Cartella esattoriale, non solo prescrizione o rottamazione, c'è un altro modo per cancellarla: basta presentare questo documento

Cartella esattoriale, non solo prescrizione o rottamazione, c’è un altro modo per cancellarla: basta presentare questo documento

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Cartella esattoriale, quando puoi cancellarla anche senza prescrizione o rottamazione - Gaeta.it

Non tutti sanno che c’è un’altra strada per cancellare una cartella esattoriale: non solo prescrizione o rottamazione, cosa puoi fare. 

Le cartelle esattoriali rappresentano un vero e proprio incubo per molti contribuenti italiani, generando un peso economico che può sembrare insormontabile e un processo burocratico che appare complesso e opprimente.

Tuttavia, è fondamentale sapere che esistono modalità alternative per annullare queste cartelle, al di là delle consuete pratiche di prescrizione o rottamazione. Un aspetto poco conosciuto ma di grande rilevanza è la possibilità di avvalersi del silenzio assenso della pubblica amministrazione, il quale può portare all’annullamento automatico di un debito.

Come cancellare una cartella esattoriale: un’altra strada dopo prescrizione o rottamazione

Il meccanismo che consente di annullare le cartelle esattoriali si basa su una norma introdotta con la legge 228 del 24 dicembre 2012, concepita per garantire una maggiore protezione ai contribuenti. Questa legge permette di sospendere l’azione di riscossione nel caso in cui si ritenga di aver ricevuto un debito illegittimo. Sebbene sia stata successivamente modificata dal decreto legislativo 159 del 2015, il principio fondamentale di protezione dei diritti dei contribuenti è rimasto inalterato.

Secondo il comma 537 dell’articolo 1 della legge 228, qualsiasi contribuente che desideri contestare una cartella esattoriale può presentare un’istanza di sospensione della riscossione. Questa richiesta deve essere motivata e corredata da documentazione adeguata, e deve essere inviata entro 60 giorni dalla notifica della cartella. Una volta presentata l’istanza, l’agente di riscossione ha l’obbligo di trasmettere la richiesta all’ente creditore entro 10 giorni. Se quest’ultimo non fornisce alcuna risposta entro 220 giorni, il debito viene automaticamente annullato, grazie alla regola del silenzio assenso prevista dal comma 540.

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Né Prescrizione Né Rottamazione: Un’Altra Strada Per Cancellare Una Cartella Esattoriale – Gaeta.it

L’aspetto più interessante di questa normativa è che l’annullamento della cartella non dipende dalla legittimità delle motivazioni presentate dal contribuente. Anche se l’istanza si basa su convinzioni errate, la mancata risposta dell’ente creditore entro i termini stabiliti comporta comunque l’annullamento del debito. Questo significa che la protezione offerta dalla legge è molto forte e a favore del contribuente, imponendo agli enti di riscossione di rispettare scadenze precise. Così, il legislatore ha voluto garantire che i diritti dei cittadini siano difesi, evitando che possano subire azioni esecutive ingiustificate.

L’adozione della legge 228/2012 ha rappresentato un passo significativo verso la tutela dei diritti dei contribuenti, introducendo strumenti efficaci per contrastare le cartelle esattoriali illegittime. La consapevolezza e la conoscenza di questi diritti sono essenziali per ogni contribuente, che deve essere informato delle possibilità a sua disposizione per difendersi da eventuali ingiustizie fiscali. La trasparenza e la responsabilità degli enti di riscossione sono ora più che mai sotto la lente d’ingrandimento, e i cittadini possono finalmente esercitare i loro diritti senza timore di ritorsioni o di procedure esecutive ingiustificate.

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