Le recenti indagini della polizia di Monza hanno portato all’arresto di due giovani, accusati di una violenta rapina ai danni di una ragazza avvenuta nel centro della città . Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze delle vittime, gli inquirenti sono riusciti a identificare i sospetti, confermando un legame tra il gruppo di rapinatori e l’episodio criminoso.
Il crimine avvenuto nel centro di Monza
La rapina si è consumata il 30 dicembre, nel primo pomeriggio, all’angolo tra largo XXV Aprile e via Cortelonga. Due giovani, identificati come un marocchino di 22 anni e un senegalese di 20, avrebbero preso di mira una ragazza che camminava insieme a due amiche. Secondo quanto riportato, il gruppo di sei ragazzi ha circondato la giovane, spintonandola per strappare una collanina d’oro dal suo collo. Questo atto di violenza ha lasciato segni non solo sul corpo della vittima, ma anche sulla sua psiche, suscitando timore e indignazione tra i cittadini.
Le indagini e l’identificazione dei sospetti
Le indagini avviate dalla polizia di Monza hanno fatto luce sul modus operandi dei rapinatori. Raccogliendo prove tramite le telecamere di sorveglianza della zona e interpellando le amiche della vittima, gli agenti sono riusciti a ricostruire i momenti precedenti e successivi all’accaduto. I sei ragazzi, tutti originari della provincia di Lecco, avevano preso in affitto un appartamento a San Fruttuoso per festeggiare il Capodanno a Monza. Questo dettaglio ha facilitato ulteriormente il lavoro della polizia.
La prontezza delle amiche e la svolta nelle indagini
Dopo la rapina, le amiche della giovane vittima hanno dimostrato grande presenza di spirito, scattando fotografie dei rapinatori con i loro telefoni. Queste immagini, insieme alle descrizioni dettagliate riferite alla polizia, hanno fornito un’informazione cruciale. Solo il giorno successivo, una pattuglia ha individuato cinque giovani che corrispondevano alle caratteristiche fornite, trovandosi in prossimità di una pensilina di autobus a San Fruttuoso. L’operazione di fermo ha portato all’identificazione dei sospetti, i cui abiti corrispondevano a quelli indossati il giorno della rapina.
Le conseguenze legali per i sospetti
Le indagini hanno rivelato che uno dei ragazzi aveva con sé 150 euro in contante, probabilmente dalla vendita della collanina strappata alla ragazza. A seguito dell’emissione di un provvedimento di custodia cautelare, il 22enne e il 20enne sono stati rintracciati il 3 marzo nelle loro abitazioni in provincia di Lecco. Il giudice per le indagini preliminari ha imposto per entrambi l’obbligo di dimora nel comune lecchese, unitamente all’obbligo di firma, mentre le indagini continuano per scoprire la rete di sostegno o eventuali complici coinvolti nell’episodio di rapina.
Questa vicenda evidenzia quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica, specialmente in un contesto urbano.