L’analogia tra la presidenza di Donald Trump e la repubblica fittizia di Freedonia, protagonista del film dei Fratelli Marx “La guerra lampo dei Fratelli Marx” , si è rivelata più precisa del previsto. Un confronto nato dall’osservazione del comportamento imprevedibile e infantile di Trump riportato in una famosa scena del film, che mostra un presidente autoritario e anarchico allo stesso tempo, incapace di gestire con serietà le responsabilità del potere. Lo scrittore americano Joshua Cohen, in un’intervista recente, ha sottolineato come Trump sembri incarnare proprio quell’immagine di un bambino dispettoso al governo. Questo parallelismo, trovato sia nel testo cinematografico sia nelle riflessioni contemporanee, offre uno spaccato sulla natura caotica e personalistica del potere durante l’amministrazione Trump.
La figura del presidente firefly nel film dei fratelli marx
Nel film del 1933 diretto da Leo McCarey, il personaggio di Rufus T. Firefly diventa presidente di Freedonia, uno stato inventato, governando con uno stile che mischia anarchia e autoritarismo. Firefly si comporta come un bambino capriccioso: prende decisioni impulsive, le annulla subito dopo, promuove leggi assurde e nomina ministri senza criterio. La sua incapacità di valutare seriamente un documento lo porta a chiedere al segretario di procurargli un bambino di quattro anni per capire un rapporto del governo, perché neppure lui riesce a decifrarlo. Questa scenetta riflette un approccio caotico e disorganizzato al governo, con toni grotteschi che però in qualche modo ricordano certi atteggiamenti pubblicamente noti di Trump. La gestione di Freedonia sotto Firefly finisce col precipitare in una guerra accidentale, risultato di decisioni prese senza il necessario controllo e riflessione.
Il parallelo tra freedonia e la presidenza trump secondo joshua cohen
Joshua Cohen, scrittore e critico americano, ha espresso un’idea che riassume questo paragone: “Trump è come un bambino di dieci anni”. Durante un’intervista condotta da Antonio Monda, a domanda diretta su come spiegherebbe Trump a un bambino di dieci anni, Cohen ha risposto che “non c’è bisogno di spiegarlo perché Trump stesso ha quell’età mentale”. Sarà forse questa percezione a dare peso alla somiglianza con Freedonia: un governo che procede in maniera imprevedibile, col capo che si muove senza un piano e senza la capacità di concentrarsi a lungo sui problemi. Cohen si riferisce chiaramente a un limite di maturità che si traduce in gesti e decisioni improvvisate, mal pianificate e in continua revisione. L’immagine di Trump così emerge come quella di una figura che si muove in un sistema complesso senza la preparazione o la serenità necessarie per guidarlo.
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Elementi di continuità tra fiction e realtà politica
Le somiglianze tra la figura di Firefly e di Trump non si limitano all’atteggiamento infantile. Il film illustra anche un’escalation di situazioni che nascono da errori o malintesi politici, dove la confusione e l’incapacità di gestire le istituzioni portano a conseguenze gravi. Nei veri anni di presidenza Trump si sono viste dinamiche simili dove decisioni improvvise, comunicazioni contraddittorie e sostituzioni frequenti in ruoli chiave del governo hanno segnato la scena politica americana. La figura del presidente che si stanca o si distrare velocemente dallo studio dei suoi impegni, come accade a Firefly, trova riscontro in episodi documentati di questo quinquennio. Al di là della satira, la vicenda di Freedonia rivela alcune fragilità umane e istituzionali che hanno attraversato anche la presidenza americana.
L’eredità duratura della satira dei fratelli marx sulla politica
Il film dei Fratelli Marx rimane un esempio di satira politica che continua a incontrare riscontri nel mondo reale. La capacità di mettere in scena un governo ridicolo ma credibile, che si muove tra autoritarismo e incoscienza, rende il racconto ancora attuale nel 2025. La figura di Firefly diventa una lente attraverso cui leggere l’azione politica di certi leader e i pericoli di un potere lasciato alla gestione di personalità instabili o poco preparate. Questa memoria cinematografica offre spunti per riflettere su come l’umorismo e la cultura popolare riescano a cogliere aspetti profondi della realtà, trovando un eco anche decenni dopo la loro creazione originale. Lo scambio tra storia, cinema e politica continua a influenzare il modo in cui viene interpretata l’amministrazione di figure come Trump.