Nel 2024, i carabinieri forestali nelle Marche hanno effettuato 61.027 controlli, un calo del 6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, è emersa un’inversione di tendenza per quanto riguarda gli illeciti: sono stati registrati 578 reati, con un aumento del 10%. Questo scenario è stato presentato in una conferenza stampa tenutasi nella sede regionale del nucleo all’ex Crass di Ancona, dove sono stati condivisi i dati significativi riguardanti l’attività di vigilanza e controllo ambientale.
Dettagli sui controlli e sugli illeciti penali
I numeri relativi agli illeciti penali mostrano un aumento preoccupante, con 403 persone denunciate, che rappresentano una diminuzione del 4% rispetto al 2023. Il calo dei controlli non ha dunque impedito un incremento dei reati accertati, evidenziando un rapporto di circa 1 illecito ogni 25 verifiche. Mauro Macino, comandante regionale dei carabinieri forestali, ha sottolineato come il dato attuale rispecchi anche il trend dell’anno passato, suggerendo che pur con meno controlli, l’attenzione su certi aspetti sta diventando sempre più critica.
Nel settore della tutela del territorio, il maggior numero di controlli ha riguardato tematiche quali la pulizia fluviale e la salvaguardia delle risorse naturali. I carabinieri hanno effettuato 26.603 verifiche, portando alla luce 65 reati e 452 violazioni per un totale di sanzioni ammontanti a oltre 247mila euro. Macino ha evidenziato che l’obiettivo dei controlli non è una repressione ma un’azione di prevenzione, per mantenere l’integrità del territorio marchigiano.
Attività all’interno delle aree protette
Nell’ambito delle aree protette, sono stati effettuati 10.628 controlli. I risultati parlano di 14 reati accertati e 374 illeciti amministrativi, con sanzioni superiori a 51mila euro. Qui, un’attenzione particolare è stata dedicata alla vigilanza sul sistema idrico superficiale, monitorando le emergenze legate a esondazioni e verificando il rispetto delle concessioni per l’uso delle acque.
Un’azione significativa è stata riservata anche al contrasto del traffico e smaltimento illecito di rifiuti. Le attività in questo settore hanno visto un incremento, portando a 223 reati accertati, segnando un aumento del 30% rispetto al passato. Macino ha spiegato che un’alta percentuale di questo fenomeno è connessa alla disinformazione, indicando che spesso le persone non sono al corrente delle leggi riguardanti i rifiuti.
Affrontare le problematiche legate agli incendi
Il 2024 ha registrato un numero più elevato di incendi, con 48 casi rispetto all’anno scorso. Nonostante ciò, i danni provocati sono stati complessivamente inferiori. La maggior parte degli incendi è attribuibile a cause colpose o dolose, con solo l‘11% accertato come naturale. Inoltre, le indagini hanno portato alla luce 72 reati penali legati a questo problema. Questo aumento dei casi è una questione che i carabinieri continueranno a monitorare in futuro per garantire la sicurezza e la protezione del territorio.
Sicurezza agroalimentare e commercio di flora e fauna
Infine, l’attività di controllo si è estesa anche alla sicurezza agroalimentare. Sono stati verificati 632 casi, con 9 reati accertati. Chiaramente, la sorveglianza sulla qualità e sulla tracciabilità dei prodotti alimentari made in Italy continua a essere una priorità . Anche il controllo riguardante il commercio di flora e fauna minacciate di estinzione ha mantenuto alta l’attenzione; i militari hanno svolto 562 controlli generando 7 reati penali e 27 illeciti amministrativi, accumulando sanzioni per oltre 140mila euro.
L’analisi delle attività condotte dai carabinieri forestali nelle Marche mette in luce un contesto complesso, con numeri che possono rivelare tanto i successi quanto le sfide future nel mantenimento, protezione e rispetto delle normative ambientali nella regione.