La Guardia di Finanza di Napoli ha messo fine a un giro illecito, togliendo dal commercio più di un milione e mezzo di giocattoli senza le certificazioni di sicurezza necessarie. Questi articoli, oltre a essere illegali, rappresentavano un vero pericolo, soprattutto per i bambini. L’operazione ha coinvolto anche cosmetici e gioielli falsi, rivelando quanto sia diffuso il problema nella zona industriale partenopea.
Blitz in Via Gianturco: sequestrati prodotti non sicuri in un grande magazzino
I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego hanno fatto irruzione in un grande magazzino all’ingrosso di via Gianturco, noto punto di riferimento per il commercio napoletano. Qui hanno trovato e sequestrato un’ingente quantità di prodotti irregolari. Tra questi, giocattoli privi del certificato di conformità europeo, obbligatorio per legge, e con il marchio CE falsificato per ingannare chi li acquistava.
Dietro a quei giocattoli si nascondevano rischi concreti: materiali tossici, parti che si staccano facilmente e possono causare incidenti gravi, soprattutto ai più piccoli. Non solo giocattoli: sono finiti sotto sequestro anche circa 10.000 cosmetici non conformi alle norme europee, privi delle garanzie necessarie, e gioielli contraffatti che imitavano marchi famosi senza alcuna autorizzazione.
Contraffazione: un rischio per la salute e un danno ai diritti d’autore
Il falso marchio CE è un campanello d’allarme serio. Quel simbolo dovrebbe garantire che il prodotto rispetta gli standard di sicurezza europei, ma qui è stato usato per mettere in circolazione articoli pericolosi. Così i consumatori vengono esposti a rischi evitabili, complicando anche il lavoro delle autorità.
Tra i sequestri, anche tanti oggetti con personaggi di cartoni animati famosi riprodotti senza permesso, violando diritti d’autore e proprietà intellettuale. Lo stesso vale per i monili, copie di design protetti. Tutto ciò danneggia chi crea e lavora onestamente, alimentando invece guadagni illeciti. L’operazione mette in luce come la contraffazione non sia solo un problema di legalità, ma anche di sicurezza pubblica.
Denunciati i titolari del magazzino: accuse pesanti
Le indagini hanno portato alla denuncia di due persone di origine cinese, responsabili del magazzino all’ingrosso. Sono accusati di contraffazione di marchi, ricettazione, frode in commercio, vendita di prodotti con segni falsificati e violazione delle norme europee sulla sicurezza dei cosmetici.
La Guardia di Finanza non si è fermata al sequestro: ha avviato anche le procedure per i procedimenti giudiziari che potrebbero portare a sanzioni penali e amministrative. Le indagini continuano per capire se dietro a questo caso ci siano reti più ampie di distribuzione di merci false, intensificando così la lotta contro questo fenomeno.
Controlli serrati in vista del Natale: attenzione massima ai giocattoli falsi
Il blitz è arrivato in un momento delicato, con il Natale alle porte. In queste settimane la domanda di giocattoli e regali cresce e con essa aumenta il rischio che prodotti contraffatti finiscano sugli scaffali.
Le autorità restano vigili, monitorando i canali di vendita per contrastare il fenomeno. L’operazione di Napoli conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza nel fermare la circolazione di prodotti pericolosi, proteggendo la salute dei consumatori e la legalità nel commercio. Episodi come questo mostrano quanto sia vasta la piaga della contraffazione e le sfide che restano da affrontare per difendere chi compra merci sicure e genuine.