Uomo di 74 anni muore cadendo durante escursione sul Monte Vioz a quota 2900 metri

Un uomo di 74 anni muore dopo una caduta di cento metri sul sentiero 105 del Monte Vioz, soccorso alpino impegnato in condizioni meteo avverse e visibilità ridotta
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Escursionista 74enne perde la vita sul Monte Vioz a 2900 metri. - Gaeta.it

Un uomo di 74 anni ha perso la vita durante un’uscita in montagna sul sentiero 105, lungo il monte Vioz in provincia di Trento. L’incidente è avvenuto vicino al Dente del Vioz, punto particolarmente esposto a circa 2.900 metri di altitudine. La vittima, che faceva parte di un gruppo di escursionisti, è precipitata per circa cento metri durante la discesa, subendo ferite irreparabili. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del Soccorso Alpino, che hanno dovuto affrontare condizioni meteo molto difficili e una visibilità ridotta, complicando le operazioni di salvataggio.

Dettagli dell’incidente sul sentiero 105: caduta fatale a quota 2900 metri

L’episodio si è verificato mentre il gruppo di escursionisti stava rientrando lungo il sentiero 105, una nota via di salita e discesa sul monte Vioz, parte del gruppo Ortles-Cevedale in valle di Pejo . Proprio all’altezza del Dente del Vioz, un tratto di montagna particolarmente esposto e tecnico, il 74enne ha perso l’equilibrio precipitando per circa cento metri lungo il pendio. La caduta è stata brutale e senza possibilità di interventi immediati. Questa zona è conosciuta per la sua difficoltà e per i rischi legati alla sua conformazione, in particolare in fase di discesa.

Gli escursionisti compagni dell’uomo hanno subito allertato i soccorsi. Il tratto interessato, a quota elevata sopra i 2.900 metri, comprende passaggi esposti dove ogni errore può risultare fatale. In molti casi simili avvenuti sulla montagna, la velocità di intervento ha rappresentato un fattore decisivo, ma in questo frangente le circostanze si sono rivelate particolarmente complesse.

L’intervento del soccorso alpino tra maltempo e visibilità ridotta

Sul luogo dell’incidente è stato inviato l’elicottero del Soccorso Alpino del Trentino, specializzato nel recupero in alta montagna. La squadra è arrivata tempestivamente, ma condizioni meteorologiche alterate e la nebbia hanno impedito di operare direttamente in quota. L’elicottero ha dovuto lasciare i soccorritori a una quota inferiore rispetto al punto della caduta e da lì è proseguita l’operazione a piedi. La scarsa visibilità ha rallentato il raggiungimento della vittima e il trasporto del personale di soccorso.

Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione sul luogo dell’incidente, le ferite riportate dall’uomo si sono rivelate fatali. L’episodio mette in luce le difficoltà che i soccorritori si trovano ad affrontare in ambienti montani impervi e con condizioni atmosferiche sfavorevoli. Spesso interventi del genere sono ostacolati dal meteo, con il rischio che il ritardo possa compromettere la possibilità di salvataggio.

Monte Vioz e i pericoli delle escursioni ad alta quota in valle di pejo

Il monte Vioz si trova nel gruppo montuoso Ortles-Cevedale, una delle zone più frequentate del Trentino per escursioni impegnative. Il territorio montano, con cime alte intorno ai 3.500 metri, richiama molti appassionati di trekking e alpinismo. Il sentiero 105, che collega Rifugio Vioz al Dente del Vioz, è noto per i passaggi tecnici e i dislivelli importanti. L’altitudine elevata e le condizioni variabili lo rendono insidioso anche per escursionisti esperti.

La valle di Pejo, dove si trova il monte, offre paesaggi spettacolari ma nasconde rischi legati alla montagna. Nel passato recente incidenti simili hanno riportato l’attenzione sul comportamento da tenere in queste situazioni e sull’importanza di prepararsi con equipaggiamento adeguato, conoscere bene il percorso e non sottovalutare le condizioni meteo. Proprio la conformazione del Dente del Vioz, con tratti esposti e scarpate ripide, richiede massima attenzione e cautela.

Questo tragico evento conferma la necessità di interventi rapidi da parte del Soccorso Alpino e di una presenza costante di squadra preparata, capace di affrontare contesti difficili come quelli del monte Vioz anche quando le condizioni peggiorano.