È stata montata nei giorni scorsi una nuova antenna 5G a Trivio, una delle frazioni di Formia, e la notizia ha subito innescato una dura reazione politica. A protestare è il Movimento 5 Stelle locale, che accusa l’amministrazione comunale di aver agito senza coinvolgere i cittadini e di aver mostrato, ancora una volta, poca attenzione alle periferie.
Il ripetitore è stato installato a meno di 150 metri da un edificio scolastico che ospita sia una materna che una primaria. Una distanza che, per il gruppo consiliare del M5S, non può essere ignorata. Ma a preoccupare non è solo la collocazione della struttura, quanto le modalità con cui si è arrivati all’installazione.
Nessun avviso pubblico, nessuna comunicazione preventiva alla cittadinanza, nessun momento informativo o spazio per presentare osservazioni, pur previsti dalla normativa. E, fatto ancor più grave, nessuna rassicurazione sul monitoraggio da parte degli enti competenti, né chiarimenti ufficiali sull’esito della conferenza dei servizi.
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Il Movimento 5 Stelle punta il dito contro quella che definisce una gestione sbilanciata della comunicazione istituzionale. “Quando si tratta di promuovere sagre o manifestazioni popolari – si legge nella nota diffusa – il Comune è rapido a divulgare ogni dettaglio, dai nomi degli artisti agli orari degli eventi. Ma su temi come la salute pubblica o la gestione del territorio, cala un silenzio che preoccupa”.
Per il gruppo pentastellato si tratta di una mancanza di trasparenza, che alimenta sfiducia tra i cittadini e lascia il sospetto di scelte calate dall’alto, senza confronto. “Una comunità come quella di Trivio – affermano – ha il diritto di essere ascoltata e coinvolta, anche e soprattutto su decisioni che toccano da vicino la vita quotidiana”.
Le richieste: un regolamento chiaro e un confronto pubblico
Il M5S chiede ora all’amministrazione due cose precise. La prima è l’adozione di un regolamento comunale che stabilisca criteri chiari per l’installazione di nuove antenne, evitando casi simili in futuro. La seconda è la convocazione di un incontro pubblico, aperto alla cittadinanza, alla ditta responsabile dei lavori e agli amministratori comunali.
“Il diritto all’informazione e alla partecipazione – concludono – va garantito a tutti, non solo agli operatori economici, ma soprattutto ai residenti. Trivio non può essere ricordato solo per le sagre: ha bisogno di attenzione vera, anche quando si prendono decisioni che hanno un impatto sulla salute e sull’ambiente”.