Polonia conferma ruolo logistico nella coalizione dei Volenterosi per la sicurezza dell’Ucraina

Polonia Conferma Ruolo Logisti

Polonia rafforza il ruolo logistico nella coalizione per la sicurezza ucraina - Gaeta.it

Sofia Greco

4 Settembre 2025

La Polonia ribadisce la sua posizione nel sostegno all’Ucraina all’interno della coalizione dei Volenterosi, un gruppo di circa 35 paesi che si coordinano per garantire assistenza nel conflitto in corso. Il primo ministro Donald Tusk ha chiarito che Varsavia non manderà truppe in territorio ucraino, nemmeno dopo la fine della guerra, ma si limiterà a fornire supporto logistico. Intanto a Parigi proseguono le consultazioni con i leader occidentali per mantenere l’unità contro le pressioni provenienti dall’Est.

La coalizione dei volenterosi e il vertice di Parigi: un’alleanza per la sicurezza ucraina

Nel settembre 2025, la coalizione dei Volenterosi si è riunita a Parigi per discutere l’assistenza all’Ucraina nel difficile scenario del conflitto con la Russia. Il gruppo, formato da circa 35 paesi, punta a fornire garanzie di sicurezza e sostegno militare e diplomatico a Kiev. Questa alleanza internazionale tassello importante in vista di un possibile cessate il fuoco e del futuro assetto di stabilità nella regione.

Il vertice di Parigi si è svolto sotto la guida del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro britannico Keir Starmer. Vi hanno partecipato anche rappresentanti statunitensi, con il presidente Donald Trump collegato in videoconferenza. L’obiettivo comune è arrivare a un coordinamento efficace tra partner europei e americani per rispondere alle sfide poste dalla Russia nel conflitto ucraino. Le discussioni si sono concentrate sulle modalità di sostegno militare, logistico e diplomatico al governo ucraino e sulle prospettive di una strategia unitaria.

L’incontro ha sottolineato la complessità delle relazioni internazionali su questo tema, con una attenzione particolare al mantenimento dell’unità occidentale. Tra i membri della coalizione, emerge la necessità di bilanciare il sostegno all’Ucraina senza coinvolgere direttamente i propri contingenti in combattimento, scelta che sembra essere condivisa da più paesi, inclusa la Polonia.

Polonia: un ruolo logistico senza invio di truppe secondo il premier donald tusk

Donald Tusk, premier polacco, ha dichiarato con chiarezza che la Polonia non intende inviare truppe militari in Ucraina, né durante né dopo il conflitto armato. La posizione di Varsavia si limita a un impegno logistico e politico, offrendo supporto per garantire i flussi di materiale e la cooperazione con gli alleati.

Questa decisione riflette la prudenza della Polonia nel coinvolgimento militare diretto, pur mantenendo un interesse strategico nel sostegno all’Ucraina vista la sua vicinanza geografica e gli effetti regionali della guerra. Il premier ha più volte sottolineato che il ruolo logistico è fondamentale per rendere efficace il contributo della coalizione senza esporre truppe polacche a combattimenti diretti.

Le dichiarazioni di Tusk sono arrivate dopo la riunione della coalizione dei Volenterosi a Parigi, dove si è discusso intensamente sulle modalità di assistenza e sulla necessità di rafforzare la solidarietà tra gli stati occidentali di fronte alla minaccia russa. Le parole di Tusk indicano una linea chiara e condivisa, che evita escalation dirette ma mantiene un alto livello di supporto politico e materiale a Kiev.

Stati Uniti ed Europa: negoziati impegnativi per l’unità occidentale contro le minacce dall’est

I colloqui tra il presidente americano Donald Trump e i leader europei sono stati descritti da Donald Tusk come impegnativi, ma con un obiettivo condiviso: mantenere e rafforzare l’unità tra gli stati occidentali. Questa unione risponde alle crescenti minacce provenienti dalla Russia, che continuano a mettere a dura prova la stabilità nell’area dell’Europa orientale.

Le discussioni si sono concentrate sull’importanza di coordinare le strategie militari e diplomatiche per sostenere l’Ucraina e contenere le azioni di Mosca senza provocare un’escalation. Trump ha partecipato in videoconferenza al vertice di Parigi, supportando l’impegno occidentale, nonostante le divergenze emerse spesso sulle modalità di intervento e sul ruolo della Nato.

Un punto fermo è rappresentato dalla volontà collettiva di continuare a sostenere Kiev, ma senza un coinvolgimento diretto nelle operazioni di combattimento da parte di alcuni stati, come evidenziato dalla posizione polacca. Al momento, inoltre, non è programmato alcun incontro diretto tra il presidente ucraino Zelensky e quello russo Putin, che potrebbe invece rappresentare un passo futuro nelle trattative per il cessate il fuoco.

Le tensioni restano alte, ma il dialogo rimane aperto per definire un percorso che possa garantire stabilità e sicurezza nel lungo periodo, mantenendo saldo il fronte occidentale contro le pressioni esterne.


Questi sviluppi legano la continuità del sostegno internazionale alla sicurezza ucraina con le scelte attentamente calibrate dei paesi membri della coalizione. La Polonia si conferma un attore fondamentale nel sostegno logistico, mentre le consultazioni tra Europa e Stati Uniti continuano a definire i contorni di un fronte unito, necessario per affrontare le difficoltà sul terreno e le sfide diplomatiche nel 2025.