Nel cuore della movida romana, un noto locale di largo Teatro della Valle rimarrà chiuso per dieci giorni su disposizione del Questore di Roma. La decisione arriva a seguito di una serie di episodi di violenza e irregolarità scoperte durante un intervento delle Forze dell’ordine. Il provvedimento punta a ristabilire ordine e sicurezza pubblica dopo eventi che hanno coinvolto numerosi clienti e che hanno messo in luce gravi mancanze nella gestione del locale.
Episodi di violenza dentro e fuori il locale: i fatti rilevati dalla polizia
Le tensioni sono iniziate all’interno del locale, ove si sono verificati scontri violenti che hanno attirato l’intervento immediato delle forze dell’ordine. La situazione fuori è degenerata rapidamente, con aggressioni fra avventori che hanno causato ferite significative, documentate con prognosi mediche. La Polizia Scientifica ha raccolto tracce evidenti delle colluttazioni, tra cui residui ematici e vetri rotti, segni che testimoniano l’intensità delle risse.
Questi eventi hanno creato un clima di pericolo diffuso, alterando la quiete pubblica nelle vicinanze e mettendo a rischio chi si trovava nella zona. La presenza di diversi feriti e la gravità delle lesioni hanno spinto gli agenti a valutare con attenzione il comportamento di chi gestisce il locale.
Irregolarità amministrative e omissioni gravi nella gestione del locale
Durante i controlli, gli agenti hanno riscontrato anche numerose irregolarità amministrative. In particolare si è accertato che nel locale venivano servite bevande alcoliche oltre l’orario consentito dalla legge. Non solo: per monitorare il tasso alcolemico dei clienti, obbligo previsto per la sicurezza, mancava l’apposito apparecchio. Fondamentale è stata anche la mancanza di collaborazione da parte del titolare e dei dipendenti.
Non è stata fatta nessuna richiesta di intervento da parte del personale durante le violenze, né sono stati attivati i canali di emergenza per segnalare la situazione alle autorità competenti. Questa totale assenza di iniziativa ha complicato l’azione delle forze dell’ordine, amplificando i rischi per la sicurezza pubblica.
La sospensione della licenza come misura per prevenire ulteriori rischi
Alla luce delle verifiche e del comportamento omissivo del gestore e dei dipendenti, l’attività del locale è stata giudicata una minaccia concreta per l’ordine pubblico. Il Commissariato Trevi Campo Marzio ha condotto un’istruttoria che ha portato il Questore di Roma a sospendere la licenza per dieci giorni. Il provvedimento serve a limitare autonomamente le situazioni pericolose legate all’esercizio commerciale in un’area centrale della capitale.
La normativa impone agli esercenti di svolgere un ruolo attivo nella prevenzione di incidenti e disordini. In questo caso, la mancata collaborazione e le irregolarità riscontrate non hanno permesso di evitare gli episodi violenti, mettendo in discussione la responsabilità del locale nei confronti dei clienti e della comunità. L’intervento delle autorità vuole ristabilire le condizioni per una gestione più attenta e conforme alle regole.
La decisione segna una presa di posizione netta delle istituzioni sul controllo della sicurezza nelle zone del divertimento romano. Le verifiche proseguiranno, per assicurare che i locali rispettino le norme e non contribuiscano a situazioni di rischio.