Il giro d'italia delle cure palliative pediatriche fa tappa a bologna per sensibilizzare su diritti e servizi

Il giro d’italia delle cure palliative pediatriche fa tappa a bologna per sensibilizzare su diritti e servizi

Il giro d’Italia delle cure palliative pediatriche a Bologna promuove la sensibilizzazione sui diritti dei bambini con malattie inguaribili, coinvolgendo ospedali come l’Ospedale Maggiore e il Policlinico di Sant’Orsola.
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Il "Giro d'Italia delle Cure Palliative Pediatriche" a Bologna è una pedalata promossa dalla fondazione Maruzza per sensibilizzare sui diritti e il sostegno ai bambini con malattie inguaribili e alle loro famiglie, evidenziando l'importanza di una cura globale e multidisciplinare. - Gaeta.it

Il “Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche” torna oggi a Bologna con una pedalata che partirà dall’Ospedale Maggiore e arriverà ai Giardini Margherita, passando per il Policlinico di Sant’Orsola. Questa iniziativa, che si svolge per il terzo anno consecutivo nella città sotto le Due Torri, è promossa dalla fondazione Maruzza. L’obiettivo è informare e sensibilizzare la popolazione sui diritti dei bambini con patologie complesse e inguaribili, come pure sulle cure e il sostegno che possono ricevere le loro famiglie.

Il percorso e l’organizzazione della manifestazione a bologna

La manifestazione a Bologna si sviluppa lungo un tragitto pensato per coinvolgere istituzioni sanitarie e spazi pubblici. La partenza è fissata all’Ospedale Maggiore, dove molti piccoli pazienti ricevono assistenza. La pedalata raggiungerà il Policlinico di Sant’Orsola, una tappa fondamentale data l’importanza del centro nella rete cittadina di cure pediatriche, per poi concludersi ai Giardini Margherita, spazio aperto frequentato da famiglie e cittadini.

Un momento di visibilità per un tema spesso poco conosciuto

Questa biciclettata speciale rappresenta un momento di visibilità per un tema spesso poco conosciuto. La fiaccola, simbolo della continuità e del supporto, viaggia su due ruote lungo la città, coinvolgendo volontari, operatori sanitari e cittadini. La ripetizione dell’iniziativa da tre anni a Bologna dimostra come la città rappresenti un nodo centrale nella rete delle cure palliative pediatriche in Italia.

La fondazione Maruzza cura l’organizzazione dell’evento in tutta Italia, coordinando tappe e momenti di informazione. Il coinvolgimento dei centri ospedalieri locali è essenziale per mostrare concretamente come avviene la presa in carico dei bambini con malattie difficili. Questa strategia punta a promuovere una cultura condivisa sul tema dell’assistenza e sui bisogni specifici di pazienti e famiglie.

Cosa sono le cure palliative pediatriche e il loro significato

Le cure palliative pediatriche si basano su un concetto chiave: avere una malattia inguaribile non equivale a vivere una condizione senza speranza. Le Cpp garantiscono un approccio globale che tutela il corpo, la mente e lo spirito del bambino. Non si limitano a gestire il dolore fisico, ma supportano anche il benessere emotivo, sociale e spirituale del piccolo paziente.

Il sostegno si estende naturalmente alla famiglia, che spesso affronta situazioni di grande difficoltà. Le cure prevedono assistenza psicologica e concreta, come il supporto domiciliare, e aiutano a migliorare la vita quotidiana. Non impediscono, anzi affiancano, le terapie curative necessarie. L’intento è dare dignità al percorso di malattia, ogni giorno, cercando di rendere ogni momento più sereno e umano.

Un’équipe multidisciplinare per una cura globale

Questo tipo di assistenza coinvolge equipe multidisciplinari con medici, psicologi, infermieri e altre figure specializzate, capaci di gestire una complessità che va oltre la cura clinica. La filosofia delle Cpp nasce dalla convinzione che la qualità della vita sia un diritto da garantire, indipendentemente dall’esito della malattia.

Situazione attuale in italia e a bologna sulle cure palliative pediatriche

In Italia la diffusione delle cure palliative pediatriche resta ancora limitata. Si stima che solo due bambini ogni dieci, che ne avrebbero bisogno, riescano ad accedere a questi servizi. Il dato segnala una lacuna importante nella rete assistenziale e nella consapevolezza pubblica.

Bologna presenta una situazione più avanzata rispetto a molte altre città. Qui i bambini seguiti dalle cure palliative pediatriche sono circa 200, dato che rappresenta una copertura del 60% rispetto ai casi stimati. Questo risultato è frutto di un impegno organizzativo e sanitario consolidato, oltre che della presenza di strutture specializzate come il Policlinico di Sant’Orsola.

Sfide e necessità per potenziare l’assistenza

Tuttavia, la strada per garantire un’assistenza diffusa e accessibile resta lunga. Si configurano necessità chiare di potenziare la rete territoriale, incrementare la formazione degli operatori e aumentare la sensibilità sociale verso la tematica. Il coinvolgimento della cittadinanza, come avviene attraverso iniziative come il giro d’Italia in bici, si rivela uno strumento fondamentale per riconoscere i diritti dei bambini e delle famiglie colpite da malattie inguaribili.

Questi dati offrono uno spaccato su una realtà complessa, dove il miglioramento dei servizi è una sfida aperta che coinvolge istituzioni sanitarie, enti locali e comunità. La speranza è che eventi come quello bolognese consolidino la consapevolezza e stimolino interventi concreti sul territorio.

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