Il giovane attore napoletano Luigi Zeno, appena 18 anni, ha portato al Senato il cortometraggio “La Linea Sottile”, un film che mostra con effetti molto realistici e diretti la realtà del bullismo tra gli adolescenti. Il progetto è stato girato all’Istituto Pontano di Napoli e diretto da Umberto Santacroce. Il ruolo interpretato da Zeno, Francesco, ruota attorno a tensioni interne ed esterne di un ragazzo alle prese con la leadership e una profonda fragilità. Questa interpretazione gli ha valso grande apprezzamento durante varie manifestazioni, culminando con un premio al Picentia Short Film Festival a Battipaglia .
Un cortometraggio nato nel cuore di Napoli per raccontare il bullismo
“La Linea Sottile” prende corpo in una delle scuole napoletane, nello specifico l’Istituto Pontano, scelta che dà all’opera un’ambientazione molto veritiera. Il regista Umberto Santacroce ha costruito il corto in modo da mostrare la complessità emotiva di chi si trova invischiato in dinamiche di prevaricazione. La storia segue Francesco, interpretato da Luigi Zeno, un ragazzo che oscilla fra l’essere un capo e allo stesso tempo mostrare un lato fragile e vulnerabile. La pellicola esplora quei momenti della crescita dove i ruoli sociali tra i coetanei si sfaldano, facendo emergere tensioni interiori spesso nascoste.
L’ambientazione scolastica e il contesto familiare diventano fondamentali per capire il peso di certe difficoltà. Il film affronta questi temi con uno sguardo diretto, evitando facili moralismi. Questa scelta narrativa ha catturato l’attenzione di chi lo ha visto, spingendolo oltre il semplice racconto a diventare un’occasione di riflessione sui rischi e le conseguenze del bullismo nei ragazzi.
La prova d’attore di Luigi Zeno: tra leadership e fragilità
Luigi Zeno, alla sua prima esperienza così pubblica, ha saputo dare voce a un personaggio complesso, che vive una duplice natura. Francesco è allo stesso tempo il capo del gruppo e un ragazzo insicuro, un mix che genera conflitti interiori molto intensi. Zeno ha interpretato questo ruolo con un realismo che ha convinto la critica e il pubblico, portandolo a ricevere il premio come Miglior Giovane Attore al Picentia Short Film Festival, evento dedicato al cortometraggio che si è tenuto a Battipaglia, in provincia di Salerno.
Questo riconoscimento sottolinea la qualità della sua interpretazione e la capacità di calarsi in una parte così delicata. Zeno ha affermato che “il cinema può cambiare le cose”, sottolineando il peso sociale che una produzione di questo tipo può avere soprattutto tra i più giovani. Il premio riceverà ufficialmente il 26 settembre, durante la cerimonia del festival, confermando l’importanza che il suo lavoro ha incontrato nel mondo del cinema breve.
Il picentia short film festival: una vetrina per il cinema e i temi sociali
Il Picentia Short Film Festival, arrivato ormai alla nona edizione, offre da anni uno spazio dedicato al cortometraggio non solo come forma d’arte ma anche come mezzo per affrontare temi delicati e complessi. L’evento di Battipaglia si conferma un appuntamento importante per registi emergenti e attori giovani come Luigi Zeno, capaci di raccontare storie che vanno oltre l’intrattenimento.
Il festival propone film brevi che danno spazio a narrazioni spesso ignorate, mettendo in luce situazioni di disagio o tensione sociale. In questo modo diventa un luogo dove il cinema può stimolare dibattito, consapevolezza e attenzione verso problemi reali, in particolare quelli che toccano ragazzi e adolescenti. “La Linea Sottile” si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo uno sguardo onesto su un fenomeno che continua a preoccupare scuole e famiglie.
L’opera e la sua accoglienza al Picentia Short Film Festival dimostrano come il corto possa svolgere un ruolo di testimonianza e denuncia culturale, raggiungendo pubblici diversi e creando occasioni di riflessione collettiva anche al di fuori delle consuete sedi cinematografiche.