Paolo Sorrentino punta agli Oscar con la strategia americana per il film La Grazia

Paolo Sorrentino Punta Agli Os

Paolo Sorrentino lancia La Grazia verso gli Oscar con una mossa americana. - Gaeta.it

Sofia Greco

2 Settembre 2025

Il nuovo film di Paolo Sorrentino, La Grazia, ha fissato la sua data di uscita negli Stati Uniti, aprendo la strada a una campagna per gli Oscar che mira ai premi principali. Il film, che ha inaugurato la 82ª Mostra del Cinema di Venezia nel 2025, arriverà nelle sale americane il 5 dicembre 2025. Questa scelta segna un cambiamento rispetto all’uscita italiana, prevista per il 15 gennaio 2026, e sembra rinunciare alla candidatura tradizionale come miglior film internazionale per puntare direttamente alla competizione americana.

La Grazia Di Sorrentino: trama e rilievo artistico nel cinema italiano del 2025

La Grazia, diretto da Paolo Sorrentino, si inserisce nel suo percorso con una riflessione sulla politica e l’animo umano. Toni Servillo, attore abituale del regista, interpreta un presidente italiano al termine del suo mandato, alle prese con conflitti interiori e una complessità emotiva che porta a riflessioni sulla leadership, la corruzione e il senso del perdono. Questo film si distingue per tono e contenuti rispetto a lavori precedenti come La Grande Bellezza o The Hand of God, proponendo un approccio più meditativo e politico.

La pellicola affronta il tema del potere, la vulnerabilità del ruolo pubblico e le dinamiche personali nel contesto istituzionale. La scelta di aprire la Mostra del Cinema di Venezia con questo titolo ha evidenziato l’ambizione artistica del progetto e la qualità della produzione. La collaborazione tra Sorrentino e Servillo rende il film uno degli eventi cinematografici italiani più attesi del 2025, capace di suscitare interesse anche a livello internazionale.

La strategia di uscita negli Stati Uniti e le implicazioni per la corsa agli Oscar

La programmazione nordamericana di La Grazia per il 5 dicembre 2025 risponde a precise esigenze tecniche per la corsa agli Oscar. Secondo le regole degli Academy Award, un film deve essere programmato almeno una settimana in sale selezionate negli Stati Uniti entro la fine dell’anno per poter concorrere a qualsiasi categoria, Miglior Film e Miglior Regia inclusi. Questa “qualifying run” rende il film eleggibile a tutte le categorie principali senza passare attraverso la selezione nazionale.

L’uscita negli Stati Uniti anticipa di quasi un mese e mezzo quella italiana, fissata per il 15 gennaio 2026. Questo dettaglio esclude La Grazia dal concorso per il premio come miglior film internazionale, la cui finestra di eleggibilità si chiude nell’autunno precedente. Il distributore Mubi, che ha annunciato la data statunitense, ha scelto di privilegiare una campagna diretta ai premi oltreoceano, evitando il percorso tradizionale attraverso la selezione nazionale.

Questa programmazione indica un orientamento verso una maggiore visibilità nel mercato americano, puntando al riconoscimento diretto degli Academy e superando la fase di candidatura nazionale. La scelta conferma l’attenzione di Sorrentino verso il pubblico e la critica statunitense, considerata tra le più influenti nel panorama cinematografico.

Le conseguenze per il cinema italiano e la bontà della scelta strategica

La decisione di anticipare l’uscita negli Stati Uniti e rinunciare alla candidatura per il miglior film internazionale apre a riflessioni sul modo in cui il cinema italiano si confronta con il mercato globale. In passato, molti registi italiani hanno puntato sulla selezione come miglior film straniero, una vetrina importante per la promozione artistica e commerciale. Qui Sorrentino, dopo l’esperienza con La Grande Bellezza che vinse quell’Oscar nel 2014, adotta una strategia diversa.

Questa scelta comporta un rischio, poiché rinuncia a un premio riservato a film prodotti e distribuiti nel proprio Paese. Tuttavia, mette in gioco La Grazia direttamente nelle categorie più competitive degli Academy, come miglior film e miglior regia. Potrebbe aumentare l’attenzione internazionale sul film, soprattutto grazie a una campagna di distribuzione americana mirata e al prestigio del regista.

La vicenda, già oggetto di discussioni tra operatori del settore, mostra come la distribuzione dei film italiani stia adottando modelli nuovi, in cui la partecipazione al mercato americano è fondamentale per affermare il valore artistico ed economico di un’opera.

Considerazioni sul mercato internazionale e il ruolo delle strategie di distribuzione

La Grazia, con la sua uscita scaglionata tra Stati Uniti e Italia, rappresenta un esempio di come il cinema europeo cerchi di dialogare con pubblici diversi. Rivolgersi prima al pubblico statunitense, soprattutto in sale selezionate come New York e Los Angeles, significa intercettare spettatori e critici in grado di influenzare il percorso verso i premi più importanti.

Le strategie di distribuzione negli Stati Uniti sono spesso il punto di partenza per entrare nella rosa dei candidati agli Academy, un passaggio necessario che passa per la visibilità in circuiti specifici. Questo metodo resta valido nel 2025, mentre altri film scelgono vie alternative o puntano sulle piattaforme streaming.

Sorrentino, con La Grazia, si affida a una formula consolidata, puntando su una “qualifying run” che è ormai un passaggio tecnico essenziale per il riconoscimento internazionale. La capacità di calibrare i tempi di uscita in base alle scadenze degli Oscar è diventata parte integrante del successo di molte produzioni che cercano di emergere a livello globale.

Il film italiano entra così in gioco con una strategia diversa, evitando il percorso nazionale tradizionale e sfidando i grandi concorrenti direttamente sul terreno più ambito. Nel 2025, questa scelta segna un cambiamento nel modo di costruire la carriera internazionale di un prodotto cinematografico italiano.


Questi elementi rendono La Grazia un titolo da seguire nei prossimi mesi, per valutare come la strategia di Sorrentino si tradurrà in risultati concreti nella competizione degli Academy Awards.