato, è stato sottoposto a un accurato restauro, finanziato da ADR, per garantirne la conservazione e valorizzare i dettagli delle superfici.
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L’opera si presenta con una superficie riflettente, interrotta da volumi concavi e convessi che si alternano in un gioco visivo dinamico. La scultura riflette i movimenti dei passeggeri, distorcendo figure e luci in un continuo cambiamento, in sintonia con il flusso costante dell’ambiente aeroportuale. L’effetto è quasi cinematografico: lo spazio si modifica in base a chi lo attraversa, offrendo una percezione mutevole e immersiva.
Il posizionamento nella zona centrale non è casuale. Qui, migliaia di persone ogni giorno transitano verso destinazioni internazionali, trasformando l’opera in un punto di contatto tra arte e quotidianità. In questo contesto, la scultura assume una funzione diversa da quella museale: dialoga con chi passa, anche solo per un istante, suscitando curiosità, sorpresa, talvolta stupore.
Un progetto congiunto tra ADR e Gnamc
La presenza dell’opera si inserisce in un programma più ampio ideato da Aeroporti di Roma, che mira a ridefinire lo spazio del terminal come luogo culturale. Il progetto nasce con l’intento di valorizzare l’arte contemporanea italiana e renderla accessibile a un pubblico internazionale, trasformando un momento di attesa in un’occasione di scoperta.
Insieme alla scultura, l’intervento prevede l’installazione di una galleria visiva composta da sei “Pilars of Art”, colonne dell’area partenze che ospitano immagini retroilluminate tratte dalla collezione della Gnamc. Queste immagini scorrono su schermi LED a grande formato e accompagnano visivamente i passeggeri durante il passaggio nell’area, completando l’esperienza artistica in chiave multisensoriale.
Tra i promotori del progetto figurano il Presidente di ADR Vincenzo Nunziata, l’Amministratore Delegato Marco Troncone, l’Assessore comunale Raffaello Biselli e la Direttrice della Gnamc Renata Cristina Mazzantini. Tutti presenti alla cerimonia d’inaugurazione, hanno condiviso l’idea di portare l’arte fuori dai suoi confini tradizionali, integrandola in uno spazio condiviso e vivo come l’aeroporto.
Il progetto rappresenta una prima sperimentazione di uno spazio culturale aeroportuale continuativo, dove le mostre temporanee si trasformano in installazioni permanenti. La selezione dell’opera non è stata casuale: la sua natura evocativa e materica la rende ideale per accogliere lo sguardo frettoloso ma attento del viaggiatore moderno.
Cultura in movimento: l’Italia che guarda avanti
Durante l’evento di presentazione, il Presidente di ADR ha spiegato che la mostra risponde al desiderio di offrire “un omaggio alla cultura italiana contemporanea” e ai suoi visitatori. Le sue parole sottolineano come l’Italia voglia essere vista non solo come patria dell’arte classica ma anche come espressione viva della creatività moderna. Il gesto di installare un’opera del genere in un aeroporto, anziché in un museo, è una scelta simbolica: porta l’arte là dove le persone vivono, si muovono, partono, tornano.
Anche la Direttrice della Gnamc, Renata Cristina Mazzantini, ha evidenziato come Grande Folla n.1 sia stata selezionata per rappresentare degnamente il Paese al pubblico internazionale. Una scultura che cattura lo sguardo per forma e grandezza, per poi condurre lo spettatore verso una lettura più profonda, fatta di pieni e vuoti, ombre e riflessi, tensioni e rilassamenti. L’opera incarna lo spirito dell’arte contemporanea italiana: radici solide, ma sguardo aperto al nuovo.
Questa iniziativa conferma come Fiumicino non sia più solo un luogo di partenza o arrivo, ma una piazza pubblica internazionale. E mentre i passeggeri attraversano il terminal, è probabile che molti si fermino, anche solo per un attimo, davanti a quella scultura che li osserva, li riflette, li trasforma.