Il turismo in Spagna è un settore che, pur portando benefici economici, ha generato anche criticità legate all’overtourism. Diverse località spagnole, tra cui le Isole Baleari, Maiorca e Barcellona, hanno implementato nuove normative per affrontare le problematiche legate all’afflusso massiccio di visitatori. Queste misure puntano a regolamentare l’accesso ai luoghi turistici, proteggere l’ambiente e garantire una migliore qualità della vita per i residenti. Scopriamo insieme le principali novità adottate nelle diverse regioni spagnole per gestire l’afflusso turistico.
Misure di contenimento delle Isole Baleari
Le Isole Baleari, che nel 2024 hanno accolto oltre 15 milioni di turisti, sono al centro di un dibattito acceso sul turismo sostenibile. Secondo le dichiarazioni del ministro del turismo, Jaume Bauzá, il territorio è “al limite” in termini di capacità ricettiva, risultando da una serie di problemi come l’aumento del costo della vita, la carenza di alloggi e il degrado ambientale. Un recente studio ha rivelato che l’affitto medio mensile nelle Baleari è salito da 562 euro a 1.451 euro in un decennio, con picchi a Palma di Maiorca.
Per fronteggiare questa situazione, il governo locale ha deciso di adottare misure concrete. Tra queste, un aumento della tassa di soggiorno durante i mesi estivi. L’ecotassa, una tassa sul turismo sostenibile, passerà da 1 a 2,5 euro per le sistemazioni più economiche e da 4 a 6 euro per le strutture di lusso, per ciascuna notte di soggiorno. Parallelamente, la tassa per i passeggeri delle navi da crociera subirà un incremento, aumentando da 2 a 6 euro a notte.
In aggiunta, agiranno anche sulla regolamentazione delle auto a noleggio. Durante l’estate, una tassa riguardante i veicoli non registrati localmente entrerà in vigore, contribuendo a ridurre il traffico nelle stagioni di punta. Infine, sono state imposte limitazioni al consumo di alcol in alcune località turistiche, come Llucmajor e Palma di Maiorca, per garantire un ambiente più tranquillo e rispettoso dei residenti.
Le nuove regole a Maiorca
Maiorca, una delle isole più inflazionate dal turismo massivo, ha attuato diverse normative per regolamentare l’afflusso di visitatori. Una delle principali novità riguarda la limitazione dei tour a piedi, ora consentiti solo per gruppi di massimo 20 persone. Questa decisione non solo mira a gestire il numero di partecipanti, ma implica anche un aumento del costo dei biglietti per i servizi turistici.
Nella cittadina di Soller, nuove restrizioni sono state imposte per migliorare la vivibilità dei residenti. Su 12 strade storiche e in circa 70 ettari dell’area urbana, sarà vietato l’accesso alle auto a noleggio non registrate, con parcheggi appositamente dedicati ai visitatori collocati ai margini del centro. Questa iniziativa cerca di contenere il congestionamento del traffico e di preservare il patrimonio storico della zona, senza compromettere l’accessibilità per i turisti.
Ibiza e la gestione delle aree turistiche
Ibiza, celebre per la sua vita notturna e i paesaggi mozzafiato, ha messo in atto provvedimenti specifici per affrontare le sfide dell’overtourism. Una delle misure più significative è la collaborazione tra l’amministrazione locale e Airbnb, volta a combattere gli affitti turistici illegali. Parallelamente, alcuni dei punti iconici dell’isola, come Es Vedrà, hanno visto un restringimento dell’accesso. È stato installato un sistema di blocco, composto da grandi rocce, per limitare l’afflusso di veicoli non autorizzati.
Le attuali trattative con il comune di Sant Josep prevedono la possibilità di riaprire il belvedere, con nuove regole che potrebbero includere servizi di trasporto pubblico per garantire un afflusso controllato. La gestione degli accessi si posiziona così come un elemento cruciale nella lotta contro il sovraffollamento, mentre l’isola cerca di mantenere intatta la sua bellezza naturale.
Le nuove regole approvate a Malaga
A Malaga, il fenomeno degli affitti turistici è oggetto di attenta regolamentazione. È stata introdotta recentemente una normativa triennale che limita la registrazione di nuovi affitti a breve termine in 43 distretti. Queste misure mirano a ridurre l’invasività degli affitti turistici nelle aree più frequentate, migliorando la possibilità per i residenti di trovare soluzioni abitative stabili nel mercato immobiliare.
La legge, che dovrebbe applicarsi anche ad altre città spagnole come Alicante e Madrid, è una risposta diretta alle sempre più pressanti richieste dei cittadini, che vedono in questo fenomeno una minaccia per la qualità della vita urbana.
Aumento delle tasse e divieti a Barcellona
Barcellona si trova in prima linea nella lotta contro l’overtourism e ha visto un notevole aumento delle proteste, soprattutto per la gestione degli affitti turistici e il comportamento di alcuni visitatori. In risposta a queste problematiche, il governo locale ha deciso di raddoppiare la tassa di soggiorno, che potrà arrivare fino a 12,40 euro a notte a seconda della categoria dell’alloggio.
Oltre a questa tassa, i croceristi saranno tenuti a pagare una tariffa, variabile da 3 a 6 euro, anche per visite di breve durata. La città ha anche introdotto una sovrattassa comunale che potrebbe portare il costo totale delle tasse per un soggiorno in hotel di lusso a 15 euro per notte. Per limitare comportamenti scorretti dei turisti, è stato imposto un divieto sui pub crawl, già attivi nel centro storico dal 2012, che continuerà almeno fino al 2028 con sanzioni elevate per trasgressori.
Regole contro il comportamento scorretto a Gran Canaria
Anche le Isole Canarie, in particolare Gran Canaria, hanno preso provvedimenti per combattere comportamenti inadeguati da parte dei turisti. Sono stati stabiliti divieti riguardanti l’uso di vari oggetti e comportamenti, che comporteranno multe salate. Tra i divieti vi è l’uso di sigarette elettroniche, il riprodurre musica ad alto volume e l’installazione di tende da campeggio sulle spiagge.
Queste nuove regole vanno a rimediare ai problemi di comportamento scorretto riscontrati negli ultimi anni, quando visitatori poco rispettosi hanno danneggiato l’ambiente. Le autorità locali cercano così di garantire il rispetto delle norme e un turismo responsabile, che valorizzi le bellezze naturali e culturali dell’arcipelago.