Centinaia di manifestanti bloccano i binari alla Stazione Di Pisa: treni fermi

Centinaia Di Manifestanti Bloc

Manifestanti bloccano i binari alla stazione di Pisa, treni in stallo. - Gaeta.it

Laura Rossi

4 Settembre 2025

Un corteo di centinaia di persone ha bloccato la circolazione ferroviaria alla stazione di Pisa durante una manifestazione a sostegno della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa internazionale di solidarietà con Gaza. L’occupazione dei binari ha creato disagi importanti per i pendolari, inserendosi in una serie di proteste pro Palestina che stanno coinvolgendo varie città italiane.

Corteo pacifico nel centro di Pisa, poi il blocco in stazione

Circa 1500 persone hanno sfilato pacificamente nel centro di Pisa per esprimere solidarietà alla causa palestinese, in particolare alla Global Sumud Flotilla, la spedizione che porta aiuti umanitari a Gaza. Arrivati vicino alla stazione, un gruppo di manifestanti ha occupato il primo binario, bloccando il traffico dei treni. Dentro la stazione ci sono alcune centinaia di persone, mentre altri restano fuori in presidio.

Nonostante il blocco, la situazione rimane calma, senza incidenti o scontri. Il fermo del servizio ferroviario però ha causato problemi soprattutto ai pendolari, in orario di punta, complicando il rientro a casa. Le forze dell’ordine presenti tengono la situazione sotto controllo con un atteggiamento di contenimento.

La Global Sumud Flotilla: aiuti e solidarietà per Gaza

La Global Sumud Flotilla organizza spedizioni pacifiche per portare aiuti fondamentali come cibo, acqua e medicine alla popolazione di Gaza, che si trova in grave emergenza umanitaria. Nel settembre 2025 l’iniziativa ha preso forma anche in Italia, con manifestazioni in varie città, Pisa e Catania incluse. Dietro ci sono associazioni civiche, sindacati e università che vogliono dare voce ai palestinesi, richiamando l’attenzione sulla crisi e chiedendo il rispetto dei diritti umani.

Questa protesta fa parte di una serie di iniziative in tutto il paese: presidi, fiaccolate e sit-in organizzati da realtà come la CGIL, gruppi universitari e associazioni di volontariato. Il legame tra aiuti concreti e richieste di pace si traduce in azioni simboliche e pratiche, come quella di Pisa, che puntano a sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni.

L’Università Di Pisa si schiera con la causa palestinese

L’Università di Pisa ha preso posizione ufficiale sulla crisi a Gaza, esprimendo solidarietà alla Global Sumud Flotilla. L’ateneo ha sottolineato l’importanza di azioni nonviolente e si è attivato per accogliere studenti palestinesi, aprendo corridoi umanitari per chi vuole continuare gli studi in un ambiente più sicuro. La comunità accademica ha inoltre condannato ogni forma di violenza contro i civili.

Questa presa di posizione è un tassello importante nella rete di supporto che alimenta le mobilitazioni in Italia. L’università, mettendo a disposizione spazi e iniziative, contribuisce a mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo alla popolazione palestinese.

Disagi per i pendolari dopo il blocco dei binari a Pisa

Il blocco dei binari alla stazione di Pisa ha subito modificato la vita di molti, specialmente dei pendolari che si spostano in treno per tornare a casa. L’occupazione del primo binario ha portato a cancellazioni e ritardi, con ripercussioni arrivate fino a sera. Chi viaggia ha dovuto affrontare soluzioni alternative spesso più complicate e lunghe attese.

Questa protesta si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazioni che puntano a mettere sotto i riflettori la crisi di Gaza. Al contempo, mette in luce il contrasto tra la natura pacifica della manifestazione e le difficoltà quotidiane di chi si trova a dover fare i conti con i disagi. Finora non si sono registrati episodi di violenza, segno di una volontà di portare avanti un messaggio politico restando nel rispetto della legge e delle persone.

Le forze dell’ordine sono al lavoro per garantire la sicurezza e cercare una soluzione che permetta di far ripartire i treni senza aumentare la tensione. Le prossime ore saranno decisive per capire come evolverà la situazione a Pisa.