Prezzi benzina e diesel in Italia: dopo due mesi di cali tornano a salire, cosa cambia alle pompe

Prezzi Benzina E Diesel In Ita

Prezzi carburanti in Italia risalgono dopo due mesi di calo - Gaeta.it

Donatella Ercolano

5 Settembre 2025

Dopo oltre due mesi di ribassi, i prezzi dei carburanti in Italia riprendono a salire. A spingere verso l’alto sono soprattutto benzina e diesel, che hanno subito tre rialzi consecutivi nelle quotazioni dei prodotti raffinati. L’aumento si riflette sia nei prezzi consigliati dalle compagnie, sia in quelli che si trovano alle pompe.

Benzina e diesel in salita, ecco quanto si paga oggi

Secondo gli ultimi dati di Staffetta Quotidiana, la benzina in modalità self service si compra in media a 1,705 euro al litro, con un aumento di 2 millesimi rispetto a pochi giorni fa. Le grandi compagnie la vendono intorno a 1,710 euro, mentre le pompe bianche restano leggermente più economiche, a 1,696 euro al litro. Per il diesel self service, la situazione è simile: il prezzo medio è salito a 1,633 euro al litro , con le compagnie principali che lo propongono a 1,637 euro e le pompe bianche a 1,624 euro al litro.

Per il servizio servito, invece, la benzina si attesta a 1,846 euro al litro, sostanzialmente stabile rispetto a qualche giorno fa, mentre il diesel servito segna un lieve aumento, arrivando a 1,774 euro al litro . Le compagnie maggiori vendono la benzina servita a 1,888 euro e il diesel a 1,816 euro, mentre le pompe bianche si mantengono più basse, intorno a 1,767 euro per la benzina e 1,694 euro per il diesel.

Questo rialzo ferma una tendenza al ribasso durata circa due mesi, legata alle oscillazioni delle materie prime e ai primi aggiustamenti dei prezzi consigliati dai distributori.

Differenze nette tra carburanti e modalità di rifornimento

Non solo benzina e diesel: anche gli altri carburanti mostrano variazioni o conferme. Il Gpl servito resta fermo a 0,695 euro al litro, mentre il metano servito scende leggermente a 1,425 euro al chilogrammo . Nelle grandi compagnie il metano si compra a 1,435 euro/kg, nelle pompe bianche a 1,417 euro/kg. Il Gnl segna un calo più marcato, arrivando a 1,250 euro/kg , con prezzi di 1,241 euro/kg per le compagnie e 1,256 euro/kg per le pompe bianche.

Sulle autostrade i prezzi sono mediamente più alti rispetto alla rete ordinaria. La benzina self service si paga 1,801 euro al litro, mentre quella servita supera i 2 euro, con una media di 2,065 euro. Il diesel segue la stessa tendenza: 1,743 euro al litro per il self service e 2,011 euro per il servito. Anche Gpl, metano e Gnl costano di più sulle strade a scorrimento veloce: il Gpl arriva a 0,835 euro al litro, il metano a 1,514 euro/kg e il Gnl a 1,316 euro/kg.

Queste differenze mostrano bene come la scelta tra self service e servizio completo influenzi il prezzo finale, così come la tipologia di carburante. Il servito comporta un sovrapprezzo non da poco, mentre Gpl e gas alternativi restano le opzioni più economiche in assoluto.

L’Italia tra i paesi europei con i carburanti più cari

In Europa, i prezzi di benzina e diesel in Italia sono tra i più alti. Secondo le ultime statistiche comunitarie, l’Italia è settima per la benzina più costosa e quinta per il gasolio tra i Paesi membri. La media europea si aggira intorno a 1,55 euro al litro per la benzina, mentre in Italia si supera abbondantemente quota 1,70 euro. Per il diesel la situazione è simile: l’Italia resta sopra la media, dietro solo a pochi Paesi come Danimarca, Olanda e Irlanda.

A livello mondiale, il prezzo medio della benzina è intorno a 1,29 dollari al litro, ma le differenze tra mercati sono ampie. Queste dipendono da politiche fiscali, sussidi energetici e costi locali del petrolio. In Italia pesa molto la pressione fiscale, che mantiene i prezzi a livelli tra i più alti in Europa.

Le recenti oscillazioni dei prezzi italiani non sono solo frutto dell’andamento globale delle quotazioni dei prodotti raffinati, ma anche di scelte interne dei distributori, che stanno riallineando i listini dopo settimane di cali. Questo meccanismo mostra come il mercato internazionale e la vita quotidiana degli automobilisti siano strettamente collegati.

Chi guida in Italia si trova così a fare i conti con costi del carburante superiori alla maggior parte dei Paesi europei, sia in città che sulle autostrade, dove il rincaro è ancora più evidente. Una situazione che ormai si è consolidata negli ultimi anni.