F-35 italiani decollano da estonia per intercettare velivoli russi nello spazio aereo baltico

F 35 Italiani Decollano Da Est

F-35 italiani in missione di intercettazione nel cielo baltico. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

19 Settembre 2025

Due aerei da combattimento italiani F-35 sono intervenuti dalla base di Amari, in Estonia, dopo la rilevazione di velivoli russi nello spazio aereo nazionale baltico. La manovra rientra nell’attività di sorveglianza aerea della Nato, con il distaccamento italiano in stato di allerta continua per proteggere i confini estoni. Questi eventi confermano il ruolo operativo degli F-35 italiani e la presenza militare italiana nel quadro della difesa europea.

Intervento dei F-35 italiani nella missione di difesa aerea estone

L’allarme è scattato nei sistemi radar della Nato quando due aerei russi sono entrati nello spazio aereo nazionale estone. Immediatamente sono decollati due F-35 italiani, sul piede di guerra, dalla base di Amari, nell’ambito di una procedura chiamata “scramble”. Questa permette ai caccia di sollevarsi rapidamente in aria per intercettare potenziali minacce.

Gli F-35, appartenenti al 13esimo gruppo del 32esimo stormo di Amendola, hanno il compito di pattugliare il cielo dell’Estonia e fare da deterrente. In questo caso, il sorvolo degli aerei italiani ha convinto le forze russe a cambiare rotta e allontanarsi senza incidenti.

L’impegno italiano nello spazio aereo del Baltico fa parte della missione Nato “Enhanced Air Policing” rivolta a rafforzare il controllo delle frontiere orientali dell’alleanza. Questo distaccamento è in servizio di allerta rapida “Qra” 24 ore su 24 per garantire la prontezza operativa in ogni momento. Nel 2025, l’Italia mette a disposizione quindici aerei da combattimento e 375 militari per questa attività.

Caratteristiche e versatilità degli F-35 italiani nella flotta militare

L’F-35, velivolo di quinta generazione, è un caccia multiruolo con capacità stealth, dotato di sensori avanzati e armamenti sofisticati. L’Aeronautica Militare italiana gestisce due versioni: la A, con decollo e atterraggio convenzionali, e la B, capace di decollo corto e atterraggio verticale. Quest’ultima risulta utile non solo per piste semplici, ma anche per operare da navi anfibie e portaerei.

L’Italia partecipa attivamente allo sviluppo dell’F-35 come partner industriale di secondo livello, con la linea di montaggio finale situata a Cameri, unica in Europa per questo tipo di velivolo. Recenti annunci del ministro della Difesa hanno previsto l’arrivo di istruttori americani presso la base aerea di Decimomannu, in Sardegna, per favorire la formazione. Inoltre, la Sicilia sarà il primo luogo extra-USA dove verranno addestrati i piloti di questa macchina da guerra.

Dal punto di vista tecnico le misure sono precise: apertura alare 10,6 metri; lunghezza tra 15,4 e 15,6 metri; altezza 4,6 metri. La velocità raggiunge i 1970 km/h. Il motore è un turbofan Pratt & Whitney F135 con postbruciatore, che sviluppa fino a 191 kN di spinta. Il peso massimo al decollo varia da 6.000 a 8.000 kg a seconda della versione. L’armamento comprende cannone GAU-22A da 25 mm, missili AMRAAM e Meteor e diverse bombe guidate.

F35 E Gcap: i pilastri dell’aeronautica militare per le prossime sfide

In un’audizione alla Camera dei Deputati a maggio, il generale Luca Goretti, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, ha delineato i piani per il futuro della forza aerea italiana. Ha spiegato che l’F-35 e il futuro caccia di sesta generazione, noto come Gcap, formeranno la spina dorsale della prima linea di combattimento dell’Aeronautica.

Questi velivoli sono scelti per la loro capacità di rimanere poco visibili ai radar e per la capacità di collegarsi perfettamente con altre forze militari in operazioni congiunte. L’integrazione tra piattaforme consente di avere un supporto reciproco tempestivo tra cielo e terra o mare, aumentando il livello di difesa e intervento nei teatri operativi. La combinazione tra l’attuale F-35 e il futuro Gcap punta a mantenere elevate capacità operative anche in campo tecnologico e tattico.

L’impegno italiano nella Nato e il miglioramento costante della propria flotta aerea sono elementi che segnano una presenza militare rigorosa e presente lungo i confini esterni dell’Europa. Il sorvolo degli F-35 in Estonia dimostra la prontezza italiana nel rispondere a eventuali provocazioni o minacce nella porzione orientale del continente.