Iata prevede utili per 36 miliardi di dollari nel 2025 con ricavi ai massimi storici

Iata prevede utili per 36 miliardi di dollari nel 2025 con ricavi ai massimi storici

L’Associazione internazionale del trasporto aereo prevede profitti globali di 36 miliardi di dollari nel 2025, con margini in crescita nonostante tensioni geopolitiche, rallentamenti nella domanda e problemi logistici.
Iata Prevede Utili Per 36 Mili Iata Prevede Utili Per 36 Mili
L’IATA prevede per il 2025 profitti globali da 36 miliardi di dollari per le compagnie aeree, con una crescita moderata nonostante sfide come tensioni geopolitiche, calo della fiducia dei consumatori e ritardi nelle consegne. - Gaeta.it

L’Associazione internazionale del trasporto aereo ha aggiornato le sue previsioni per il 2025, segnalando profitti globali da 36 miliardi di dollari per le compagnie aeree. Pur mostrando una flessione rispetto alle stime di dicembre 2024, i risultati restano su livelli che non si erano mai registrati prima. Questa tendenza è il frutto di diverse variabili, tra cui il calo del prezzo del carburante, qualche rallentamento nella fiducia dei consumatori e problemi organizzativi nel settore aeronautico.

Proiezioni finanziarie e fattori di flessione nel 2025

Secondo i dati comunicati durante l’assemblea annuale Iata a Delhi, l’utile netto atteso per le compagnie aeree si assesta a 36 miliardi di dollari, un risultato lievemente inferiore ai 36,6 miliardi stimati a fine 2024. Questa contrazione di circa 600 milioni di dollari è stata attribuita a molteplici motivi. Tra questi, spiccano le tensioni commerciali emerse a seguito del ciclo elettorale negli Stati Uniti, le difficoltà nel mantenere la fiducia dei consumatori nell’economia globale e i ritardi nelle consegne degli aeromobili, giudicati “inaccettabili” dagli operatori del settore.

Nonostante la riduzione, il margine di profitto netto migliora passando dal 3,4% del 2024 al 3,7%, superando anche il 3,6% previsto nelle precedenti previsioni. Una dinamica positiva legata a una gestione più attenta dei costi e all’andamento dei prezzi del carburante. Quest’ultimo è sceso del 13% rispetto all’anno scorso e ha raggiunto un livello inferiore dell’1% rispetto alle stime fatte in precedenza, rappresentando il principale elemento di supporto alle finanze delle compagnie.

Ricavi, spese e dinamiche della domanda passeggeri

I ricavi totali del comparto sono saliti a 979 miliardi di dollari, stabilendo un nuovo massimo storico, anche se il risultato rimane appena sotto la soglia psicologica di 1.000 miliardi prevista inizialmente. L’incremento rispetto al 2024 è del 1,3%. Sul fronte delle spese, il settore ha registrato un aumento più contenuto del 1,0%, con costi complessivi pari a 913 miliardi di dollari, cifra inferiore ai 940 miliardi anticipati.

Dal lato dell’attività commerciale, il volume totale dei passeggeri si attesta a 4,99 miliardi di viaggi nel 2025. Anche questo dato è positivo e corrisponde a un aumento stimato del 4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, si rivela meno entusiasmante rispetto ai 5,22 miliardi previsti a dicembre 2024, riflettendo l’impatto delle tensioni internazionali e del calo della fiducia dei consumatori.

Willie Walsh, direttore generale di Iata, ha sottolineato che “il primo semestre del 2025 ha mostrato segnali di instabilità a livello globale, ma che nel complesso il settore aereo sta reggendo meglio di quanto ci si potesse aspettare, tenendo conto delle condizioni avverse”. La combinazione di un calo sostenuto del prezzo del carburante e di un numero più alto di persone e merci trasportate ha contribuito a un miglioramento dei margini netti e a una tenuta generale dell’industria.

Impatto delle variabili geopolitiche e produttive sulla crescita

Una parte significativa del contesto economico del 2025 dipende dalle tensioni commerciali a livello internazionale. I riflessi sulle capacità di spesa delle famiglie e imprese condizionano le decisioni di viaggio e la domanda di voli. Nei mesi recenti, si è registrata una maggiore cautela sia tra i consumatori, che riducono spostamenti non essenziali, sia tra le compagnie, che affrontano problemi logistici legati ai ritardi nelle consegne degli aeromobili. Questi elementi hanno limitato l’impulso iniziale fornito dalla piena ripresa post-pandemia.

Al contrario, il settore ha saputo sfruttare la discesa del prezzo del carburante, favorito da dinamiche geopolitiche e da un contenimento della domanda globale di greggio. Questa riduzione ha alleggerito in modo diretto uno dei costi maggiori per le compagnie aeree, compensando in parte il rallentamento della spesa dei passeggeri.

Margini di profitto e resilienza del settore

Iata evidenzia che nonostante il margine di profitto netto rimanga ancora solo intorno alla metà di quello medio di altri settori industriali, la resilienza dimostrata costituisce un indicatore concreto della stabilità raggiunta. Le compagnie aeree hanno lavorato per consolidare una struttura finanziaria più solida, capace di assorbire gli shock esterni.

Previsioni sulla domanda e scenario per il mercato globale

Le compagnie aeree voleranno più persone e merci nel 2025 rispetto al 2024, una tendenza positiva che però non raggiunge gli obiettivi più ottimistici annunciati a fine 2024. Le tensioni commerciali e la minore fiducia dei consumatori hanno rallentato la crescita del traffico passeggeri e cargo.

In particolare il numero di viaggiatori stimato è inferiore rispetto alle precedenti previsioni, segno che il mercato resta sensibile a fattori esterni legati a politica e economia. Nel complesso, tuttavia, la previsione di quasi 5 miliardi di viaggi nel prossimo anno sottolinea il vasto bacino di domanda esistente a livello mondiale.

L’attenzione rimane puntata sugli sviluppi geopolitici e sulle condizioni economiche globali, che potrebbero influenzare l’andamento del settore nel medio periodo. La capacità di gestire i costi, assicurare consegne puntuali e mantenere elevati standard di servizio sarà determinante per mantenere la redditività.

L’anno 2025 si profila come un periodo di consolidamento e moderata crescita per le compagnie aeree, con risultati finanziari solidi ma sotto pressione da diverse sfide strutturali e congiunturali. Lo scopo degli operatori resta quello di mantenere un’ancora di stabilità e massimizzare le opportunità derivanti dal ritorno a livelli record di domanda.

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