Lo hanno trovato abbandonato in un carrello della spesa, fra via Mario Ruta e via Marino Fasan, in una zona segnata dalla presenza di gruppi criminali legati al traffico di droga. Aveva la gamba fratturata in più punti, il corpo segnato da percosse evidenti e un cartello legato al collo con la scritta “Infame”.
A lanciare l’allarme, poco dopo la mezzanotte, sarebbero stati alcuni residenti della zona, che hanno notato il corpo immobile vicino a un cassonetto. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e un’ambulanza del 118, che ha trasportato l’uomo in osservazione all’ospedale Grassi. Le sue condizioni sono stabili, non sarebbe in pericolo di vita.
Ipotesi vendetta tra criminali: si indaga sull’ambiente degli spacciatori
Secondo i primi rilievi, la vicenda avrebbe tutti i tratti di un regolamento di conti. L’area in cui è stato ritrovato l’uomo – vicina a piazza Gasparri, nel cuore del litorale ostiense – è considerata roccaforte di diversi clan e teatro abituale di attività di spaccio e traffici illeciti.
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Non si esclude che la vittima possa essere stata punita per una presunta collaborazione con le forze dell’ordine, anche se al momento nessuna conferma ufficiale è arrivata da parte degli inquirenti. Il cartello con la scritta “Infame” lascia pensare a un messaggio diretto all’ambiente criminale, una sorta di “avvertimento pubblico”.
Gli investigatori stanno verificando se ci siano collegamenti tra questo episodio e l’esplosione che giorni fa ha distrutto la palestra “Di Napoli” in via delle Azzorre, struttura già finita nel mirino in passato. Il quartiere è da tempo sotto osservazione, dopo varie operazioni congiunte di polizia, carabinieri e guardia di finanza che hanno indebolito parte delle vecchie alleanze tra gruppi locali.
Le indagini sono affidate alla squadra mobile e alla polizia giudiziaria di Ostia, che nelle prossime ore ascolteranno la vittima, appena sarà in grado di parlare. I filmati delle telecamere della zona sono già stati acquisiti per cercare di risalire a chi abbia lasciato il corpo in strada. La pista principale resta quella di una faida interna alla criminalità organizzata sul litorale romano.