Francesco totti ospite a che tempo che fa racconta aneddoti e riflette sul presente del calcio italiano

Francesco totti ospite a che tempo che fa racconta aneddoti e riflette sul presente del calcio italiano

Francesco Totti racconta a Fabio Fazio la sua carriera, i rapporti con Luciano Spalletti, il giudizio sulla nazionale italiana e l’amore eterno per la Roma, escludendo una carriera da allenatore.
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Francesco Totti, ospite a "Che tempo che fa", ha parlato della sua carriera, dei rapporti con Spalletti, della nazionale, del suo amore per la Roma e della vita dopo il calcio, escludendo la carriera da allenatore. - Gaeta.it

Francesco Totti, icona della Roma e del calcio italiano, è tornato a farsi sentire in televisione. Domenica 4 maggio è stato ospite nel salotto televisivo di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. L’ex capitano giallorosso ha raccontato dettagli della sua carriera, i suoi rapporti attuali e la passione per il calcio, fra una battuta e qualche riflessione sincera.

Rapporti con spalletti e il giudizio sulla nazionale azzurra

Durante l’intervista, Totti ha affrontato senza filtri il passato recente con Luciano Spalletti, suo allenatore nei suoi ultimi anni alla Roma. Ha definito quegli anni “burrascosi”, segnalando che ora tra loro c’è stato un chiarimento e si è ristabilito un rapporto positivo. Questo passaggio ha mostrato l’importanza del rispetto reciproco anche dopo momenti difficili nel calcio, che spesso crea tensioni dietro le quinte.

Parlando della nazionale, il campione ha usato toni realistici, sottolineando come nel gioco ci siano stati “alti e bassi”. Ha espresso fiducia sul gruppo attuale e sul commissario tecnico, accennando a una speranza di ritorno a livelli competitivi elevati. Del resto, Totti conosce bene l’ambiente azzurro e ha azzeccato parole di incoraggiamento senza misteri.

Il no alla carriera da allenatore

A sorpresa ha escluso di volersi cimentare nella carriera da allenatore, spiegando come la sua natura impulsiva e il suo carattere permaloso lo renderebbero inadatto a quel ruolo. La sua sincerità ha dato uno spaccato sulle difficoltà di chi smette di giocare e pensa al futuro in panchina.

L’amore eterno per la roma e i ricordi più intensi

Non ha mai nascosto il suo legame indissolubile con la Roma. Nel programma, ha dichiarato che “è nato con la squadra e morirà nella stessa città e nel club che ha rappresentato per anni con orgoglio”. Ha definito questo amore come il sogno coronato più grande, il motivo per cui ha resistito tanto nel calcio, e che ancora oggi gli manca giocare, anche se ormai si limita a partite di calciotto con amici e conoscenti.

Fra i momenti più toccanti, è stato riproposto uno dei suoi gesti più iconici, i “cucchiai”, che raccontano quell’eleganza e fantasia che Totti portava in campo. Non sono mancati ricordi vividi della finale del Mondiale 2006, conquistata dagli azzurri contro la Francia. Il racconto di quella notte di feste e di giochi a carte fino all’alba, con Gattuso, ha mostrato un lato umano e familiare legato a una vittoria storica per il calcio italiano.

Parole sul campionato e la vita dopo il calcio

Riguardo alla stagione calcistica in corso, Totti si è riferito con familiarità alle 19 vittorie consecutive della Roma, evitando però di fare dichiarazioni esplosive, forse per scaramanzia o pudore. La sua reazione un po’ ironica ha strappato qualche sorriso, ma ha dimostrato come parole e risultati vadano dosati, soprattutto nel calcio dove la pressione cresce ogni giorno.

Sul tempo libero, ha spiegato come organizza giornate fra viaggi e impegni casalinghi. Ha ammesso di svolgere “il minimo indispensabile” per aiutare in casa, come fare la spesa, sottolineando di vivere come una persona comune anche fuori dal campo. In particolare ha raccontato la passione per il padel, uno sport che pratica con entusiasmo.

Ha scherzato sulle capacità del figlio Cristian, giudicandolo “troppo scarso”, mentre ha dato un giudizio più positivo su Noemi Bocchi, apprezzandola come giocatrice per essere donna. Queste battute hanno alleggerito il racconto, pur mantenendo la concretezza del racconto personale.

Francesco Totti ha dato così un quadro realistico del suo presente, senza rinunciare a raccontare tutto quello che resta dentro ai momenti vissuti da protagonista del calcio italiano. Ha parlato con il tono e la schiettezza che lo contraddistinguono, offrendo ricordi e confessioni che arricchiscono la memoria del suo pubblico.

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