A Centola, nella frazione di Foria, una rapina finita in tragedia ha scosso la comunità locale domenica sera. Aurelio Valiante, un imprenditore edile di 60 anni, ha sparato uccidendo un ladro di 26 anni e ferendo un altro durante un’aggressione nella sua abitazione. Un terzo complice è riuscito a fuggire e resta ricercato. La vicenda è seguita dai carabinieri del locale comando, che indagano per chiarire la dinamica e il movente di quanto successo.
Il ritrovamento del corpo e i dettagli sull’uomo ucciso
Dopo ore di silenzio, l’imprenditore ha condotto i carabinieri al deposito dove aveva nascosto il corpo del 26enne albanese. Il giovane, residente in Campania, lascia una figlia molto piccola. Il nascondiglio del cadavere e le modalità di occultamento sono ora al centro delle indagini. Le forze dell’ordine hanno avviato una serie di accertamenti per capire tutti i passaggi e il rapporto tra la vittima e Valiante. Sono stati raccolti diversi elementi che potranno aiutare a ricostruire il quadro completo della vicenda.
La lite in casa, paura e reazione armata
Secondo le prime ricostruzioni, la notte dell’aggressione l’imprenditore si è trovato davanti a tre ladri che avevano fatto irruzione nella sua proprietà. Valiante ha raccontato di aver sparato per paura, sostenendo di essere stato aggredito fisicamente dai malviventi. Il conflitto è degenerato rapidamente e i colpi d’arma da fuoco hanno colpito due dei ladri, di cui uno è morto sul posto. Il terzo componente del gruppo ha approfittato del caos per fuggire. L’episodio ha lasciato la famiglia Valiante sotto choc, anche per la tensione che si è creata attorno alla scena.
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Indagini in corso e le accuse rivolte all’imprenditore
Aurelio Valiante risulta indagato per diverse accuse. I capi d’imputazione principali sono omicidio, lesioni gravissime e occultamento di cadavere. Gli inquirenti stanno esaminando testimonianze e prove per stabilire la verità sui fatti, valutando se l’azione dell’imprenditore sia stata legittima difesa o se si sia superato un limite. I rilievi balistici e l’analisi delle tracce all’interno dell’abitazione sono parte integrante del fascicolo aperto dalla procura. Contemporaneamente, si sta cercando il terzo uomo, la cui identità è nota agli investigatori.
Impatto sulla comunità e riflessioni sul caso
La morte del giovane albanese e il ferimento del suo complice hanno scosso la cittadina di Centola e i paesi vicini. La notizia ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza delle abitazioni in zona e alle reazioni delle persone di fronte a intrusioni violente. I residenti mostrano preoccupazione per i rischi legati a queste situazioni. Nel contempo, la vicenda richiama l’attenzione sull’equilibrio tra legittima difesa e uso eccessivo della forza in casi di furto o rapina domestica. Le autorità insistono nel richiamo alla cautela, mentre il procedimento giudiziario segue il suo corso.
La storia rimane aperta, con le indagini che proseguono a ritmo serrato per ricostruire esattamente la successione degli eventi. I risultati delle analisi e le testimonianze raccolte nelle prossime settimane chiariranno le responsabilità e i dettagli ancora oscuri. La città attende risposte in merito alle cause e alle conseguenze di un episodio dalle ripercussioni profonde sul senso di sicurezza dei cittadini.