Napoli prevede un drastico taglio del disavanzo: i dettagli del bilancio 2025-2027

Napoli prevede un drastico taglio del disavanzo: i dettagli del bilancio 2025-2027

Il bilancio di previsione 2025-2027 del Comune di Napoli prevede una riduzione del disavanzo di un miliardo, con tempistiche anticipate e miglioramenti nei pagamenti ai fornitori per stimolare la crescita economica.
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Napoli prevede un drastico taglio del disavanzo: i dettagli del bilancio 2025-2027 - Gaeta.it

Il bilancio di previsione per il triennio 2025-2027 del Comune di Napoli presenta una riduzione significativa del disavanzo, pari a un miliardo di euro. L’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, ha illustrato in aula i principali aspetti del documento contabile, sottolineando come questa sia una tappa fondamentale per la gestione finanziaria della città. Con un disavanzo iniziale di 5 miliardi, l’amministrazione attuale si propone obiettivi ambiziosi e chiare novità nel processo di approvazione.

Un bilancio innovativo e tempestivo

Una delle novità più rilevanti evidenziate da Baretta è la tempistica di presentazione del bilancio, che quest’anno arriva in aula già a gennaio. A differenza degli anni trascorsi, dove la documentazione veniva discussa in estate, questa nuova scadenza permetterà di avere un quadro previsionale più certo. Baretta ha affermato che “portare il bilancio in aula ora” rappresenta un passo significativo per l’amministrazione manfrediana.

In un contesto economico complesso, avere la possibilità di analizzare il bilancio in un momento così anticipato dell’anno permette alle istituzioni di pianificare più efficacemente le politiche e gli interventi. Questo cambiamento in corso potrebbe tradursi in una maggiore serenità per i fornitori e per tutti gli attori coinvolti, contribuendo alla stabilità e alla sostenibilità finanziaria della città.

Tempi di pagamento e risanamento

Baretta ha messo in evidenza anche la riduzione dei tempi di pagamento ai fornitori, passati da 200 a soli 30 giorni. Questa modifica si inserisce in una più ampia strategia di miglioramento della gestione finanziaria, mirata a dare maggiore certezza e rapidità ai fornitori, questi ultimi spesso penalizzati da lunghe attese per il saldo delle fatture. Un pagamento più veloce può non solo aiutare le imprese locali, ma anche stimolare la crescita economica nel settore.

In questo contesto, l’assessore ha fatto riferimento al piano di risanamento approvato dalla Corte dei conti, che è un passo fondamentale verso l’uscita dal disavanzo. Con l’obiettivo fissato per il 2032, questo piano offre una visione a lungo termine sul futuro economico della città, evidenziando il lavoro svolto dall’amministrazione per migliorare la situazione.

Voci di entrata e prospettive d’investimento

Il bilancio complessivo ammonta a 6 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi sono previsti come entrate. È interessante notare che 107 milioni di euro provengono dall’Irpef, con un incremento che supera l’aumento della stessa tassa. Baretta ha interpretato questo dato come un segnale positivo, che potrebbe indicare una diminuzione dell’evasione fiscale o un incremento del reddito nella città di Napoli.

Le entrate generate dalla tassa di imbarco ammontano a 12 milioni di euro, mentre dalla tassa di soggiorno si prevede un incasso di 21,5 milioni, con ulteriori 9 milioni di euro in progetto per la manovra di assestamento prevista a marzo. Tali cifre mostrano non solo il potenziale per incrementi futuri, ma anche il ruolo significativo del settore turistico nella rivitalizzazione economica della città.

Le risorse destinate agli investimenti, derivanti da un finanziamento richiesto alla Banca Europea di Investimenti e dai “mutui dormienti”, ammontano a circa 80-90 milioni di euro. Queste somme saranno investite in progetti di edilizia residenziale pubblica e riqualificazione delle strade, elementi essenziali per migliorare la qualità della vita dei cittadini e la vivibilità della città nel suo complesso.

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