Rimini, capitale storica del turismo romagnolo, conferma il suo impegno sociale con il ritorno di Milleorti per il Turismo. Trent hotel hanno deciso di prendersi cura di orti sociali, coinvolgendo direttamente persone con disabilità intellettive in attività lavorative. La novità più significativa è l’introduzione di un viaggio premio a Firenze, che vuole sottolineare come il diritto al riposo sia parte integrante dell’esperienza lavorativa, anche per chi fa fatica a inserirsi nel mondo del lavoro tradizionale.
Milleorti per il turismo: così l’orto diventa palestra di inclusione a rimini
Milleorti per il Turismo è un progetto che va oltre la semplice coltivazione di ortaggi. Visto ormai alla sua quinta edizione, rappresenta uno spazio dove si sviluppano non solo piante ma anche relazioni umane, competenze e un senso di appartenenza. Organizzato in collaborazione tra Alberghi.it, l’associazione Crescere Insieme Odv e la cooperativa sociale Il Millepiedi, coinvolge trenta strutture alberghiere della Riviera Romagnola, dieci in più rispetto all’anno precedente.
Il motore del progetto e l’area verde inclusiva di casa macanno
Il vero motore del progetto è l’Area Verde Inclusiva di Casa Macanno, a pochi chilometri dal centro di Rimini. Qui ogni hotel “adotta” un orto affidandolo a un gruppo di lavoro composto da giovani e adulti con disabilità intellettiva, assistiti da educatori, psicologi e agronomi. La presenza di professionisti permette un percorso di crescita concreto, lontano dal concetto di assistenzialismo. Gli orti diventano quindi luoghi dove si imparano regole semplici ma fondamentali: rispettare gli orari, collaborare, comunicare con gli altri. Più in profondità, il lavoro in campo aiuta a costruire autostima e a sentirsi parte di qualcosa di più grande.
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Eugenio Quartulli, educatore e coordinatore del progetto, ha raccontato il caso di Filippo, un giovane di 23 anni che dopo anni di esperienza negli orti ha ottenuto un tirocinio presso il supermercato Conad locale. “Per Filippo, questo percorso ha rappresentato l’inizio di un lavoro effettivo, con responsabilità ed autonomia crescente.” Il ruolo dell’orto è stato quello di prepararlo ad affrontare nuove sfide, gestire le emozioni e consolidare il senso di responsabilità.
L’introduzione del viaggio premio a firenze: riconoscere il diritto al riposo
Tra le novità più rilevanti di questa edizione spicca il premio offerto ai partecipanti agli orti: un viaggio a Firenze. L’iniziativa apre uno spiraglio di normalità e diritto per persone che spesso vivono esclusioni. Il viaggio vuole ricordare che il tempo libero e le vacanze sono parte del lavoro, come giusto riconoscimento per l’impegno profuso.
Lucio Bonini e Andrea Sacchetti, leader di Alberghi.it, hanno spiegato che questa iniziativa spinge verso una visione più ampia del lavoro, che integra con naturalezza momenti di fatica e momenti di riposo. “L’esperienza a Firenze non è solo un premio simbolico ma serve per insegnare che la vacanza non è un privilegio, ma un diritto per tutti, anche chi affronta sfide quotidiane legate a disabilità intellettive.”
In questo modo Milleorti per il Turismo si posiziona come una sorta di laboratorio sociale, capace di mettere in relazione non solo persone con disabilità e operatori del turismo, ma anche famiglie, comunità, istituzioni. Questo intreccio di relazioni restituisce una nuova immagine del territorio, dove la disabilità viene vista come una risorsa e non come un limite.
Riflessi sul territorio e sulla comunità
I risultati concreti e le ricadute per il territorio e gli operatori turistici
Il successo di Milleorti va oltre il singolo progetto agricolo. Secondo il report di impatto 2019-2020 realizzato da AICCON per l’Università di Bologna, i partecipanti hanno migliorato l’autostima, le relazioni sociali e la capacità di organizzarsi durante il lavoro. Sul piano familiare, genitori e parenti si sentono più coinvolti, con un sollievo derivante dalla partecipazione condivisa. La città di Rimini ha riscoperto una dimensione di solidarietà attiva, con molte persone coinvolte in percorsi di cittadinanza attiva in seguito alle attività degli orti.
Il progetto ha anche contaminato il mondo del turismo. Alcuni hotel, come l’Hotel Corallo di Rimini, hanno integrato visite guidate negli orti sociali come parte dell’offerta ai clienti. Con questo collegamento diretto tra ospiti e orti sociali, si offre una nuova esperienza turistica. I visitatori possono osservare e partecipare, scoprendo storie di persone che mettono le mani nella terra per costruire un futuro differente. Questo approccio fa nascere un turismo più consapevole, che interagisce con il territorio e con i suoi abitanti in modo autentico.
Sabrina Gorini, presidente di Crescere Insieme Odv, ha sottolineato come ogni piantina messa a dimora rappresenti un seme di futuro. “Il progetto infatti spinge a guardare oltre l’immediato, mostrando che il cambiamento si costruisce con piccoli passi e tanta pazienza.”
Il progetto milleorti come modello di inclusione sociale e lavoro
Milleorti per il Turismo dimostra che si può unire accoglienza e attività lavorativa senza cadere in retorica o pietismi. L’idea che le persone con disabilità intellettiva possano essere attori attivi all’interno degli hotel e non solo beneficiari di aiuti è alla base di questa esperienza. L’iniziativa valorizza le capacità individuali e mette in moto una rete di relazioni positive.
Il progetto riesce a coniugare aspetti molto concreti, come la gestione di un orto, con il benessere psicologico e sociale delle persone coinvolte. La natura si rivela elemento centrale per un percorso di crescita: mettersi in gioco in un contesto lavorativo vero, assumersi impegni, imparare a collaborare sono esperienze che arricchiscono tutti.
Per chi sceglierà di soggiornare negli hotel aderenti, sarà possibile contribuire alla continuità di questo progetto. La lista delle strutture si trova su alberghi.it, e molti turisti già approfittano dell’occasione per scoprire Rimini da un punto di vista che unisce turismo, lavoro e inclusione sociale. Questa iniziativa testimonia come un territorio possa trasformare una semplice coltivazione in una realtà che coinvolge e cambia la vita di molte persone.