Accordo Ue-mercosur, l’Italia punta su tutele e clausole di reciprocità

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Italia insiste su tutele e reciprocità nell’accordo Ue-Mercosur - Gaeta.it

Donatella Ercolano

4 Settembre 2025

L’intesa commerciale tra Unione Europea e Mercosur apre nuove opportunità per alcuni settori, ma lascia ancora diverse incognite. Il governo italiano ha ottenuto un fondo per sostenere i comparti più vulnerabili e ha chiesto l’inserimento di clausole di salvaguardia per proteggere agricoltori e allevatori, in attesa del voto finale in Europa.

L’Italia non molla: garanzie per i settori più deboli

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha confermato che l’Italia mantiene una posizione ferma sull’accordo con il Mercosur . In un’intervista a La Stampa, ha sottolineato come l’intesa possa essere un’opportunità per alcuni settori, dall’industria al vino, fino ai formaggi.

Resta però alta la preoccupazione per comparti più fragili, come il riso e le carni rosse, che potrebbero risentire di un’apertura senza adeguate protezioni. Per questo è stato ottenuto un fondo da oltre 6 miliardi di euro, previsto nel quadro finanziario 2027-2035, proprio per tutelare queste filiere.

Il governo ha sempre chiesto clausole di salvaguardia e condizioni di reciprocità, essenziali per evitare squilibri e garantire un confronto più equo tra produttori europei e partner extra-UE. Lollobrigida ha ricordato che “senza l’intervento italiano, con dubbi e proposte chiare, la trattativa non sarebbe nemmeno partita.”

Oggi il testo è stato rivisto e sarà discusso con le associazioni agricole prima di qualsiasi decisione definitiva. L’Italia resta quindi vigile, pronta a difendere le sue filiere e a mantenere un dialogo costante con produttori e rappresentanti del settore, per evitare un accordo sbilanciato.

Prima del fondo europeo, misure immediate per i settori più a rischio

Il fondo da 6 miliardi entrerà in vigore solo tra qualche anno, ma intanto il governo ha già attivato misure di sostegno per i produttori italiani. Con il piano Coltivaitalia sono stati stanziati fondi e interventi mirati per settori come il riso e le carni rosse, particolarmente esposti all’apertura con i paesi del Mercosur.

Per il riso, il settore gode già di alcune tutele, mentre per le carni rosse il governo ha stanziato 300 milioni di euro, integrati da risorse del Fondo per la sovranità alimentare. Questi fondi servono a sostenere allevatori e produttori nei mesi che precedono l’attivazione delle clausole europee.

L’obiettivo è evitare vuoti di protezione per le filiere italiane più esposte a importazioni e rischi di mercato. Senza un intervento immediato, infatti, il comparto avrebbe rischiato problemi seri, vista la tempistica necessaria per rendere operativo il fondo comunitario.

Questi sostegni dimostrano la volontà del governo di non lasciare indietro nessun settore. Il superamento delle difficoltà legate all’accordo con il Mercosur passa anche attraverso un impegno concreto e rapido per i comparti più vulnerabili.

Vino E Formaggi, un’intesa da sfruttare ma con attenzione alle regole

Il governo guarda con favore all’accordo soprattutto per alcuni settori chiave, come vino e formaggi, dove l’apertura verso il Mercosur può rappresentare una reale occasione di crescita. Lollobrigida ha spiegato che grazie alle condizioni negoziate dall’Italia, chi aveva espresso dubbi ha ricevuto garanzie più solide.

Il nodo centrale non è solo il testo dell’accordo, ma soprattutto l’approccio europeo verso i paesi terzi. Le norme UE su pesticidi, tecniche agricole e uso di ormoni negli allevamenti sono piuttosto rigide, mentre fuori dal blocco europeo spesso si applicano standard meno severi.

Il rischio è che prodotti con regole più leggere possano entrare in Europa, mettendo in difficoltà chi deve rispettare normative più severe e costose. Per questo l’Italia ha chiesto clausole di reciprocità e misure che evitino distorsioni di mercato. Le clausole di salvaguardia e il fondo sono parte di questa strategia.

Secondo Lollobrigida, “ora si apre uno scenario più equilibrato rispetto al passato, con un approccio più prudente ma anche più chiaro da parte dell’Europa nelle trattative commerciali.” L’obiettivo è ridurre gli squilibri e proteggere produzioni strategiche per il paese.

L’Italia protagonista nel negoziato, si lavora al voto finale

L’Italia ha giocato un ruolo decisivo nei negoziati sull’accordo con il Mercosur. Senza le riserve e le richieste avanzate dal nostro governo, la trattativa non sarebbe mai partita davvero. Non c’è stato un sì senza condizioni, ma nemmeno un no che avrebbe bloccato tutto.

Questa posizione ha aperto la strada a un confronto approfondito e all’inserimento di garanzie per i settori più esposti. Il voto finale in Consiglio UE sarà fondamentale: la delegazione italiana sta lavorando insieme alle associazioni agricole per analizzare ogni punto del testo.

Prima di dire l’ultima parola, il governo vuole sentire ancora una volta le parti interessate, per essere sicuro che i problemi siano stati risolti. Si cerca così un equilibrio tra le opportunità di crescita e la protezione degli agricoltori italiani.

Il futuro dell’accordo dipenderà dalla capacità di bilanciare apertura e tutele, in un contesto globale che mette sotto pressione le regole di mercato. L’Italia resta attenta, con una strategia chiara: puntare ai vantaggi per i settori trainanti, senza lasciare indietro chi rischia di pagare il prezzo più alto.