Al San Leonardo di Castellammare di Stabia, la donazione di cornee fa davvero la differenza per chi soffre di problemi agli occhi. Nel weekend appena passato sono state prelevate quattro cornee da due pazienti deceduti: un gesto che può cambiare la vita di chi è in lista d’attesa per un trapianto. I tessuti sono stati subito inviati alla Banca degli occhi regionale campana, punto di riferimento per gli interventi urgenti in tutta la regione.
Al San Leonardo quattro cornee per rispondere alle necessità dei pazienti
Nei giorni scorsi il San Leonardo ha portato a termine un prelievo di tessuti oculari: quattro cornee raccolte da due persone decedute. L’intervento è stato eseguito dall’équipe del reparto oculistico guidato da Marco Verolino, con il coordinamento dell’anestesista Salvatore Ambrosio, responsabile degli espianti e prelievi. Dopo l’accertamento del decesso, i familiari hanno dato il consenso alla donazione, assistiti dal personale medico in un momento sicuramente molto delicato.
In questi casi la donazione è molto più di un gesto: è la possibilità concreta di restituire la vista, spesso compromessa da malattie che non si possono curare facilmente con altri metodi. L’ospedale di Castellammare ha inoltre intensificato gli interventi di chirurgia oculistica anche in agosto, riuscendo a ridurre le liste d’attesa e garantendo un pronto soccorso efficiente. Così i cittadini possono contare su un’assistenza rapida e di qualità.
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Donazioni di cornee, una sfida che riguarda tutta l’Italia
Quello del San Leonardo è un esempio che mette in luce quanto sia importante la donazione di tessuti oculari in molte zone d’Italia. Nonostante i passi avanti degli ultimi anni, le liste d’attesa per i trapianti restano lunghe, soprattutto per le cornee. Le banche degli occhi regionali, come quella campana diretta da Luigi Capasso, si occupano di raccogliere e distribuire questi tessuti, cercando di far fronte a una carenza che pesa molto sulla vita dei pazienti.
Ogni donazione va oltre la singola famiglia: regala autonomia e speranza a chi è affetto da malattie corneali come il cheratocono o alcune distrofie. Senza un trapianto, queste patologie possono portare a una perdita definitiva della vista, con gravi conseguenze nella vita di tutti i giorni.
Al San Leonardo il reparto oculistico non si limita al prelievo: qui c’è anche un ambulatorio specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie corneali. Si effettuano controlli prima e dopo i trapianti, accompagnati da terapie come il crosslinking, che aiuta a rafforzare la cornea in certi casi.
Familiari e medici, il ruolo decisivo nella scelta di donare
La decisione di donare arriva in un momento di grande dolore per i familiari, chiamati a fare scelte difficili. In questa fase il personale sanitario ha un ruolo fondamentale. Medici e infermieri stanno vicino alle famiglie, offrendo sostegno e informazioni chiare. Così il lutto può trasformarsi in un gesto concreto che aiuta altri a guarire.
Nel sistema sanitario italiano si lavora molto per aumentare il consenso alle donazioni. Solo con una rete organizzata e una comunicazione efficace si può superare la difficoltà di trovare le cornee necessarie. A Castellammare, come in tante altre realtà, l’impegno continua per mettere in contatto chi dona con chi riceve, rendendo possibili trapianti tempestivi.
La collaborazione tra ospedale, banca degli occhi e comunità locale concentra tutte le energie su un obiettivo: restituire la vista a chi rischia di perderla. Le quattro cornee prelevate a Castellammare sono un passo importante, ma la sfida resta aperta e serve ancora tanto lavoro di sensibilizzazione e sostegno.