Nel giugno 2025, gli scavi nel centro storico di Lecce hanno portato alla luce un kastron bizantino, una struttura difensiva risalente all’alto Medioevo. Si tratta di un ritrovamento che riguarda un’epoca poco conosciuta della città, quella che va dalla fine dell’Impero romano d’Occidente fino all’arrivo dei Normanni. L’area interessata si trova a due passi dall’anfiteatro romano, già protagonista di recenti scoperte. Le indagini, guidate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto, hanno messo in luce mura imponenti e un sistema difensivo che ingloba anche l’antico edificio romano.
Scavi nel cuore di Lecce: tra l’anfiteatro e le fortificazioni bizantine
Le campagne di scavo del 2024 e 2025 si sono concentrate tra piazza Sant’Oronzo e via Alvino, a pochi metri dall’anfiteatro romano, in un’area centrale ricca di storia. Nel primo intervento erano emersi diversi reperti legati alla struttura dell’anfiteatro: pezzi della cavea, il muro anulare, setti radiali e pilastri perimetrali. Grazie al finanziamento della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del ministero della Cultura, si è potuto scavare più a fondo nelle strutture intorno all’arena.
A giugno 2025, sono riaffiorate mura spesse quasi quattro metri e alte oltre due, a nord dell’anfiteatro. Questi resti, pur legati all’arena romana, appartengono a un periodo successivo e indicano un riadattamento dell’area con funzioni difensive. Le ricerche estive hanno chiarito meglio il quadro, aprendo nuove interpretazioni sul ruolo politico e militare del sito durante l’alto Medioevo.
Il kastron bizantino prende forma: stratigrafia e architettura delle mura
A settembre 2025, l’analisi stratigrafica ha datato le mura tra il V e il VI secolo d.C., un periodo di grandi cambiamenti nel Salento. Quella zona, un tempo teatro di spettacoli gladiatori, aveva perso questa funzione dopo il divieto dei giochi con i gladiatori imposto dall’imperatore Onorio nel 404.
Il kastron emerso è una struttura articolata. La prima fase vede la costruzione di mura possenti, pensate per difendere la città in un clima di insicurezza e minacce. In un secondo momento è stata aggiunta una torre circolare, di circa 12 metri di diametro, a rafforzare la funzione militare della fortificazione. Il fatto che l’anfiteatro sia stato inglobato all’interno dell’area fortificata mostra come un simbolo della cultura romana sia stato trasformato in un presidio di potere locale in epoca bizantina.
Un tassello importante per capire Lecce nell’alto Medioevo
La scoperta del kastron bizantino nel centro di Lecce è fondamentale per conoscere un periodo poco documentato della città. I reperti rivelano un luogo che, oltre a essere una fortezza, era anche un centro di controllo politico, confermando l’importanza di Lecce nel passaggio dal mondo romano a quello normanno.
L’area scavata si conferma cruciale per ricostruire le trasformazioni di un paesaggio urbano che si è evoluto tra il V e l’XI secolo. La massa delle fortificazioni suggerisce le strategie difensive adottate in un’epoca di frequenti tensioni. Lecce ha saputo adattarsi anche ai cambiamenti culturali legati alla diffusione del cristianesimo e all’arrivo di nuove autorità.
Le ricerche andranno avanti per capire meglio la natura e l’estensione del kastron, e per chiarirne il ruolo preciso e i rapporti con le dominazioni successive. Finora questa scoperta è unica nel Salento e aggiunge un capitolo importante alla storia archeologica locale, aprendo nuove strade per gli studi sul Medioevo nel Sud Italia.