Un incendio di vaste dimensioni è scoppiato nella mattinata di lunedì lungo la strada regionale Flacca, nei pressi di Sperlonga, destando preoccupazione per la nube nera visibile da chi transitava nella zona. I Carabinieri della Stazione di Sperlonga sono intervenuti dopo aver notato il fumo intenso e le fiamme, scoprendo che dietro il rogo c’era un uomo di 64 anni residente a Fondi, accusato di aver provocato l’incendio appiccando il fuoco a rifiuti speciali non pericolosi.
I fatti alla base del rogo: incendio di rifiuti speciali su terreno agricolo
Il rogo si è sviluppato su un’area di circa 8500 metri quadri, composta da stralci di potatura, materiali plastici, tessili e ferrosi accumulati sul terreno del sospettato. Il 64enne, titolare dell’attività agricola, secondo le ricostruzioni raccolte dagli operanti, avrebbe dato fuoco volontariamente a questi materiali. Il forte vento presente nella zona ha amplificato rapidamente le fiamme, che si sono diffuse velocemente trasformando l’incendio in un problema ambientale e di sicurezza. Il materiale bruciato, pur non essendo classificato come rifiuto pericoloso, produce una densa nube nera che rappresenta un rischio per la qualità dell’aria e per la salute pubblica, soprattutto in una zona frequentata e a ridosso di infrastrutture viarie.
Le testimonianze raccolte dagli operai presenti in zona hanno smontato le prime giustificazioni dell’uomo, che aveva parlato di cause fortuite all’origine dell’incendio. Il quadro emerso supporta l’ipotesi di una combustione illecita, legata alla gestione impropria dei rifiuti agricoli e industriali accumulati sul terreno.
Intervento delle autorità e gestione dell’emergenza
I Carabinieri, arrivati prontamente sul posto, hanno assicurato gli accertamenti necessari per identificare il responsabile. La segnalazione diretta degli operai ha permesso di avviare un’indagine rapida che ha condotto alla denuncia del 64enne per incendio doloso e combustione illecita di rifiuti speciali non pericolosi. Le accuse sottolineano la gravità dell’azione, che innesca rischi ambientali e problemi di sicurezza pubblica.
La squadra dei Vigili del Fuoco di Terracina è intervenuta per spegnere le fiamme, circoscrivendo il rogo ed evitando che potesse estendersi alle aree limitrofe o danneggiare abitazioni e infrastrutture. Il tempestivo intervento ha controllato la situazione e permesso di fermare sul nascere gli effetti peggiori dell’incendio. Non sono stati segnalati danni a persone nell’area circostante, ma il caso richiama l’attenzione sulle procedure di gestione e smaltimento dei rifiuti speciali presenti nelle attività agricole.
Contesto normativo e conseguenze penali per la combustione illecita di rifiuti
La combustione di rifiuti speciali senza autorizzazione configura un reato ambientale con conseguenze penali rilevanti per chi vi è responsabile. Le norme italiane vietano espressamente la pratica di bruciare materiali che possano liberare sostanze tossiche e inquinanti nell’atmosfera, con severe sanzioni previste nel Codice Penale e nelle leggi ambientali. Soprattutto in caso di incendio doloso o per negligenza che mette a rischio la salute delle persone e l’equilibrio ambientale.
Le autorità , soprattutto nelle regioni a maggiore presenza agricola e industriale, stanno intensificando le ispezioni per rilevare queste pratiche illegali. Nell’ultimo biennio sono aumentate le denunce e i sequestri a seguito di incendi simili, proprio per scoraggiare chi tenta di smaltire rifiuti speciali attraverso la combustione all’aperto. Campagne di sensibilizzazione e controlli puntuali sono stati avviati per tutelare l’ambiente e la popolazione, in linea con le disposizioni dell’Unione Europea in materia di tutela dell’aria e della salute pubblica.
Il caso di Sperlonga si inserisce in questo quadro, evidenziando la necessità di una gestione più rigorosa e formazione per gli imprenditori agricoli e industriali, affinché evitino pratiche pericolose e illegali. Il fenomeno dei roghi incontrollati resta una minaccia ambientale concreta che richiede interventi seri da parte delle autorità locali e nazionali.