La terza edizione di “Nutrire l’Incontro” torna a Roma il 21 e 22 settembre 2025 con il tema “Confluenze”. L’evento riunisce chef, artisti e operatori culturali da Italia, Spagna e altri paesi europei per riflettere sul cibo come linguaggio estetico e mezzo di cittadinanza attiva. Le istituzioni culturali spagnole nella capitale ospitano un programma ricco di dialoghi, degustazioni e percorsi che mettono la città e il fiume Tevere al centro del racconto.
Come Roma diventa protagonista di una due giorni tra arte e gastronomia
Roma non è semplice sfondo di questo congresso, ma un personaggio vivo dentro l’evento. Le sue architetture e spazi culturali ospitano incontri e dimostrazioni che sottolineano il ruolo della città come luogo di scambio e memoria. Il Tevere, con le sue acque, si trasforma in un simbolo potente capace di unire culture e storie diverse, rappresentando nel contempo continuità e movimento. I partecipanti vengono coinvolti in percorsi sul fiume abbinati a assaggi di prodotti tradizionali come olio e pane. Queste esperienze trasportano i visitatori dentro un racconto storico che si apre però a visioni sul futuro del rapporto con il cibo e la comunità.
Le istituzioni spagnole a Roma, tra cui la Reale Accademia di Spagna e l’Istituto Cervantes, spalancano le loro porte per due giornate di scambi culturali e gastronomici. Il dialogo tra artisti e cuochi non resta confinato alle sale ma si riversa negli spazi esterni, anche fluviali, mettendo in luce un modello di cittadinanza attiva che coinvolge diversi pubblici. Questi momenti guardano al cibo come mezzo di narrazione condivisa, capace di rafforzare legami e conoscenze, senza tralasciare l’aspetto conviviale e sensoriale.
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Nutrire l’incontro 2025: caratteristiche e origini del congresso
Il congresso nacque nel 2023 dall’idea di Carles Tarrassó, gastronomo con una visione aperta al dialogo tra discipline diverse. Da allora si è affermato come appuntamento dove arte, gastronomia e questioni sociali si incontrano in modo originale e coinvolgente. Per l’edizione 2025 Tarrassó è co-direttore insieme a nomi attivi nel mondo culturale spagnolo e internazionale, come Mónica Gutiérrez , Sergio Arribas e Joaquín Ruiz. L’evento si svolge con il sostegno dell’Ambasciata di Spagna in Italia, sottolineando il valore diplomatico e culturale dell’iniziativa.
La partecipazione è gratuita, con accesso tramite accredito, elemento che punta a coinvolgere una rete sempre più ampia e variegata di operatori e pubblico. “Nutrire l’Incontro” intende dar voce a nuove generazioni, voci emergenti e realtà che lavorano all’incrocio tra pratiche artistiche e modelli alimentari sostenibili e inclusivi. L’iniziativa si inserisce in un contesto europeo in cui la mescolanza di linguaggi e saperi diventa chiave per affrontare problemi sociali, ambientali e culturali con approcci più integrati.
I protagonisti dell’edizione 2025: nomi e competenze in primo piano
Uno dei volti più attesi di questa edizione è Carlos Casillas, chef di 25 anni con una stella Michelin per il ristorante Barro. Riconosciuto tra i 100 Giovani Talenti del Basque Culinary Center, incarna il futuro della gastronomia spagnola. Accanto a lui, Martina Puigvert guida la cucina di Les Cols, locale con due stelle Michelin che fonde tradizione familiare e valorizzazione territoriale. La sua presenza rappresenta un legame stretto con le radici e la sostenibilità culturale.
Dal campo dei beni culturali viene Cristiana Collu, direttrice della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, che porta la sua esperienza nel rapporto tra patrimonio e società. Tra i relatori, Valentina Poveda della Fao approfondirà temi di diritti umani e patrimonio interculturale, concentrandosi sulle iniziative educative rivolte ai giovani capaci di influenzare i sistemi alimentari. Il congresso dedica attenzione anche alla gastronomia liquida con Esther Merino, specialista di mixology e bevande fermentate formatasi in realtà d’avanguardia come il Noma di Copenaghen.
Questi protagonisti animano dibattiti e panel che mostrano la molteplicità di approcci che si possono adottare parlando di cibo, cultura e società. Le loro esperienze concrete vanno dal livello artigianale e culinario a quello politico e educativo, conferendo all’evento una dimensione intersettoriale capace di raggiungere diversi pubblici e settori professionali.
L’appuntamento del 21 e 22 settembre rappresenta così un momento di confronto coerente con le sfide attuali legate alla sostenibilità, alla storia e alla comunità, calato nella vivacità culturale di Roma e nel dialogo con la Spagna e l’Europa.