Protesta a Trieste contro i licenziamenti: i lavoratori di Ublox si mobilitano

Protesta a Trieste contro i licenziamenti: i lavoratori di Ublox si mobilitano

Lavoratori di Ublox e Tirso manifestano a Trieste contro i licenziamenti, chiedendo supporto istituzionale e solidarietà per affrontare la crisi economica che minaccia il loro futuro lavorativo.
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Protesta a Trieste contro i licenziamenti: i lavoratori di Ublox si mobilitano - Gaeta.it

Un’importante manifestazione si è svolta oggi in piazza Unità d’Italia a Trieste, dove i lavoratori della multinazionale svizzera Ublox hanno fatto sentire la loro voce contro la decisione dell’azienda di chiudere il ramo dedicato ai prodotti cellulari. Circa 200 persone sono attualmente occupate in questa divisione, e il sit-in ha visto un grande striscione con la scritta “No ai licenziamenti, il lavoro è un diritto“.

La decisione di chiusura e le conseguenze per i lavoratori

Ublox Italia ha recentemente annunciato che l’azienda verrà posta in liquidazione e che è stata avviata la procedura per i licenziamenti collettivi di tutti i suoi dipendenti. Questa notizia ha generato grande preoccupazione tra i lavoratori, che si sono uniti per chiedere supporto da parte delle istituzioni locali e nazionali.

Nella nota diffusa dai rappresentanti sindacali dell’Usb, i lavoratori hanno affermato che la situazione è estremamente grave e hanno chiesto un intervento immediato da parte della Regione e del Governo. I dipendenti hanno posto l’accento su quanto siano stati importanti per l’economia locale, sottolineando che molti di loro hanno radici ben stabilite nella comunità, contribuendo non solo dal punto di vista economico, ma anche alla vita sociale e culturale della città di Trieste.

La mobilitazione ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla crisi che sta colpendo il settore e di ottenere solidarietà sia dai cittadini che dalle istituzioni. Durante il sit-in, i lavoratori hanno distribuito volantini ai passanti, cercando di informare e coinvolgere la popolazione sulla difficile situazione in atto.

La mobilitazione solidale delle lavoratrici di Tirso

A fianco dei lavoratori di Ublox, hanno partecipato anche un gruppo di donne impiegate in un’altra società in difficoltà, la Tirso, situata a Muggia, vicino a Trieste. Anche queste lavoratrici si trovano in una situazione di incertezza riguardo al futuro del loro stabilimento, e hanno esposto uno striscione con la scritta “Tirso, basta silenzi“.

L’unione di diversi gruppi di lavoratori in questa manifestazione pionieristica ha messo in luce una crescente preoccupazione per i posti di lavoro nella regione. Le operatrici della Tirso hanno chiesto chiarezza sulle loro prospettive lavorative, richiamando l’attenzione sulla necessità di trasparenza da parte della dirigenza aziendale.

Questa alleanza tra i lavoratori di diverse aziende dimostra come le problematiche legate al lavoro non siano isolate, ma rappresentino una sfida collettiva per il territorio. L’assemblea odierna ha visto complessivamente circa un centinaio di persone in piazza, testimoniando un forte senso di comunità e solidarietà tra i lavoratori colpiti dalla crisi.

L’importanza della solidarietà e dell’intervento istituzionale

La mobilitazione dei lavoratori di Ublox e delle lavoratrici della Tirso evidenzia come la crisi economica non colpisca solo un singolo settore, ma abbia effetti a catena su tutto il tessuto sociale e lavorativo di un’area. I sindacati chiedono che le istituzioni facciano sentire la propria voce e intervengano per limitare i danni causati da queste chiusure e rassicurare i lavoratori di avere un futuro.

La collettività ha un ruolo cruciale nell’affrontare questa sfida. La partecipazione attiva dei cittadini durante il sit-in rappresenta un chiaro segnale di solidarietà, che potrebbe contribuire a creare un clima favorevole per le richieste dei lavoratori del settore privato. La situazione di crisi attuale pone l’accento sulla necessità di un dialogo aperto tra datori di lavoro, dipendenti e istituzioni, affinché si possano trovare soluzioni sostenibili per tutti.

La continua evoluzione di contesti lavorativi come quello di Ublox e Tirso mette in evidenza l’urgenza di affrontare le problematiche occupazionali in una prospettiva che consideri il benessere delle persone come un valore fondamentale nella pianificazione economica e sociale del territorio.

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