Bancomat al supermercato, in 24 ore ti ritrovi 300 euro in meno: l’allarme ‘carta bianca’ che spaventa l’Italia

Francesco Giuliani

12 Settembre 2025

Fare la spesa è un gesto quotidiano che diamo per scontato, ma dietro l’abitudine di passare la carta al POS può nascondersi un rischio enorme. Negli ultimi mesi è esplosa una truffa che ha preso di mira soprattutto i supermercati: la cosiddetta carta bianca, uno stratagemma utilizzato dai cybercriminali per clonare le carte di debito e di credito. Un meccanismo tanto semplice quanto devastante, perché spesso chi ne resta vittima se ne accorge solo il giorno dopo, quando il conto corrente segna un ammanco di circa 300 euro, spariti nel nulla.

Il boom dei pagamenti digitali e il nuovo rischio frode

In Italia il contante è sempre meno usato e la maggior parte dei consumatori preferisce pagare con bancomat, carte di credito o app digitali. È una scelta che promette sicurezza e comodità, ma che si sta rivelando un’arma a doppio taglio. La Polizia Postale ha registrato un forte incremento delle denunce per clonazione negli ultimi 12 mesi, con i supermercati tra i luoghi più a rischio. Il motivo è semplice: tra il rumore delle casse, le buste da riempire e lo scontrino da controllare, basta un attimo di distrazione perché i criminali possano agire indisturbati.

Come funziona la clonazione del bancomat

I truffatori sfruttano dispositivi tecnologici molto sofisticati, spesso invisibili a un occhio non allenato. I più diffusi sono gli skimmer, piccole apparecchiature installate sui lettori di carte che catturano i dati della banda magnetica o del chip. A questi si aggiungono microcamere o tastiere false in grado di registrare il PIN digitato dal cliente. Con queste informazioni, i criminali possono creare una carta bianca, ovvero una tessera vergine dotata di chip e banda magnetica, programmata per funzionare come copia perfetta della carta originale.

Questa carta clonata può essere usata in negozi fisici o online, persino in altri Paesi, senza destare sospetti. Il danno per la vittima è immediato e può moltiplicarsi in poche ore, con più prelievi o acquisti effettuati a catena.

I dati sulle frodi e il ruolo delle banche

Secondo le ultime statistiche, i casi di clonazione dei bancomat in Italia sono raddoppiati nell’ultimo anno. Le banche cercano di reagire con sistemi antifrode sempre più avanzati, ma non sempre riescono a bloccare in tempo le transazioni sospette. In molti casi, i clienti si ritrovano a dover affrontare lunghe procedure per contestare gli addebiti e attendere rimborsi che possono richiedere settimane. Nel frattempo, l’ansia di vedere il proprio conto prosciugato resta una ferita aperta.

Le altre trappole: phishing e social engineering

Alla truffa della carta bianca si affiancano metodi più tradizionali, ma ancora molto efficaci. Email, SMS e telefonate che imitano comunicazioni ufficiali delle banche continuano a mietere vittime. Con il pretesto di aggiornare i dati, verificare un pagamento o sbloccare la carta, i criminali spingono le persone a fornire credenziali di accesso e codici OTP. È sufficiente un clic sbagliato per concedere a chi truffa il controllo completo di un conto corrente.

Come difendersi davvero

La prevenzione resta la strategia più efficace. Alcuni accorgimenti pratici possono ridurre drasticamente il rischio di cadere vittima di queste frodi:

  • Controllare sempre il POS prima di inserire la carta, verificando che non abbia parti sospette o aggiunte.

  • Coprire con la mano la tastiera quando si digita il PIN.

  • Attivare gli alert via SMS o app per ricevere notifiche in tempo reale su ogni movimento del conto.

  • Monitorare regolarmente l’estratto conto, così da poter bloccare subito operazioni non autorizzate.

  • Tenere a portata di mano i numeri di emergenza della banca, per bloccare immediatamente la carta in caso di attività sospette.

Un fenomeno che non va sottovalutato

La diffusione delle frodi digitali dimostra che la sicurezza non è mai assoluta. La carta bianca è solo l’ultimo esempio di come i criminali sappiano adattarsi alle nuove tecnologie e sfruttare le abitudini quotidiane dei consumatori. Informarsi, restare vigili e adottare comportamenti prudenti è l’unico modo per difendere i propri risparmi.

Oggi il rischio non è più quello di un portafoglio rubato in mezzo alla strada, ma di un conto svuotato in silenzio, subito dopo un’innocua spesa al supermercato.