Un episodio di violenza domestica è stato interrotto grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri nella notte del 6 maggio, in una frazione di Diamante, in provincia di Cosenza. Un uomo di 38 anni è stato fermato subito dopo aver aggredito la moglie all’interno di un’automobile. L’intervento di un passante che ha chiamato le forze dell’ordine ha permesso di evitare conseguenze peggiori alla donna, anche lei 38enne, e ha portato all’arresto in flagranza del marito, già noto per analoghi episodi di violenza.
L’aggressione avvenuta in un parcheggio della frazione cirella
La dinamica della vicenda si è svolta in via Cirella, una frazione di Diamante, nel cosentino. La sera del 6 maggio, un passante ha notato quella che sembrava una lite dall’interno di un’auto parcheggiata in un’area di sosta. Sentendo urla e grida, ha chiamato il 112 per chiedere l’intervento dei carabinieri. Quando le pattuglie di Belvedere Marittimo e Santa Maria del Cedro sono arrivate sul posto, l’uomo continuava a insultare e minacciare la moglie, visibilmente aggredita. Lei, approfittando dell’arrivo dei militari, è riuscita a fuggire dall’automobile e a mettersi in salvo.
Tensione e disagio familiare
La tensione era palpabile e l’uomo si trovava in uno stato di agitazione intenso, che non ha permesso un confronto pacifico. La presenza della figlia minorenne durante la scena avrebbe ulteriormente aggravato una situazione già delicata.
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Precedenti e continuità degli abusi sulla moglie convivente
Le indagini immediate hanno confermato che quel episodio non era isolato. Il 38enne accusato di maltrattamenti aveva già avuto problemi con la giustizia per analoghe ragioni. Nei mesi precedenti aveva inflitto alla convivente una serie di aggressioni sia fisiche che verbali. Le violenze, avvenute in diversi momenti, avevano lasciato segni evidenti sia sul corpo della donna che nella sua vita quotidiana.
Non si trattava quindi di un evento occasionale, bensì di un pattern di comportamento reiterato nel tempo. La donne, che da tempo subiva i maltrattamenti, ha riportato graffi e lividi sul volto e al collo. Le ferite erano così serie che i carabinieri l’hanno accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro per ricevere cure adeguate.
Il racconto della vittima e l’intervento delle autorità
La vittima ha spiegato che la lite, scoppiata per motivi futili, era degenerata rapidamente in violenza. Il marito l’ha colpita con schiaffi e pugni in varie parti del corpo, senza riuscire a controllare la propria rabbia anche di fronte alla figlia minorenne che era presente al momento. Il dolore fisico si somma alla sofferenza psicologica, derivante dal clima teso e dalle continue intimidazioni.
Dopo il fermo, i carabinieri hanno condotto l’uomo presso la Casa Circondariale di Paola, dove rimane in custodia cautelare in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Le forze dell’ordine ricordano quanto sia importante segnalare immediatamente casi di violenza, soprattutto quando coinvolgono minorenni, per tutelare le vittime e prevenire ulteriori danni.
Prevenzione e collaborazione
Negli ultimi anni, grazie a questa prontezza e collaborazione tra cittadini e organi di pubblica sicurezza, numerose situazioni sono state bloccate prima che degenerassero in tragedie. Questo caso dimostra quanto sia essenziale la vigilanza attiva, nonché la risposta rapida delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza familiare.