La Macchina di Santa Rosa, nota come “Dies Natalis”, è pronta per l’atteso trasporto a Viterbo. Questa struttura imponente, progettata dall’architetto Raffaele Ascenzi, supera i 33 metri di altezza ma resta entro i limiti di peso stabiliti dalle norme di sicurezza. La pesatura ufficiale è un passaggio cruciale prima della tradizionale processione del 3 settembre, un evento che richiama ogni anno migliaia di persone in città. Il controllo puntuale del peso assicura che la macchina possa essere portata senza rischi, rispettando regole molto precise.
La pesatura della macchina die natalis: un’operazione di sicurezza e precisione
A San Sisto, questa mattina, è stata effettuata la pesatura della Macchina di Santa Rosa per verificarne il peso finale prima del trasporto previsto per la sera successiva. L’operazione è stata condotta dal Quarto gruppo squadroni sostegni dell’Aviazione dell’esercito, detto “Scorpione”, che ha utilizzato strumenti speciali per misurare il carico con grande precisione. Il risultato ha confermato che la macchina pesa 50,88 quintali. Questo dato è fondamentale perché la macchina non deve superare, secondo il regolamento, i 50 quintali, con una tolleranza massima del 5%, ovvero 52,5 quintali.
La rilevazione effettuata mostra che il peso si mantiene sotto la soglia consentita, garantendo l’idoneità del trasporto. Si tratta di un elemento essenziale per la sicurezza degli “facchini”, i gruppi di portatori che sollevano e spostano la struttura lungo il percorso cittadino. Il sistema di pesatura viene svolto ogni anno per evitare rischi durante il tragitto, che si estende per circa un chilometro nelle vie di Viterbo.
Caratteristiche della macchina dies natalis e il ricorso a materiali leggeri
La Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis” è l’ultima versione realizzata dall’architetto Raffaele Ascenzi e sarà in uso fino al 2028. Si tratta di un’opera monumentale alta 33 metri, che richiama nella forma e nell’iconografia il tema della nascita e morte di Santa Rosa. Il design presenta un forte significato simbolico e accompagna la ricorrenza giubilare dell’anno 2025, sottolineando la speranza legata alla figura della Santa venerata a Viterbo.
Per mantenere il peso entro i limiti imposti, Ascenzi ha scelto materiali innovativi, combinando leggerezza e resistenza. La struttura, pur elevata in altezza rispetto alle versioni precedenti, pesa meno rispetto agli anni scorsi. Nel confronto con la pesatura del 2024, il peso attuale risulta inferiore di circa un quintale. Questo risultato tecnico permette di rispettare le richieste di sicurezza e facilita il trasporto senza sovraccarichi.
Gli elementi scelti per la costruzione includono legno speciale e materiali compositi più leggeri rispetto a quelli tradizionali, elementi fondamentali per affrontare il percorso della processione senza danneggiare la macchina o mettere a rischio l’incolumità dei portatori.
Il trasporto della macchina di Santa Rosa: un rito antico e patrimonio culturale
Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa affonda le radici nella storia di Viterbo fin dal 1258, quando venne trasferito il corpo della Santa da una tomba all’altra, dando origine a una tradizione che dura da secoli. Dal 1690 la processione è divenuta un appuntamento fisso che coinvolge la comunità e richiama l’attenzione di fedeli e curiosi.
La manifestazione unisce devozione religiosa, arte e spirito collettivo. La macchina stessa rappresenta un’opera di ingegneria popolare: una “torre che cammina” portata a spalla da gruppi organizzati di facchini. Ogni dettaglio, dalla decorazione al meccanismo di sollevamento, racconta secoli di storia e partecipazione locale. Nel contesto del giubileo 2025 la simbologia assume un valore ancora più profondo, restituendo slancio a questa tradizione.
Il peso ridotto della Macchina di Ascenzi contribuisce a preservare l’integrità del rito, senza rinunciare all’impatto visivo e signifcato religioso. Il rispetto delle regole sul trasporto è la certezza che il tragitto si svolgerà in sicurezza e con l’effetto scenico che da sempre caratterizza l’evento. L’azione di controllo e misurazione del peso rimane un passaggio fisso nei preparativi, consolidando la collaborazione tra organizzatori e forze dell’ordine militari.
Questa fase anticipa la serata clou che vedrà la Macchina attraversare le vie di Viterbo, un momento carico di emozioni, spettatori e partecipazione. La sicurezza garantita dalla pesatura rappresenta un elemento imprescindibile per mantenere viva una tradizione antica nel presente.