Latina Estate Festival 2025, tra poesia e ribellione: debutta lo spettacolo “Antigone non muore”

Latina Estate Festival 2025, tra poesia e ribellione: debutta lo spettacolo “Antigone non muore”

Screenshot 2025 07 22 135339 Screenshot 2025 07 22 135339

Antigone torna protagonista a Latina con uno spettacolo che unisce teatro, musica e poesia: l’anteprima nazionale firmata da Clara Galante sarà il cuore della rassegna “Latina Estate 2025”.

Nell’ambito della rassegna “Latina Estate 2025”, il calendario degli eventi si arricchisce di un appuntamento che esce dagli schemi: l’anteprima nazionale dello spettacolo “Antigone non muore”, una produzione dell’associazione Eleomai, ospitata nei suggestivi spazi del Borgo di Villa Fogliano. La data da segnare è il 22 luglio 2025, giorno in cui il mito antico si intreccia con il presente grazie alla voce e alla regia dell’attrice Clara Galante, che torna nella sua Latina con un progetto personale e potente.

La performance si inserisce nel cartellone dei Salotti Musicali – Summer Festival, che quest’anno affianca alla musica anche una proposta teatrale di forte impatto. Galante non è sola in scena: accanto a lei, Elvira Buonocore firma i testi, Gioele Coccia cura i movimenti scenici, mentre le musiche originali portano la firma di Christian Lavernier, Jacopo Bobini e Shilingi. Una squadra artistica ampia, che costruisce un’opera stratificata, dove teatro, suono e corpo si fondono in un atto di narrazione profondo e necessario.

Un mito riscritto per raccontare la fragilità e la forza del presente

La scelta di Antigone non è casuale. Figura universale di resistenza, è qui ripensata come donna e radice, corpo che si oppone, che diventa natura e disobbedienza. “Antigone non muore” non ricalca la tragedia di Sofocle, ma ne raccoglie la tensione etica e la trasforma. Il risultato è un viaggio poetico e politico dentro una possibile rinascita, una nuova fine che non è distruzione, ma affermazione di senso. Nessuna retorica, ma una parola spoglia, che cerca la verità nascosta nei gesti, nei silenzi, nei legami.

Lo spettacolo si sviluppa attraverso una narrazione fatta di visioni e pause, dove ogni elemento – dalla scenografia minimale alla musica composta ad hoc – contribuisce a costruire un’atmosfera sospesa. La lingua essenziale utilizzata nei dialoghi, a tratti evocativa, restituisce al pubblico l’idea di un teatro che non cerca la spettacolarizzazione ma l’ascolto autentico.

L’assessore al Turismo Gianluca Di Cocco, tra i promotori della rassegna, ha voluto sottolineare quanto l’amministrazione punti su eventi che stimolino non solo l’intrattenimento, ma anche la riflessione collettiva. “Siamo certi sarà un grande successo,” ha dichiarato, facendo riferimento anche ai recenti appuntamenti come il Carnevale Estivo e la Notte Rosa, che hanno attirato migliaia di partecipanti.

Il Borgo di Villa Fogliano diventa spazio simbolico della rinascita

Lo spettacolo verrà messo in scena a Villa Fogliano, luogo scelto non solo per la sua bellezza naturale, ma per il significato simbolico che porta con sé. Immerso tra laghi e vegetazione, il borgo diventa spazio scenico aperto, dove il confine tra pubblico e rappresentazione si dissolve. Una scelta coerente con il progetto artistico di Galante: Antigone, in questo contesto, non è più mito isolato, ma corpo vivo che abita un luogo, che si fa testimonianza e presenza.

La rappresentazione arriva in un momento storico in cui le scelte individuali e collettive sono al centro di molte tensioni culturali e sociali. Il messaggio della protagonista, che nella sua ostinazione al lutto si fa figura politica, risuona con forza tra gli spettatori, chiamati a confrontarsi con la responsabilità del gesto, con il potere della memoria, con il limite della legge.

“Antigone non muore” è allora più di uno spettacolo: è una dichiarazione d’intenti, una domanda lanciata al pubblico. Latina diventa per una sera palcoscenico nazionale di una riflessione che tocca corde profonde, senza compromessi né soluzioni facili. Una scommessa culturale che porta il teatro là dove spesso non arriva, tra la gente, sotto il cielo di luglio.

Change privacy settings
×