Una decisione che segna una svolta netta nell’indagine sulla morte di una paziente di 82 anni avvenuta all’interno della Clinica Città di Aprilia, tra il 6 e il 7 gennaio 2021. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto l’opposizione dei familiari alla richiesta di archiviazione presentata in precedenza dalla Procura, e ha disposto l’imputazione coatta per tre medici in servizio nella struttura. I professionisti risultano ora formalmente indagati per omicidio colposo.
Secondo quanto ricostruito nell’ordinanza, la donna, poco dopo la comunicazione di dimissione, si era recata da sola in bagno. Alcuni minuti dopo si sono uditi colpi di tosse e un tonfo improvviso. I sanitari l’hanno trovata riversa a terra e, nonostante le manovre di rianimazione, è deceduta alle 15:43. Il giudice ha evidenziato criticità nella valutazione clinica che aveva preceduto le dimissioni: pur in presenza di frequenza cardiaca anomala, la paziente era stata ritenuta stabile e dimissibile.
Omessa sorveglianza e accertamenti mancati: i punti critici dell’indagine
Il fascicolo era inizialmente destinato all’archiviazione, ma i familiari avevano chiesto al tribunale di non chiudere il caso, contestando in particolare la mancanza di approfondimenti diagnostici. Secondo la loro ricostruzione, l’esecuzione di una Tac avrebbe potuto evidenziare un embolia polmonare in atto, patologia potenzialmente evitabile attraverso un intervento tempestivo.
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A questo si aggiunge un ulteriore dettaglio ritenuto rilevante: la donna, dopo aver ricevuto la comunicazione di dimissione, sarebbe rimasta sola nel reparto per circa un’ora e mezza, senza sorveglianza diretta, né monitoraggio da parte del personale sanitario.
Il decesso ha portato alla presentazione di una denuncia ai Carabinieri di Latina, con la richiesta di accertare le circostanze e verificare eventuali responsabilità. Ora, dopo la decisione del tribunale, la Procura dispone di dieci giorni per formulare l’imputazione e proseguire il procedimento penale.
Il provvedimento apre così la strada a un processo penale, che dovrà far luce sulle cause della morte e chiarire se vi siano state negligenze o omissioni da parte del personale sanitario coinvolto.