Nuova epidemia di Ebola In Congo: 15 morti e 28 casi sospetti nella Provincia Del Kasai nel 2025

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Epidemia di Ebola nel Kasai, 15 vittime e nuovi casi nel 2025. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

4 Settembre 2025

Il ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo ha rilevato un nuovo focolaio di Ebola nella provincia meridionale del Kasai. Al 4 settembre 2025, le autorità segnalano 28 casi sospetti e 15 morti, inclusi operatori sanitari. Questo episodio rappresenta il sedicesimo allarme per il paese africano dopo decenni di epidemie ricorrenti. Il virus continua a manifestarsi con rapide dinamiche di contagio e un tasso di mortalità ancora alto, soprattutto in aree con assistenza limitata.

Focolaio di ebola nel kasai: numeri e localizzazione dei contagi

Le nuove infezioni da virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo sono concentrate principalmente nella zona di Boulapé e Mweka, località del Kasai, regione nel sud del paese. All’interno di pochi giorni sono stati confermati 28 casi sospetti e 15 decessi causati dall’infezione, con un tasso di mortalità provvisorio superiore al 50%. Tra le vittime figurano quattro operatori sanitari, un dato che sottolinea quanto sia fragile la situazione anche tra chi cura i malati. I sintomi segnalati comprendono febbre alta, vomito intenso, diarrea e sanguinamenti esterni interni. Una donna incinta di 34 anni risulta essere stata il caso indice, ricoverata il 20 agosto e morta il 25 agosto, da cui si presume sia partita la catena di trasmissioni.

Le autorità locali hanno iniziato indagini epidemiologiche per tracciare i contatti diretti e circoscrivere il contagio. Il paziente zero e le sue connessioni rappresentano un nodo cruciale per frenare la diffusione della malattia. Il virus si trasmette normalmente tramite sangue, saliva o altri liquidi corporei, oltre che da oggetti contaminati. L’area del Kasai presenta sfide logistiche per raggiungere i villaggi più isolati e per garantire isolamento e cure adeguate. Resta in corso il monitoraggio per definire precisamente l’estensione dell’epidemia e aggiornare i dati sui contagi e i decessi.

Storico delle epidemie di ebola nel congo e impatto in Africa

La diffusione di Ebola nel Congo ha una storia lunga, dal primo focolaio individuato nel 1976. Da allora si sono contati ben quindici episodi di contagio nel solo paese africano. L’ultimo in ordine di tempo risaliva all’aprile 2022, nella provincia dell’Équateur, nel nord-ovest congolese. Epidemie precedenti si sono verificate nel 2007, 2008 e 2011, con il più grave focolaio registrato nel 2007, quando si contarono 260 casi e 187 morti.

A livello continentale, dall’identificazione del virus Ebola, le vittime in Africa hanno superato quota 15.000. Il virus si presenta come una minaccia ricorrente in diverse aree geografiche, con conseguenze che si riflettono ancora oggi sul sistema sanitario e sulle popolazioni più fragili e a rischio.

Come si diffonde il virus e le strategie di prevenzione

La malattia si trasmette attraverso il contatto con fluidi corporei di persone o animali infetti. In particolare sangue, saliva, sudore, vomito o altre secrezioni rappresentano veicoli diretti per il contagio. Anche oggetti contaminati come aghi o biancheria possono favorire il passaggio del virus. Per questo le misure di biosicurezza e l’isolamento dei malati sono fondamentali per ridurre il rischio di nuova trasmissione.

Per proteggere le categorie più esposte, come gli operatori sanitari e le persone che vivono nelle aree colpite, è disponibile un vaccino monodose, Ervebo, ampiamente testato. Studi condotti da Epicentre, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ricerca Biomedica della Repubblica Democratica del Congo e l’OMS, hanno dimostrato una riduzione significativa del rischio di infezione nei vaccinati. Il vaccino agisce anche riducendo la mortalità in coloro che però sono risultati contagiati.

Il governo congolese, insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha distribuito dosi di vaccino e dispositivi di protezione individuale nelle zone più colpite. Il tracciamento dei casi e l’assistenza tempestiva ai malati rappresentano la risposta prioritaria per contrastare la diffusione del virus.

Le condizioni sanitarie difficili nel Kasai complicano le operazioni, ma il coordinamento tra enti nazionali e internazionali mira a contenere l’epidemia e limitare il bilancio delle vittime. Il coinvolgimento della comunità locale rimane essenziale per garantire l’adesione ai protocolli sanitari e rallentare la circolazione del virus.

La nuova ondata di Ebola nel Congo mostra ancora una volta la fragilità di un sistema sanitario sottoposto a continue minacce virali. Le azioni in corso puntano a fermare il contagio e a ridurre il numero di vittime in una regione segnata da diverse emergenze sanitarie legate a virus infettivi.