La vicenda di carlo castellani, calciatore dell’empoli deportato e ucciso dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, ha ricevuto un riconoscimento giudiziario importante. Il tribunale di firenze ha sancito che gli atti subiti da castellani costituiscono crimini di guerra, aprendo la strada a un risarcimento per gli eredi. Questa decisione arriva proprio nel giorno dell’80° anniversario della liberazione dei lager di mauthausen e gusen, dove castellani perse la vita nel 1944 a soli 35 anni.
La storia di carlo castellani e la deportazione dai nazifascisti
Carlo castellani è stato una figura amata nel calcio italiano, ma la sua vita si è interrotta tragicamente durante la guerra. Nato nel 1909, castellani rappresentò l’empoli calcio negli anni ’20 e ’30, segnando un record di gol che rimase imbattuto fino ai tempi recenti. Dopo la carriera sportiva, tornò a svolgere l’attività di commerciante di legname nella ditta del padre david, a montelupo fiorentino.
Nel 1944, infatti, carlo e altre 23 persone vennero deportate da montelupo. Solo cinque tornarono vivi. La scelta di carlo di prendere il posto del padre, che rifiutava la fedeltà al regime fascista, fu un gesto di protezione familiare. “Questo sacrificio però lo portò nel campo di concentramento di mauthausen, dove fu imprigionato come prigioniero politico italiano.”
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Dopo un periodo a mauthausen, fu trasferito al lager di gusen, dove si aggravò la sua salute. Le condizioni estreme, la dissenteria e la fame gli causarono la morte nell’agosto 1944. Il suo destino riflette il destino di molti deportati italiani, vittime della repressione nazista e fascista.
La memoria pubblica e l’omaggio di montelupo a carlo castellani
Il ricordo di carlo castellani vive non solo attraverso la sentenza ma anche nella memoria collettiva. A montelupo fiorentino, paese da cui fu prelevato, il comune ha espresso vicinanza ai suoi familiari. Il sindaco simone londi e l’assessore alla memoria lorenzo nesi hanno manifestato solidarietà al figlio, nipoti e bisnipoti di castellani.
L’omaggio si estende anche allo stadio dell’empoli, a lui intitolato, che rappresenta un punto di riferimento per la città e per tutti gli appassionati di calcio. L’intitolazione dello stadio sottolinea il legame profondo tra la sua vita sportiva e la comunità.
La sentenza del tribunale di firenze e il risarcimento per gli eredi
Il 5 maggio 2025 il tribunale di firenze ha depositato una sentenza di primo grado che riconosce come crimini di guerra le violenze subite da carlo castellani. Questa decisione assume un valore simbolico e concreto. Dal punto di vista legale, infatti, permette ai familiari di accedere al fondo istituito nel 2022 dal governo Draghi, che destina risorse ai parenti delle vittime di crimini nazisti e fascisti.
La sentenza accoglie integralmente la richiesta di risarcimento avanzata dalla famiglia castellani. L’importo stimato arriva a qualche centinaia di migliaia di euro, una cifra che rappresenta una forma di giustizia economica per un torto subito ottant’anni fa. Nella motivazione, il giudice ha sottolineato la natura politica e razziale della deportazione, condannando la brutalità con cui la famiglia ha perso carlo.
Questo pronunciamento, oltre a riconoscere la gravità dei fatti, apre un precedente per altre famiglie che attendono un risarcimento per simili violazioni. “Non a caso, la sentenza coincide con le celebrazioni che ricordano la liberazione dei lager, un momento di memoria e riparazione storica per l’Italia.”
Il caso castellani e il ricordo delle vittime italiane
Questa sentenza arriva come una seconda risposta giudiziaria, dopo anni di attesa, a favore delle famiglie deportate da montelupo nel 1944. Nel corso degli anni le iniziative civili e commemorative hanno mantenuto viva la memoria degli orrori subiti, ma oggi il riconoscimento legale rafforza il senso di giustizia verso tutte quelle vittime.
Il caso castellani rimane un esempio chiaro tra le tante storie di deportati, che raccontano l’impatto umano delle persecuzioni naziste e fasciste in italia durante il conflitto mondiale.