“L’Atomo Convertito”, quando la scienza italiana sceglie la pace

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Il 10 novembre 2025 alla Camera dei Deputati la presentazione del libro di Maurizio Stefanini e Giuseppe Rotunno

Un evento alla Camera dei Deputati per una riflessione sul nucleare civile

Lunedì 10 novembre 2025, alle ore 16:30, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, verrà presentato il volume “L’Atomo Convertito – Una bella storia italiana”, scritto da Maurizio Stefanini e Giuseppe Rotunno.
L’iniziativa, promossa dal Comitato per una Civiltà dell’Amore, nasce con l’obiettivo di rilanciare un tema cruciale per il futuro: la possibilità di utilizzare l’energia nucleare a fini pacifici e civili, come simbolo di cooperazione internazionale e responsabilità etica.

Il progetto italiano che voleva “convertire” l’atomo

Dalla distruzione alla rinascita energetica

Il libro racconta la straordinaria vicenda di un gruppo di scienziati italiani che, negli anni successivi alla Guerra Fredda, concepirono un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: distruggere le armi nucleari trasformandole in combustibile per centrali civili.
Un progetto visionario che rappresentava un doppio atto di disarmo — materiale e morale — e che oggi, di fronte alle tensioni globali, torna a essere di bruciante attualità.

Stefanini e Rotunno ripercorrono questa storia di ingegno e umanità, restituendo dignità a una pagina di scienza italiana che unisce fede, responsabilità e progresso. La proposta si arricchisce di una dimensione sociale: destinare gli utili della conversione nucleare ai programmi di sviluppo nei Paesi più poveri, dimostrando che anche la tecnologia più temuta può diventare strumento di bene.

Un dibattito tra scienza, etica e politica

La presentazione e gli interventi

All’incontro interverranno rappresentanti del mondo accademico e religioso, tra cui mons. Gianni Fusco, docente di Teologia all’Università LUMSA, Maurizio Stefanini, Giuseppe Rotunno e Stefano Monti, presidente dell’Associazione Italiana Nucleare.
A moderare sarà il giornalista Andrea Canali, mentre la seconda parte dell’evento sarà dedicata al dibattito “Conversione nucleare – dalle armi all’uso civile”, con contributi di Giuseppe Zollino, Rosa Filippini, Paola Binetti e Germano Dottori.

Dall’accordo USA-URSS del 1987 alla sfida del futuro

Il valore di una proposta di pace tutta italiana

Nel contesto del libro viene ricordato l’accordo di disarmo firmato nel 1987 tra Stati Uniti e Unione Sovietica, che portò alla distruzione di gran parte delle testate nucleari mondiali.
Un esempio di diplomazia e fiducia che gli autori propongono di riscoprire come modello per il presente, in un mondo che rischia di tornare a logiche di potenza.

“L’Atomo Convertito – Una bella storia italiana” è dunque molto più di un saggio scientifico: è una riflessione sulla coscienza collettiva, sull’uso responsabile della conoscenza e sulla capacità tutta italiana di proporre soluzioni di pace in tempi di conflitto.

Un messaggio di speranza per la civiltà del futuro

Il progetto di Stefanini e Rotunno invita a ripensare il rapporto tra scienza e società, trasformando l’atomo da simbolo di distruzione a emblema di rinascita.
Un racconto che celebra l’intelligenza e il coraggio del pensiero italiano, capace di proporre al mondo una nuova alleanza tra etica, tecnologia e umanità.

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